Sono ancora incollata al cellulare. Sono ore che aspetto che suoni e invece niente.
Ho passato la domenica in camera a studiare, perchè se domani non prendo almeno un sette, la Sacchi mi boccia di sicuro e la mia vita sarà finita.
E' arrivato un messaggio, mi precipito a leggere ma anche sta volta niente da fare. Stefano ha visualizzato il messaggio, le spunte blu non mentono. Lo ha visualizzato stanotte alle tre ma non ha ancora risposto.
Sono nervosa.
Sono adirata con me stessa perchè soltanto la più stupida tra le oche sarebbe caduta in un cliché come quello di ieri sera. Più che prevedibile, direi: la ragazza sola che si ubriaca alla festa e cede alle avances del bello e dannato di turno, che il giorno dopo non farà altro che pavoneggiarsi con gli amici per aver aggiunto un altro trofeo di caccia alla sua lista.
Ma si può essere più stupide, Alice?
Se Jane Austen mi vedesse mi prenderebbe a calci nel sedere.
'Complimenti!' mi direbbe 'Cercavi un Mr. Darcy e sei finita con uno dei Cento Celle!'
E quel che è peggio è che sono stata io a baciarlo, ci rendiamo conto? IO!
Quindi l'umiliazione è doppia.
Bussano alla porta.
"Hey, Ali, tutto bene lì dentro?"
E' mia madre. Sbuffo in silenzio per non farmi sentire e la tranquillizzo:"Si, tutto apposto" mento "Sto studiando storia"
Senza avvertire apre la porta. Sa quanto odio che si entri in camera mia senza bussare o chiedere almeno il permesso, ma non sembra darci troppo peso.
"Bhe, se vuoi fare una pausa, c'è qui Stefano"
"Stefano? Davvero? Fallo entrare, fallo entrare!"
Vedo il mio migliore amico fare capolino dalla porta e subito il mio cuore inizia a fluttuare, abbandonando a terra il peso dei sensi di colpa. In fondo se è qui, è perchè non è poi tanto arrabbiato, no?
Spero che sia così.
Perchè potrei sopportare di perdere qualsiasi cosa, ma non il mio migliore amico. E' un pezzo di cuore, un membro della famiglia, un confidente e l' anima gemella che più si abbina a me.
"Volte che vi porti qualcosa per merenda mentre studiate?"
Studiare? Oh, già...Storia!
"No mamma, ti ringrazio"
"Allora vi lascio soli" sta per chiudere la porta ma si ferma "Oh, Stefano...Grazie per aver riportato a casa Ali sana e salva"
Stefano si massaggia il collo, come fa sempre quando è nervoso:"Figurati, ci siamo divertiti"
Mia madre sorride e finalmente ci lascia soli.
Stefano mi guarda con aria scontrosa, ma so che non è davvero arrabbiato.
"O meglio, LEI si è divertita...E parecchio" dice indicandomi e fingendo di parlare ancora con mia madre "Io me ne sono stato solo soletto a cercare di rimorchiare un tipo che poi ho scoperto essere del terzo anno!!"
Cosa? Per poco non scoppio a ridergli in faccia.
"Non è successo davvero"
"Oh, si che è successo signorina. Ed è colpa tua"
"Colpa mia?"
"Se non ti fossi allontanata per cercare AC, saresti stata con me mentre perdevo la testa per quel tale e di certo ti saresti accorta prima di me che era un ragazzino"
"Quindi ora, oltre ad innamorarti di sconosciuti visti in metro, sei anche una puttanella pedofila?" dico trattenendo una risata "La cosa è piuttosto divertente"
"Non lo è affatto, Satta"
Mi ha chiamata per cognome. Fa sul serio allora?
"E poi non sono io quello che si è fatto portare a casa ubriaco dal bellone del Montale...Purtroppo!"
Non replico. Alla fine ha più che ragione.
"Non sei arrabbiato?" chiedo con l'aria da cucciola bastonata.
"Insomma, vuoi raccontarmi i dettagli o no?" mi chiede entusiasta. Segno che non è per nulla in collera con me e la cosa mi solleva il morale alle stelle.
