35.

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Sono qui fuori con gli altri da circa mezzora ormai e stiamo aspettando che i ragazzi escano dal retro e purtroppo anche la ragazza col vestito verde ed altre cinquanta ragazze hanno pensato di fare la stessa cosa.
Quella con i ricci sta fumando, seduta sul marciapiede, mentre la sua amica bruna se la ride mentre aspetta Damiano e si immagina chissà quale finale di serata. Vorrei andare a prenderla a schiaffi, ma purtroppo agli occhi del mondo, non ho alcun diritto di rivendicazione sul mio ragazzo. Almeno che non sia lui a trascinarmi sopra un palco per strusciarmisi addosso ed accendermi come una bomba che ora è pronta ad esplodere.
"Dov'è finito il tuo collega?" mi chiede Stefano, mentre si aggiusta i capelli.
"Si è allontanato per telefonare, ha detto che era una questione urgente" gli rispondo.
Potrei raccontargli che aveva ragione lui e che in effetti Tiziano ci ha provato con me durante il live. Potrei dirgli che mi si è avvicinato all'orecchio dicendomi che con questo vestito sono bellissima, ma farlo sarebbe seppellirsi da sola sotto un cumulo di Te l'avevo detto.
"Santo cielo che scena che è stata" mi dice Anna, avvicinandosi "Sono morta per te"
"Non dirlo a me, mi sono tremate le ginocchia, ho dovuto aggrapparmi ad Alex"
"Io ancora non riesco a crederci che abbia fatto una cosa simile" rispondo sognante.
Sento una mano sul braccio e mi volto, sperando che sia Dem, ma mi trovo davanti Tiziano.
"Possiamo parlare un secondo?" mi chiede con tono serio.
Se vuole parlare è meglio. Almeno avrò l'opportunità di chiarire le cose con lui.
Ovviamente non lo biasimo per aver tentato. Dopotutto mi vede come una ragazza lasciata sola dal fidanzato. E non posso di certo dirgli che è Damiano e che ci ha provato con me di fronte al ragazzo con cui sto.
"Alice, mi dispiace per quello che è successo dentro"
"Lascia stare, non fa niente" lo rassicuro "Semplicemente non ricambio, ma non mi hai preso a coltellate"
"Quello che ho detto pri..."
"Lasciamocelo alle spalle, va bene? Tu e la tua ragazza avete appena rotto ed è normale che cerchi qualcuno con cui scordarla, ma non posso essere io, capisci?" gli rispondo pazientemente.
"Forse io....Non sono stato chiaro con te" si avvicina "Tu mi piaci un sacco, Ali. E qui la questione non è il non stare più con Laura"
Oh...Questo cambia le cose!
"Ma il fatto che siamo due persone che vengono trattate come zerbini da troppo tempo. E il fatto che finalmente posso fare una battuta d'arte sul mio nome a qualcuno che la capisca"
Credo che la situazione stia sfuggendo di mano.
"E francamente...Credo che possa essere stato il destino a farci incontrare"
Oh santo cielo, ma che sta dicendo? Ora tira in ballo addirittura il destino?
Qui bisogna intervenire e alla svelta, Alì!
"Tiziano, asco..."
"Pronti ad andare?" sento un braccio attorno al collo, mi volto e Damiano è accanto a me. Ha addosso solo una maglietta nera ed un paio di jeans scuri. Non sembra nemmeno il Dio greco che poco fa mi ha baciata sul palco, accendendomi come la miccia di una bomba pronta ad esplodere.
Smettila de stà in adorazione, Alice!
"Si, sono pronta, andiamo"
"Ma come, non torniamo insieme? Speravo di poter finire il discorso"
Cazzo!
"Quale discorso?" chiede Dem, reggendo il borsone nell'altra mano.
"Io e Alice stava..."
"Stavamo parlando di quanto sia meravigliosa la cupola di Brunelleschi" guardo Tiziano implorandolo silenziosamente di starsene zitto e non fare scoppiare una rissa che poi Dem non saprebbe spiegare.
"Bhe, allora credo che potrete finire di palrarne anche al lavoro, no?"
Il mio collega fissa l'asfalto per qualche secondo. So quanto faccia schifo questa situazione, ma non posso certo andare via con lui e piantare in asso il mio. ragazzo.
"Damiano!" grida un gruppetto di ragazze, poco distanti da noi, attorniate dai ragazzi della sicurezza.
Ma seriamente sono state ad aspettarlo fper tutto questo tempo? Ma che problemi anni?
"Damiano!" si sbracciano di nuovo, affrontando il gorilla che le tiene ferme.
Il mio ragazzo mi guarda come a dirmi che non è colpa sua e si dirige verso le ragazze. L'omone le lascia passare e lui firma qualche autografo e scatta qualche foto con alcune di loro.
Riconosco la ragazza con il vestito verde che ha fatto ballare al club. Ora che la vedo bene non sono nemmeno così scuri i suoi capelli lunghi. Sono castani e lunghi fino a metà schiena, con qualche ciocca dorata.
