Dove Scappi?

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"Ma fidati di me, le altre non hanno nulla in comune con te."

"Buongiorno." Dissi osservando Dom appena sveglio, che mi sorrise non appena mi vide.

Si alzò e andò dritto in bagno, dopo qualche minuto uscì e andammo in cucina.

"Mia madre sarà già al lavoro, possiamo stare qua." Mi informò.

Non vi era traccia di sua madre per casa infatti, ma ci aveva lasciato la colazione pronta sul tavolo.

"Oh che gentile, ringraziala poi anche da parte mia." Dissi, spezzando un biscotto.

"Io non la ringrazio mai." Rispose ghignando, facendomi ricordare che era sempre il solito Dom.

All'improvviso gli vibrò il cellulare, era un messaggio. Lo sollevò subito per non farmi vedere il nome, e questo mi diede molto fastidio.

"Perchè non posso vedere?" Chiesi alzando un sopracciglio.

"Non è vero che non puoi vedere, mi è arrivato un messaggio e sto rispondendo. Vuoi rispondere tu al posto mio ora?" Chiese di rimando.

"Non sto dicendo questo. L'hai preso velocemente, facendo in modo che non vedessi il nome!" Mi iniziai a scaldare.

Non era bello litigare di prima mattima, soprattutto litigare con Dom appena sveglio che era sempre più acido del solito.

"Rachel ma mi stai seriamente facendo una scenata di gelosia come se fossimo fidanzati?" Era incredulo e scoppiò a ridere.

"Oh, certo. Tu invece scenate di gelosia non me ne fai mai!" Esclamai, andandomi a sedere sul divano accendendo la tv.

Lui non rispose più e salì al piano superiore probabilmente a farsi una doccia.

Pensai e ripensai alla proposta di Ryan... avrei dovuto fidarmi di Dom, non dovevo cedere alla proposta di uno sconosciuto.

Dopo qualche minuto salii al piano di sopra intenzionata a chiarire, non mi piaceva la tensione che si era creata.

Stavo per aprire la porta della stanza ma restai con la mano sulla maniglia, sentendolo parlare al telefono.

"Ora non posso, te l'ho già detto... vuol dire che attenderai ancora un po'... sì, sì va bene... ci vediamo stasera ok?... a dopo." Aveva riattaccato ed io ero entrata in panico.

Sarebbe uscito dalla stanza da un momento all'altro e non ero più sicura di voler chiarire. Quella chiamata mi aveva messo in confusione, perciò correndo tornai al divano.

Con chi si sarebbe dovuto vedere stasera? Cosa doveva attendere ancora un po'? Perchè si chiudeva in una stanza lontano da me per parlare al telefono?... avrei dovuto saperne di più.

In silenzio si sedette accanto a me, fissandomi insistentemente, mentre io continuavo ad osservare i programmi in tv. Non volevo cedere ai suoi sguardi.

Mi attirò verso di sè con forza, e mi spostò i capelli dietro l'orecchio.

"Che vuoi?..." chiesi imbronciata, fissandolo negli occhi.

Eravamo molto vicini.

"Non amo discutere di prima mattina, soprattutto per dei motivi che non esistono." Spiegò, baciandomi poi il collo e provocandomi dei brividi.

"Quindi... hai intenzione di chiarire o no?" Chiese, continuando a darmi dei baci sul collo.

Per un secondo sentii il solletico dentro di me e scoppiai subito a ridere.

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