"Com'è successo? Ti ha guardata e poi ti ha baciata? Oppure è stata una cosa inaspettata? Tipo che ti ha appiccicata al muro e ti ha infilato la lingua in bocca?"
"Ecco....A dire il vero lo ho baciato io!" dico nervosa.
Stefano se ne sta li a fissarmi qualche secondo. Ha lo sguardo indecifrabile e non riesco ancora a capire come abbia preso la cosa.
"Oh - mio - Dio" dice lentamente "Non è possibile"
"Che cosa?"
"Non è possibile che tu sia finalmente diventata una donna, che tu abbia capito come funziona il mondo e che abbia deciso di fare la prima mossa con un ragazzo. Non posso crederci" si mette la mano al petto.
"Non è divertente" dico seria "Probabilmente starà ridendo di me"
"E tu che ne sai?"
"Non mi ha nemmeno cercata dopo ieri sera" giocherello con la penna che ho a portata di mano "Insomma, se baci una ragazza, puoi anche avere la cortesia di farti sentire il giorno dopo, no?"
"E come diavolo dovrebbe fare a farsi sentire? Non ha nemmeno il tuo numero!"
Il ragionamento di Stefano non fa una piega.
"E poi, frena..." aggiunge saltando sul letto e avvicinandosi a me "Hai detto che lo hai baciato tu"
"E' così...Ma poi mi sono staccata e mi sono scusata" si porta la mano sulla fronte, come se avesse perso le speranze "E poi mi ha guardata e mi ha baciata lui"
"Waaaa!" grida di colpo "Lo sapevo...Lo sapevo che c'era stato di più"
Mi guarda con aria trasognata:"E com'è stato? Scommetto che bacia come un Dio"
"Ma la vuoi smettere di adularlo?"
"E come si fa? Lo hai visto bene?"
"Non è questo il punto" dico nervosa "Il punto è che poi, mentre mi baciava, mi sono staccata e l'ho liquidato"
"Che vuol dire liquidato?"
"Significa che in meno di un secondo sono scomparsa dentro casa e l'ho lasciato li da solo come un fesso!"
"Tu ha fatto COSA?" grida di nuovo. Gli metto una mano sulla bocca, non voglio che mia madre senta tutto.
"Santo cielo, ma ti sei fumata il cervello?" mi chiede "Come diavolo di fa a mandare via Zigomid'oro?"
"Zigomid'oro? Seriamente?" alzo un sopracciglio, pensando al nome buffo che ha riservato a Damiano.
"Ti rendi conto di che occasione hai sprecato?"
"Si..." rispondo schietta "L'occasione di scopare con uno che per eccitarsi pensa a se stesso e che il giorno dopo non mi avrebbe nemmeno guardata in faccia"
"Ma che cosa ne sai? Sei una veggente per caso?"
"Non ce n'è bisogno...Sai bene come sono i ragazzi come lui"
"L'unica cosa che so è che tu hai una paura fottuta di essere felice dopo la morte di tuo padre"
Quelle parole mi colpiscono dritte al cuore. Mai nessuno ha mai parlato così apertamente dell'incidente di papà.
E in più ha pure ragione. O meglio, in parte.
Io VOGLIO essere felice, lo voglio davvero. Ma quel macigno, quella pesantezza nel cuore non me lo permette. Che senso ha essere felice, se poi la vita ti scaraventa a terra portandoti via chi ami?
"Senti" dice sospirando "Non ti sto dicendo di fare la troia o di diventare come Clarissa e le sue oche. Ti sto solo congliando di lasciarti andare un pò di più."
Mi accarezza i capelli e io chiudo gli occhi per godermi il gesto a pieno.
"Se tieni le barriere sempre alzate non può entrare la tristezza" gli dico fissando il libro di storia.
"Ma nemmeno la felicitá" mi risponde lui, con la sua solita saggezza.
Mi da un bacio sulla fronte e sospira di nuovo:"Che ne dici del rimedio a tutti i problemi?"
"Maxi cono zozzo da Valerio?"
"Dai,vestiti...Offro io" mi risponde entusiasta.

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BEGGIN -(IN REVISIONE PRE PUB)
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