36. (Damiano)

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Questi mesi senza di lei mi sono sembrati un'eternità.
Possibile che io sia cambiato così tanto ed in così poco? E tutto per cosa? O meglio, per chi? Per una ragazzetta buffa, a cui ho dato una spallata per strada?
Mi sembra tutto assurdo se ripenso a Lisa, Dalila, Beatrice.
Credevo sul serio di essere innamorato ed invece adesso, mi rendo conto che non lo sono mai stato.  E' come se mi avessero messo un piccolo diamante tra le mani ed avessi il compito di proteggerlo. Farei di tutto per tenerla al sicuro e farla stare bene.
Faccio scivolare la lampo verso il basso e le bacio di nuovo il collo. 
Lei si volta verso di me, mi getta le braccia al collo e mi bacia. Rispondo al bacio e nel frattempo le tolgo il vestito, ansioso di scoprire ciò che c'è sotto.
Aveva ragione, questo è decisamente quanto di più bello io abbia mai visto.
E' una dea, non c'è altra spiegazione.
Abbassa la testa imbarazzata, di certo non ha mai comprato un completino simile per nessuno ed è la cosa più mi rende felice. Sapere che ogni cosa che fa, la fa per la prima volta, con me.
Sapere che nessuno l'ha mai sfiorata dove l'ho sfiorata io e che lei non ha mai toccato o baciato nessuno come fa con me.
La verità è che vorrei farla girare su se stessa per ammirare meglio quello spettacolo riservato solo a me, ma so che non lo farebbe. La metterei in imbarazzo e rischierei di rovinare il momento.
"Hai capito Carboncino!" le dico sorridendole. Lei si morde il labbro e guarda di nuovo a terra.
Le poggio l'indice sotto il mento e le tiro su la testa costringendola a guardarmi. Ha le guance arrossate e gli occhi lucidi. Mi manda fuori di testa.
"Sei la cosa più bella che io abbia mai visto" le dico, prima di avvicinare la bocca alla sua e morderle il labbro inferiore. La voglio come non ho mai voluto nessuna.
Lei mi sorride, si allontana da me e si mette al centro della stanza. La vedo giocare con la penombra della stanza e portarsi i capelli in avanti, per coprire quel poco di pelle in più.
Deglutisco e mi lecco le labbra, guardandola come probabilmente solo un depravato farebbe. Ma siamo stati lontani troppo tempo ed io non vedo l'ora di fare l'amore con lei.
Eh si, Damià...Stavolta non hai scuse. Hai detto proprio 'Fare l'amore'.
"Ti amo" le dico. Non perchè io voglia una risposta.
Lo dico di getto, senza pensarci troppo.
Perchè mi passa per la testa che sono fortunato ad averla tra le braccia.
Perchè mi passa per la testa che non mi è mai capitato niente di più bello.
Perchè mi passa per la testa che se la perdo moro!
"Sul serio?" mi domanda con gli occhi lucidi.
"Mai stato più serio"
Mi bacia e sembra quasi un bacio nuovo, diverso dagli altri.
Forse perchè ho sorpassato un confine da cui fino a questo momento mi ero sempre tenuto a distanza. O forse perchè quando si ama qualcuno sul serio è così che ci si sente.
"Anch'io" 
Il mio cuore diventa un tamburo ed inizia a fare le capriole.
Non so se sia amore per sempre, ma di certo è amore e questo mi basta.
Prende un respiro, come se stesse per fare la cosa più difficile del mondo e gira su se stessa. Come se prima mi avesse letto nel pensiero e volesse in qualche modo compiacermi.
E' bellissima. Ed io non credo di essere mai stato così eccitato in tutta la mia vita.
"Ti piace?" mi dice rossa in volto.
"Me voi ammazzà così, però!"
Le vado vicino e le sorrido, ammiccando. Solo per il gusto di farla impazzire.
Perchè il sesso è bello proprio per questo. Per giocare a portare l'altro al limite.
Ed io stasera ne ho tutte le intenzioni.
"Te sò mancato almeno 'n pò, Carboncino?" le dico piegando la testa. Lei non risponde, se non con un bacio dolce. Poi mi infila le mani tra i capelli, so che ama farlo ed io adoro lasciarglielo fare. Faccio scorrere le dita lungo la sua spina dorsale e la sento fremere.
La faccio camminare all'indietro finchè non ci avviciniamo al divano. Lei mi leva la maglietta e mi gira attorno fino a quando non mi è davanti. Mi spinge sul divano e non appena capisco che cosa voglia fare, il mio cervello va in tilt.
Si siede a cavalcioni sopra di me e mi bacia di nuovo poi si stacca e reggendosi sulle ginocchia mi guarda qualche secondo negli occhi, mentre con le mani si leva il reggiseno. 
Non dico nulla, ma la fermo di colpo. Voglio essere io a farlo.
Mi sporgo in avanti e le bacio il collo, mentre lei getta la testa all'indietro. Scendo di poco e la bacio tra i seni, mentre ne prendo uno tra le mani, sentendo il pizzo ruvido sotto i polpastrelli.
Poi, con l'altra, le porto le slaccio quel sottile pezzo di stoffa e non appena lo getto a terra, le prendo un capezzolo tra i denti e la sento sussultare.
Ho i pantaloni che sono diventati decisamente troppo stretti e lei deve essersene accorta, dal momento che si scosta da me e me li slaccia. Me li abbasso fino a levarli e li lancio sul pavimento. E' la prima volta da quando stiamo insieme che lo facciamo in casa mia e non avrei mai potuto immaginarmela più bella.
Alice si mette in piedi tra le mie gambe e poi mi lancia uno sguardo che vuol dire tutto. La guardo scendere piano, fino a toccare terra con le ginocchia e guardarmi dal basso verso l'alto facendomi perdere completamente il contatto con la realtà.
Ciò che rende il tutto ancora più eccitante è proprio il fatto che so quanto le costi fare ciò che fa e soprattutto quanto si stia vergognando. Lo sta facendo per me, solo per me. E la cosa mi sentire estremamente fortunato ed onorato.
Afferra i lembi dei miei boxer e li fa scendere lungo le mie cosce.
Getto la testa all'indietro, pregustando ciò che sta per avvenire.

BEGGIN -(IN REVISIONE PRE PUB)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora