Capitolo 10

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Len's Pov

«No aspetta, spiegami bene. Hai fatto una scenata davanti a Jolyon e lui ti ha calmato, ti ha fatto sdraiare a letto e ti ha coccolato?».
Kate ha gli occhi sbarrati dall'incredulità.

«Sì, proprio così, ma abbassa la voce!» le dico.
Se la prof di letteratura classica ci sente ci fa mettere davanti al muro e ci fucila.

«Oddio! Len!» continua a dire lei, non curandosi del fatto che dovrebbe abbassare la voce. «Poteva anche scapparci un bacio! O qualcosa di più!».

«Kate Paxton! La vuoi finire?!» le urla la prof.

«Sì, mi scusi» le dice lei.
«E ti piace?» mi chiede poi, abbassando di molto la voce.

«Non lo so» rispondo. «È bello, adesso anche gentile ed ogni volta che penso a lui sento una strana sensazione, come se una scarica elettrica mi attraversasse tutto il corpo fermandosi sulla pancia. Ma non dimentichiamoci che mi ha torturato per anni. Magari fa il gentile per poi farmi più male quando scoprirò che è tutto una menzogna...».

«Secondo me ti piace!» mi sorride Kate. «E per il fatto che ti ha torturato per anni... penso che a volte sia giusto ascoltare il cuore e non la mente».

Le sorrido anch'io.

Questa ragazza è di una dolcezza infinita. È il tipo di ragazza che vorrei al mio fianco, se solo non fossi gay.
È sensibile, dolce e sa dare ottimi consigli. Ma è anche sicura di sé e non ha paura di come gli altri la potrebbero giudicare.

«Beh, una cosa che è sicura è che tu, non appena arrivato a casa, cominci subito a pensare a come vestirti questa sera. Devi essere talmente tanto figo da far dubitare tutti i ragazzi etero della loro eterosessualità e tutte le ragazze lesbiche della loro omosessualità!» mi dice Kate.

Scoppio a ridere.

«Lennox! Anche tu?! Silenzio!» mi urla la prof.

«Sì professoressa, mi scusi».

Mi giro verso Kate per sorriderle.
È la migliore amica che mi potesse mai capitare di avere.

Il pomeriggio

Arrivato a casa salgo subito in camera.
Non sono mai stato bravo a scegliere i vestiti, quindi meglio se inizio subito.

Ma dopo una quindicina di minuti, sebbene abbia messo tutti i miei vestiti ammucchiati sul letto, non ho trovato nulla di bello da abbinare.
Vorrei qualcosa che dica «Ehi! Sono Lennox Green e sono un figo!», ma non riesco a trovare nulla che riesca a dirmelo.
Non riesco a trovare nulla che potrebbe piacere a Jolyon.

Qualcuno bussa alla mia porta.
«Posso entrare?» chiede mia madre.

«Sì, entra pure» le dico, buttandomi sulla sedia della mia scrivania senza speranze.

Lei entra, con in mano un piatto con dei waffle.
Posa il piatto sulla mia scrivania.
«Che cosa stai facendo?».

«Beh, c'è una festa questa sera alle 21 e Kate mi ha obbligato ad andarci con lei» le spiego. «Stavo cercando qualcosa di bello da mettere, ma non riesco a trovare nulla!» poso la testa sulla mano.

«Lenny, non c'è bisogno che tu sia perfetto, è soltanto una festa» sorride mia madre.

«No che non è soltanto una festa! Io devo...» ma mi blocco.
Non posso mica dirle che voglio fare colpo su di un ragazzo!

«Centra Jolyon?» mi chiede, sedendosi nell'altra sedia della scrivania, accanto a me.

«Io...» la guardo.
Ha capito tutto, ho una madre fin troppo sveglia.

«Sai Lenny, tu sei un ragazzo molto dolce e anche molto bello. Sono sicura che, se interessi realmente a Jolyon, gli piaceresti anche con addosso un pigiama a forma di unicorno» mi da un bacio sulla fronte. «I vestiti sono soltanto quello che una normalissima persona può vedere. Tu devi cercare una persona che riesce a vedere oltre i vestiti, oltre l'aspetto fisico. Scegli quello che più piace a te, e non a lui. Perché sono sicurissima che perderà la testa per te, anche senza che tu sia costretto a vestirti in un modo che non ti rispecchia».

Poi esce dalla stanza, lasciandomi da solo.

Mi alzo di scatto dalla sedia e scelgo dei vestiti che mi piacciono.
Dei vestiti che dicano «Ciao, sono Len».
Sono una maglia bianca, una camicia nera con i contorni di dei quadretti bianchi e un paio di jeans blu scuro. Poi metterò delle normalissime scarpe da ginnastica bianche.

Così i vestiti sono già pronti.
E spero che anche Jolyon sia pronto, perché non me lo farò sfuggire tanto facilmente.

E spero che anche Jolyon sia pronto, perché non me lo farò sfuggire tanto facilmente

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