Sabina mi fa un sorriso ma sono ancora un pò imbambolato dopo il discorso che mi ha fatto. Soprattutto dopo quello che IO ho fatto a lei.
Spengo la sigaretta nel posacenere, sento la porta di casa aprirsi e il mio cuore schizza in gola.
È lei.
E se non fosse da sola? Se fosse con Stefano? O se facesse una scenata e sua madre scoprisse tutto quello che ho fatto? La sua fiducia crollerebbe e me butterebbe fori de casa nel giro de 'n secondo.
"Mamma sono io" grida dall'ingresso. Se non altro so che ha deciso di mentire alla madre. O almeno per ora.
Se dovesse vedermi e sbroccà?
"Siamo andati a mangiare un gela..." si blocca di fronte alla porta della cucina e spalanca gli occhi. Ha gli occhi lucidi, spero che Sabina non se ne accorga.
"Che ci fai qui?" mi chiede, nervosa.
"Sono passato a trovarti e tua madre mi ha detto che potevo aspettarti qui" le dico implorandola con lo sguardo di non dire nulla di brutto e far saltare la mia copertura.
Mi guarda scettica e si sposta i capelli dietro l'orecchio.
"Bene, io vi lascio soli" dice sua madre, vagamente a disagio "Devo andare dalla vicina a farle le unghie" aggiunge, poi si alza e raggiunge l'uscita, si ferma solo qualche secondo ma non si volta:"Occhio a come ti comporti, Damiano" dice infine, prima di uscire con il suo kit.
La tensione in casa si fa talmente pesante da sembrare un macigno sospeso sopra la mia testa. Ora ho solo due possibilità: la prima è che decida di credere alle mie parole e non a Vicroria, la seconda è che mi cacci e non voglia più vedermi. E non so perchè, ma sento che se dovesse scegliere la seconda, mi crollerebbe il mondo addosso.
"Che le hai detto?" mi domanda preoccupata.
"Niente, sta tranquilla" la rassicuro io.
"Sicuro?"
"Sicuro"
"Ottimo, adesso vattene" mi ordina seccata.
Lo sapevo, non vuole più saperne. Cazzo, non voglio perderla! Forse, se la facessi ragionare...
Mi alzo e vado verso di lei:"Alice, qualsiasi cosa ti abbia detto Vicky..."
"Non ha importanza Damiano" mi interrompe lei "Non voglio stare a sentire le tue stronzate un secondo di più" apre la porta di casa ed io mi sento morire.
"Esci da casa mia, o giuro che ti prendo a schiaffi"
Dovrei uscire, lo so bene. Eppure una vocina nella mia testa, mi dice che se lo facessi la perderei per sempre. E non sono pronto.
È ora di tirar fuori un pò dell'areoganza per cui vengo tanto criticato.
"Allora ti consiglio di iniziare" le dico deciso "Perchè io non me ne vado"
"Come, scusa?" chiede lei irritata.
"Hai capito bene, io resto e tu ti siedi qui e ascolti"
Lei rimane qualche secondo in silenzio, forse non aspettandosi tanta prepotenza da parte mia. Non avrei voluto apparire così maleducato, ma mi ha costretto la situazione.
"E cosa dovrei ascoltare? Altre bugie? Altre frottole per convincermi a venire di nuovo a letto con te?"
Ha la voce spezzata. So di averla delusa e mi sento uno schifo.
Potrei negare tutto, ma la verità è che ha ragione. Volevo portarmela a letto....L'intero appuntamento, dal mio punto di vista, è stato un antipasto mirato al solo vile scopo di scoparmela. Almeno finchè non l'ho conosciuta meglio e non ho capito che meraviglia di ragazza fosse.
E allora sono bastati quegli occhi impauriti per ribaltare tutto. Non era più la pischella sfigata del Da Vinci, era una ragazza, che voleva diventare grande....Con me.
Quello che è successo dopo, con Vic, è stato un errore, un momento di debolezza dettato solo ed esclusivamente dalla mia voglia di scopare, niente di più. E questo lei, non dovrà mai saperlo.
"Alice, ti posso assicurare che qualunque cosa ti abbia detto Vic, non è vera per niente"
"Io invece credo di si..."
Ah...
"Non è vero Ali, lo ha fatto solo per mettere zizzania"
"Oh, quello è sicuro" mi dice seccata "Ma sai una cosa? Non sono per nulla arrabbiata con lei" chiude la porta e sbuffa rassegnata.
"Mi fa solo una gran pena, vedere il modo plateale che ha, di farti capire che è innamorata di te"
Victoria? Innamorata di me?
Ma quando mai?
"Vedere il modo in cui si sbraccia pur di essere notata fra tante. Pur di avere una chance!"
La vedo deglutire, tentando di non piangere e ho l'istinto irrefrenabile di abbracciarla.
"Non è amore, quella è ossessione. È diverso, ragazzì"
"Non chiamarmi così" mi ordina. Le si formano due rughette tra le sopracciglia per il broncio ed io vorrei morire per quanto è bella.
Ma che cazzo me sta a fà?
Mi avvicino a lei. Ho bisogno di sentirla vicino, di sapere che non mi odia.
"Alice, non ho mai portato nessuno in quella casa in vita mia, te lo giuro"
"Famme 'r piacere, Damià" dice sfoderando il suo accento romano, che trovo incredibilmente sexy.
Avrei voglia di baciarla, ma devo prima farla ragionare.
"Te lo giuro sulla mia famiglia, cazzo" dico furioso "Nessuna che non fosse di casa, ci ha mai messo piede"
"Lo sai qual è la cosa che mi fa più schifo?" mi domanda, come se non avesse ascoltato una parola "Che quello che mi rendeva felice davvero, non era il fatto di essere cambiata ai tuoi occhi, ma che TU lo fossi ai MIEI"
Cambiato? Io?
Daje, Damià, fatte n'esamino de coscienza!
Ha ragione, nonostante io non voglia ammetterlo, non ho mai fatto per nessuna quello che ho fatto per lei.
"Alice, per favore ascolami" la imploro "Ti sto dicendo la verità"
"Non c'è verità qui, Damiano" mi dice delusa "C'è solo una vergine in più sulla tua lista delle scopate. Complimenti, devo essere valsa un bel pò di punti" mi dice con le lacrime agli occhi.
Sento la rabbia dentro di me salire, incontrollabile. Odio che si riferisca a se stessa in quel modo. Non è per nulla andata così.
"Non ho nessuna lista, cazzo!!" grido, non curante di sua madre che nell'appartamento di fianco potrebbe sentirci.
Perchè nun me crede?
"Alice, ascoltami, ti prego..." ricomincio. Mi passo una mano tra i capelli e cerco di calmarmi.
"Io sono uno schifo di persona e se te lo stai chiedendo, sì: me ne sono scopate parecchie. Di molte nemmeno mi ricordo il nome, talmente ero ubriaco. Ma credimi, non ho mai voluto ferirti"
"Per questo mi hai tolto la verginità sullo stesso divano dove magari la sera prima ti sei fatto fare un servizietto da un'altra?"
Cazzo, sa di Vic?
Ma no, è impossibile, sarebbe molto più incazzata di così!
Vorrei solo che mi credesse. Vorrei riuscire a mettere apposto le cose.
La vedo titubare e mordersi l'interno del labbro. Credo che stia pensando se credermi o meno.
Ma se ha il dubbio è un buon segno, giusto?
"Alice, non sono il ragazzo perfetto, su questo ti do pienamente ragione" le dico avvicinandomi a lei "Ma posso cercare di essere perfetto PER TE, d'ora in poi"
L'ho detto davvero?
Non ci credo. E a giudicare dal suo sguardo sorpreso, nemmeno lei.
"Non ti sto dicendo che andrà sempre tutto bene, perchè sono una testa di cazzo e non sono abituato ad avere relazioni. Ma lasciami provare!"
"Damiano, che stai dicendo?"
"Sto dicendo che ora sono io quello che si sbraccia per essere visto. Per avere una chance..." provo ad avvicinarmi a lei, sperando che non mi prenda a pugni.
Non lo fa, anzi, la vedo quasi in difficoltà.
Che strano, è una cosa che vedo spesso, nelle ragazze con cui ce provo e di solito me ne approfitto. Ma per lei ho quasi un senso di pietà...Vorrei solo che stesse bene e nient'altro.
"Non ho mai provato una cosa del genere per nessuno. Ho più paura di te!"
Le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e vedo i suoi occhi cambiare luce, come se si stesse pian piano ammorbidendo.
Vorrei quasi abbracciarla, talmente tanta tenerezza mi fa.
Mi avvicino di poco al suo viso e la guardo spalancare gli occhi e deglutire.
Poi, l'attimo dopo, segue un colpo in piena faccia.
Porca troia, che male!
M'ha davvero tirato 'n ceffone? Me lo merito, è vero. Però che dolore!
Hai capito che mazzate che sa dà, Carboncino? Mi viene quasi da ridere.
Mi volto verso di lei e la ritrovo con il volto coperto dalla mano e l'aria mortificata.
"Io...Mi dispiace, cazzo!" mi dice. Poi mi sfiora la guancia, senza pensarci e quel contatto innesca qualcosa che in vita mia non ho mai provato. Sento una scarica elettrica partire dal cervello, scorrere lungo la schiena, arrivare al cuore, scendere ed esplodere all'altezza del cavallo dei pantaloni.
Cazzo, Damià...Ma te pare? Questa te pija a schiaffi e tu t'engrifi?
"E di che? Me ne meriterei uno anche dall'altra parte" le sorrido, tentando di mascherare le mie emozioni.
"Non tentarmi" mi dice divertita. Ed improvvisamente l'atmosfera sembra essere diventata più leggera e il mio cuore pure.
"Mi piace tentarti, in realtà" mi avvicino al suo viso e lei spalanca gli occhi in imbarazzo.
