Finish Line

La paura è stupida. E' così che nascono i rimpianti - M. Monroe

Stava per raggiungere l'ingresso del palazzo, quando la vide uscire.

Finalmente rilasciò un respiro che non si era accorto di avere trattenuto e il sollievo che provò fu immenso. Si affrettò verso di lei e, senza lasciarle il tempo di parlare, l'attirò tra le sue braccia, stringendola e respirando il suo profumo.

Lei rispose al suo abbraccio, poi gli prese una mano e andò verso la macchina parcheggiata.

<<Andiamo via di qui>> lo esortò.

Nikola non se lo fece ripetere due volte e la seguì.

<<Non ci credo che ha avuto la faccia tosta di chiamarti e proporti questo!>> Betty era indignata.

Tutti gli altri erano d'accordo con lei.

Anche Alessia all'inizio aveva avuto la stessa reazione. Successivamente, però, si era fermata a riflettere sull'offerta di Marco e aveva capito di dover ponderare molto bene quella che sarebbe stata la sua scelta finale.

Continuava a non fidarsi di lui, ma non poteva essere certa che la permanenza in prigione non l'avesse realmente cambiato. E se il cameraman fosse stato realmente in buona fede?

Come se non bastasse, doveva ammettere che accettare avrebbe rappresentato un'ottima opportunità per la sua carriera. E, seppur non fosse completamente convinta delle nobili intenzioni di Marco, credeva che ci sarebbero comunque potuti essere degli effetti benefici.

<<Cosa intendi fare?>> le domandò Juan.

Alessia sospirò.

<<Credo che accetterò>> rispose, spiazzandoli. <<Se non lo facessi io troverebbe qualcun altro disposto a farlo. E anche se a spronarlo fosse un interesse personale, magari economico, sono convinta che raccontare la verità sia sempre una cosa positiva. Potrebbe evitare che altri commettano gli stessi errori>> spiegò.

Gli amici stavano andando via, quando Alessia si sentì trattenere per un braccio.

Alzò gli occhi e si trovò di fronte Goran, il quale le fece cenno di seguirlo. Lei vide con la coda dell'occhio Sara chiacchierare con Juan e Betty, quindi seguì l'amico fino alla sua camera da letto.

Il giovane la fece entrare e chiuse la porta, guardandola dritta in faccia.

<<Sei veramente sicura di quello che stai per fare?>> le chiese preoccupato. <<Scrivere un libro con Marco significherà passare insieme molto tempo>> sottolineò.

<<Sono sicura. Non mi farà del male. Conoscendolo, sono pronta a scommettere che farebbe di tutto per non tornare in carcere>>

Alessia non avrebbe voluto farlo preoccupare.

Goran la fissò per alcuni istanti, poi l'abbracciò.

<<Allora stai per diventare una scrittrice, eh?>> smorzò la tensione.

<<Già>> lei gli sorrise, grata del suo sostegno, dopodiché tornarono dagli altri e Goran andò via con Sara, Betty e Juan.

Non appena chiuse la porta, Nikola la strinse da dietro, circondandola con le braccia e parlandole piano all'orecchio.

<<C'è qualche possibilità che tu cambi idea?>> si informò.

<<No>> Alessia scosse la testa e posò le mani su quelle di lui, che ancora la trattenevano con delicatezza.

Lo sentì sospirare contro il suo collo.

<<Ti amo anche quando sei testarda>>

Un sorriso le spuntò subito sul viso.

<<Lo so>> girò il volto verso di lui e gli sfiorò le labbra con le proprie.

Lui la fece voltare tra le sue braccia e approfondì il bacio. Quella sensazione, come di vertigine, che ormai conosceva bene tornò a invaderla; il suo corpo reagiva istintivamente al tocco e alla vicinanza di Nikola e lei sapeva che non sarebbe mai stata in grado di resistergli.

Per fortuna, resistergli era l'ultima cosa che le passava per la testa.

Provò un pizzico di delusione quando il ragazzo si staccò da lei per guardarla negli occhi.

<<Devo andare. Ci vediamo domani alla partita>>

Alessia annuì, notando, subito dopo, che Nikola stava sorridendo.

<<Perché sorridi?>> volle sapere.

<<Perché vorresti che rimanessi. Confessa>> rispose senza nascondere la sua soddisfazione.

La ragazza sentì le guance bruciare e abbassò gli occhi sul pavimento. Il suo cuore stava galoppando a causa dell'imbarazzo.

Ma Nikola le fece rialzare il volto delicatamente e sussurrò:

<<Non ti devi vergognare. Anche io vorrei rimanere, ma è meglio se torno a casa a riposare>>

Le lasciò un ultimo bacio e poi uscì dall'appartamento.