"Alice, io..." Tiziano prova a dire qualcosa ma non lo ascolto nemmeno, persa come sono a guardare Damiano ed il piccolo esercito di ragazzine che lo adulano.
La ragazza con il vestito verde si alza in punta di piedi ed il selfie lo scatta dandogli un bacio sulla guancia. Le ragazze dietro di lui iniziano a gridare. Stefano mi guarda rattristato dalla scena, come a dirmi che mi sta abbracciando da lontano.
VestitoVerde gli lancia uno sguardo che farebbe capitolare qualunque ragazzo ed io mi sento subito un bidone dell'umido.
Non sarò mai così tanto bella, nè così tanto sicura di me.
Poi la vedo. Gli lascia un biglietto e glielo infila nella tasca.
Lucia? Ho letto bene?
C'è scritto Lucia ed un numero di telefono subito dopo.
So bene che lavoro fa e che cosa comporta tanta fama, ma a questo non mi abituerò mai.
Lui la guarda negli occhi, nello stesso modo in cui guarda tutte. Come se fosse il detentore assoluto di erotismo e sensualità. Poi sorride e saluta, lasciando deluso chi non è riuscito ad avvicinarlo.
"Caspita, ti venerano proprio, eh?" gli dice Tiziano, guardando e forse invidiando il gruppetto di ragazzine che ha ai suoi piedi.
"Oggi si" gli risponde "Domani, chi lo sa? La fama va e viene, giusto?"
Lo conosco. Gli ha dato una di quelle risposte pronte che si gioca durante le interviste, quando vuole risparmiare tempo.
"Allora, andiamo?"
"Certo"
"Tiziano, è stato un piacere conoscerti" gli allunga la mano, guardandolo con circospezione e masticando la sua gomma. So bene che vorrebbe farlo a pezzi e gettarlo nel Tevere, ma si sta controllando e questo mi basta.
"Piacere mio" dice frettoloso, per poi guardare di nuovo me "Alice hai sentito una parola di quello che ti ho detto prima?"
"No, mi dispiace, c'erano tutte quelle ragazze che urlavano e..."
"Ma era importante"
Lo so, Tiziano, ma non posso lasciare che ci provi di fronte a Damiano o finirai a mangiare con la cannuccia per il resto della vita.
"Ne riparliamo al lavoro, d'accordo?" gli dico allontanandomi con Dem.
"Ma, Alice..."
Non lo ascolto piu.
Sono settimane che aspetto questo istante ed ora non sento più nulla che non sia la voglia di stare finalmente sola con il mio ragazzo.
"Alice!" mi chiama di nuovo, facendo qualche passo nella nostra direzione.
"Alice!"
Vedo Damiano voltarsi di scatto e il cuore inizia a galopparmi in petto. Che vuole fare? Si ferma in mezzo al vicolo, poco distante dal fugoncino che ci aspetta.
"A' Tizià te la posso dì na cosa? MAVVAFFANCULO!"
Co...Cosa?
Ma che diavolo....
Mi volto in fretta per osservare la reazione sbigottita del mio collega e per poco non scoppio a ridere. Lo ha lasciato senza fiato, impietrito in mezzo alla strada.
Lunedi a lavoro dovrò spiegargli un bel pò di cose, ma adesso non posso. Non ne ho ne il tempo ne la voglia.
Gli lancio un'occhiata piena di scuse, sperando che le accetti e che lunedi non mi ricopra di insulti. Poi mi volto, sorrido sorrido e salgo sul mini-van.
Ad aspettarci lì, oltre che a Thomas, Ethan e Vic, c'è anche Marta. E a giudicare dalla sua faccia, credo che il viaggio verso casa, seppur breve, non sarà piacevole.

Arrivati di fronte a casa di Damiano, scendo e finalmente riprendo a respirare.
Non so perchè ma Marta mi mette parecchio in soggezione. Eppure è talmente gentile, paziente e professionale che sarebbe da invidiare. Probabilmente è una mia paranoia, ma spesso e volentieri, quando mi guarda, mi sento come se fossi un intralcio ai suoi affari.
Di certo è tutto dato dal fatto che mi ha ordinato assoluta riservatezza riguardo la mia storia con Damiano e che quindi mi vede come un qualcosa che potrebbe saltar fuori e rovinare tutto. E ovviamente il teatrino che ha fatto Damiano sul palco stasera, non ha aiutato per niente.
Avrebbero potuto scoprirci in un attimo e allora si che si sarebbe arrabbiata sul serio.
Ma alla fine in auto non ci ha fatto la predica come ci aspettavamo, anzi, ha detto che sembrava credibile che Damiano avesse scelto una ragazza nel pubblico e che ciò avrebbe probabilmente fatto bene alle vendite del prossimo tour.
"Quindi ora dovrai farlo ad ogni altra data?" gli domando quando finalmente siamo soli.
"Che cosa?"
"Baciare una ragazza a caso"
Lui non mi risponde e mi guarda qualche secondo, poi piega la bocca in un sorriso che mi fa tremare le ginocchia.