Mi faccio serio:"Lasciami provare"
"A tentarmi?" chiede divertita.
"Ad innamorarmi" le dico.
Ho una voglia matta di innamorarmi di una persona come lei. Non so come si faccia, è tutto nuovo.
Ma voglio provarci.
"Ti fa così paura?" mi chiede. Vorrei risponderle di sì ma il mio orgoglio me lo impedisce. Non riesco a fare nulla se non un vago cenno con la testa.
"Lasciami provare" le dico di nuovo. E stavolta non mi importa che risponda. Voglio solo baciarla e nient'altro.
E allora lo faccio. Mi fiondo sulla sua bocca e la bacio con una dolcezza che francamente non credevo di avere.
Le prendo il viso tra le mani e la guardo.
Le porto una mano sulla schiena e l'altra tra i capelli che profumano di pesca. La sento fremere, poi mi lega le braccia intorno al collo.
È così bella che non vorrei fare altro che baciarla. È così inconsapevolmente sexy che quasi mi fa tenerezza.
Se mi vedesse mio nonno, mi tirerebbe un ceffone, mi accenderebbe una sigaretta e mi direbbe:"Tiè fumate questa e nun sta a pensà a ste stronzate da romanzetti rosa!"
Probabilmente me sto a rincojonì. Ma non mi ricordo di essere mai stato così bene e a mio agio, mentre stringevo qualcuno tra le braccia.
Io credo di amar...
Ma che stai a dì?
La amo?
Ma no, e 'nnamo! Ma che vai a pensà?
Eppure vorrei dirglielo che mi piace da impazzire. E che non mi sento così da un bel pò di tempo. Ma l'orgoglio è più forte di me.
Esce solo un suono soffocato.
Che sfigato che sò!
Meglio così, è troppo presto.
È così sexy con le labbra gonfie per il bacio di poco fa.
Vorrei spogliarla e fare l'amore con lei per tutto il giorno.
L'amore con lei?
"Si, Damià...Te sei proprio rincojonito!" dice la voce del nonno nella mia testa.
"Ti voglio, Carboncino" le dico. È una cosa stupida da dire, ma voglio che almeno questo lo sappia. Voglio che si renda conto di quanto ai miei occhi sia bella e di quanto la desideri in questo momento.
La bacio di nuovo e con la mano sulla sua schiena la stringo a me, perchè senta quello di cui parlo, la voglia di lei che non mi da tregua.
Si stacca da me e mi guarda confusa. Ma nonostante tutto, credo che anche lei voglia la stessa cosa.
Le sue iridi castane si sono fatte liquide, sensuali. Sono due tizzoni ardenti che mi fissano ed il suo collo è un invito troppo buono e caldo da declinare.
Le lascio una scia di baci partendo dal mento e sento il suo respiro farsi pesante.
È buffo, nonostante tutto questo non sia nuovo per me, mi sento come se fosse la prima volta, un ragazzino alle prime armi.
D'un tratto fa qualcosa che mi spiazza totalmente. Afferra la mia mano e si fa seguire in corridoio. Entriamo in camera sua e sono quasi terrorizzato dall'idea che possa entrare sua madre e pensare chissà cosa di me, dopo quello che le ho detto prima.
Vuole davvero farlo?
Se sapesse quello che ho fatto con Victoria....
Forse dovrei dirglielo?
Ma che cazzo dici, Damià?
Mi levo Vic dalla testa.
Voglio essere suo questa volta. Voglio solo godermi il momento e godermi lei.
Entriamo in camera, le levo la maglietta dei Ramones ed inspiro il profumo della sua pelle. È qualcosa di dolce, fresco, naturale. Uno di quei profumi che quando li senti ti ricordano casa e allora sorridi e annusi l'aria e sprofondi nei ricordi.
Che poi alla fine è per quello che mi piace. Stare con lei è un pó come nonnandare mai via di casa.
Cazzo...X Factor!
Se passassimo queste selezioni andremmo dritti alle selezioni ufficiali.
E se dovessimo arrivare ai live? Siamo bravi abbastanza?
Alice continua a baciarmi ed io faccio altrettanto ma ormai ho la testa da un'altra parte.
Se arrivassimo ai live staremmo mesi lontano da casa. Vivrei con Ethan, Thomas e...E Victoria.
Che cosa succederebbe?
È saggio andare ad infilarsi in una relazione seria a pochi giorni da una svolta del genere? Non voglio prenderla in giro, non più.
Se davvero vuole stare con me, è bene che sappia a cosa potrebbe andare incontro.
"Aspetta un secondo, Ali" le dico staccandomi a fatica da lei "Devo parlarti di una cosa"SPOILERZZ DAL PROSSIMO CAPITOLO: Momenti bollenti, molto bollenti. Separazioni e promesse.
Vi aspetto domani e grazie a tutti di aver fatto arrivare la FF fin qui!
Vi abbraccio.
Debby

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BEGGIN -(IN REVISIONE PRE PUB)
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