DOM
"D-Dom..." sentii sussurrare in lontananza.
"Sali, sto già partendo." Le ordinai, sapendo che non avrebbe mai rifiutato.
Pochi secondi dopo, stava già incamminandosi verso la mia macchina, con le mani in tasca e metà viso avvolto dalla sciarpa... sì c'era parecchio freddo.
"P-puoi accendere il riscaldamento per favore?" Chiese dopo un po', continuando ad alitare sulle sue mani per portarsi calore.
"Potevi dirlo anche subito Ginger." Ghignai, divertito dal suo modo gentile di parlare.
Era una delle poche ragazze che conoscevo così gentili e timide, anzi forse l'unica. E non riuscivo ancora a capire se i suoi modi di fare mi piacevano o mi davano fastidio.
"Dove stiamo andando? Penso di avere il diritto di saperlo." Si lamentò.
"Dove sta scritto che hai il diritto di saperlo? Tranquilla, stiamo per arrivare." Risposi, fregandomene del suo stupido "diritto di sapere".
Sbuffò e tornò a guardare fuori, con braccia conserte. Probabilmente era ancora arrabbiata per la figura che le avevo fatto fare con i suoi genitori... ma ero stato semplicemente me stesso.
Avevo voglia di portarla via di lì, forse ero un grandissimo egoista, anzi sicuramente lo ero, perchè sapevo che nella mia vita non c'era spazio per lei. Eppure continuavo a darle il tormento.
"Siamo arrivati?" Chiese nuovamente, iniziando ad infastidirmi.
"Tra poco ti riporto al college!" Esclamai irritato.
"Sarebbe meglio, sai?" Disse, stuzzicandomi.
Certo come no... chi vuole prendere per il culo.
Pensai, ridendo subito dopo."Tu sei pazzo... che hai da ridere ora?" Chiese indispettita.
Non risposi, altrimenti si sarebbe infuriata ancora di più. E continuai a ridere internamente.
"Scendi, siamo arrivati." Ordinai, accostando la macchina.
"Ma... perchè ci siamo fermati nel bel mezzo di una montagna? Non credi sia pericoloso?" Chiese spaventata.
Immaginavo una reazione del genere, non aveva ancora visto la parte bella di quella montagna.
"Guarda davanti a te, poco più in alto..." le indicai col dito, e lei iniziò a cercare qualcosa di indefinito.
"Ma... è una casa? Sembra bellissima vista da fuori!!" Esclamò, sembrando quasi una bambina.
Le feci cenno con la testa di seguirmi, ci incamminammo nel bosco che conoscevo ormai a memoria.
"Sta' attenta, ci sono delle piante spinose accanto a te." Le dissi, ma continuava a lamentarsi, perciò le presi la mano e la guidai io.
Aveva una mano così piccola rispetto alla mia che avevo quasi paura di stringerla troppo e farle male.
Finalmente eravamo arrivati a destinazione, ci fermammo vari istanti, ma non la sentivo parlare da diversi minuti ormai.
"Ti hanno mangiato la lingua?" Chiesi ironicamente.
Lei era leggermente rossa in viso, imbarazzata direi, e guardava la sua mano intrecciata ancora alla mia.
Merda... avevo dimenticato di mollare la presa, anzi avevo completamente dimenticato di aver intrecciato le nostre mani.
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Beyond the Darkness
RomanceRachel e Dominic. Due nomi, due anime, due mondi totalmente diversi e opposti. Rachel è determinata, un pizzico di follia e fragilità la caratterizzano. In cerca della sua vera identità, del suo mondo, si trasferisce alla Columbian College, Washin...