"Ma lo sai che sei un sacco sexy quando fai la gelosa?"
"Bhe, vorrei vedere te, al mio posto" gli dico divertita dalla sua espressione "Almeno tu puoi rivendicarmi senza che nessuna se ne accorga. Io invece devo starmene lì a guardare ragazze che ti spupazzano e ti infilano numeri di telefono in tasca" aggiungo, mettendo il broncio come una bambina.
"Ma de chi stai a parlà? De quella col vestito verde?"
"E di chi senò?" rispondo entrando in casa dopo di lui "Ti guardava come se avesse voglia di mangiarti"
"Pensa un pò..." dice fingendosi modesto "E invece eccomi qui, a mangiarmi con gli occhi te"
Mi afferra per la vita, mi attira a lui e mi bacia.
Finalmente, dopo più di un mese lo sto baciando sul serio.
"Hey, fermati...I tuoi?"
"I miei sono in volo per i prossimi tre giorni e mio fratello dorme dalla sua ragazza"
"Quindi la tua potrebbe dormire qui per stanotte?"
"Dormire? Stanotte? Te nun m'hai capito" sempre tenendomi abbracciata mi fa camminare all'indietro e mi porta a toccare il muro con la schiena "Per la voglia che ho di divorarti, prenditi pure na settimana de ferie"
Mi metto a ridere e lui approfitta di quel breve momento di distrazione per rituffarsi sulle mie labbra e darmi un bacio di quelli che se non hai nulla a cui aggrapparti finisci a terra e senza sensi.
Mi leva il giacchino in pelle senza mai staccarsi un attimo da me.
"Mi sei mancata da morire" mi dice mentre continua a baciarmi. Non riesco ancora a rendermi conto di essere qui con lui.
Fa scivolare le mani lungo le mie braccia, poi le sposta sui miei fianchi e mi fa voltare. Appoggio saldamente le mani al muro per essere certa che le mie gambe non cedano e lo sento avvicinarsi.
Mi sfiora il collo con le labbra e ci posa un bacio delicato.
"Sono quasi morto oggi, quando ho visto quello stronzo fare la stessa cosa"
Come, prego? Chi ha fatto COSA?
"Ma di che parli?"
Lui mi cinge la vita, sposta i miei capelli lungo l'altra spalla e riprende a baciarmi il collo.
"Tu non te ne accorgevi, stavi ballando" mi sfiora il lobo con la lingua ed io ho un fremito "Ma Tiziano ti ha tenuto gli occhi puntati nella scollatura per un'intera canzone"
"Davvero?" chiedo sorpresa.
Se me ne fossi accorta, di certo gli avrei mollato un ceffone.
"L'ho sentito quando mi ha messo una mano sui fianchi" gli rispondo.
"L'ho visto anche fare questo"
si sporge di poco mi sento la punta del suo naso sfiorarmi prima la scapola e poi la linea del collo, fino all'orecchio. Il mio corpo reagisce d'istinto e porto il bacino all'indietro, verso il suo.
"Avrei voluto sotterrarlo"
"Se me ne fossi accorta..." dico sottovoce "Lo avrei fatto io stessa"
"E poi l'ho visto fare questo"
Avvicina le labbra al mio orecchio e lo sento col fiato corto:"Che cosa ti ha detto?" mi chiede "Cosa ti ha sussurrato?"
Resto un momento in silenzio, con la pqura che quello che gli dirò rovini tutto, poi prendo un bel respiro.
"Mi ha detto che sono bellissima con questo vestito"
Lui nom dice nulla e nella stanza piomba un silenzio pesante quanto un macigno. Sono voltata di schiena ma potrei giurare di vederlo, chiudere gli occhi, serrare la mascella e deglutire, come fa sempre quando è arrabbiato.
"Se non altro ha detto la verità" mi sussurra di nuovo all'orecchio "Adoro questo vestito"
"Lo so" gli rispondo, felice del fatto che non abbia fatto una scenata "L'ho messo apposta"
Nella mia testa sto continuando la frase. Gli sto dicendo che quello che c'è sotto gli piacerà ancora di più. Perchè è di pizzo e del suo colore preferito. E perchè ci ho speso quasi cinquanta euro per questo completino, con la speranza di farlo impazzire.
Ma ora che sono qui ed è arrivato il momento, mi sento come una bambina timida che ha paura di farsi vedere. Forse perchè non sono fatta in questo modo e non sono abituata ad indossare certi completini e soprattutto a mandare su di giri un uomo. O forse perchè è stato talmente bello quello che ho vissuto con lui, che dopo questi mesi lontani, mi sento come se non fosse mai successo e come se dovessi ricominciare da capo.
"Lo sai..." dico titubante "Quello che c'è sotto potrebbe piacerti di più" non lo vedo, ma lo immagino fare uno di quei suoi sorrisi ammiccanti, di quelli che mi mandano sempre all'altro mondo.
"Me sei mancata da morire" mi dice piano, avvicinando le mani alla lampo del vestito.

CONTINUA...





BEGGIN -(IN REVISIONE PRE PUB)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora