Un'altra settimana era passata e io e Dom ormai trascorrevamo le giornate a farci compagnia.
O meglio, forse lui faceva compagnia a me... aveva tante ragazze da soddisfare e amici con cui stare, mentre io non avevo nessuno, dal momento che Cami passava ogni giorno con Caleb.
Ma il solo pensiero che Dom stesse con me per pena mi faceva ribollire il sangue nelle vene.
"Non dovremmo andare a trovare Caleb? Non lo vedi da tanto..." proposi.
Ultimamente non ne parlava più, non passava più dal suo centro di cura, e non voleva sentire neanche il suo nome. Era come se Caleb fosse un capitolo quasi chiuso e accantonato della sua vita.
"Camille è stata chiara con me, proprio come i suoi genitori e i medici che lo curano. Non vogliono nessuno oltre loro a fargli visita. Caleb sta attraversando un momento buio, e vederci non farà bene nè a noi nè a lui. Credo che l'unica che possa veramente tirarlo fuori da quella merda sia Camille." Rispose brusco, come sempre d'altronde.
"Ok... vuoi una camomilla?" Chiesi ironicamente.
"Sei davvero simpatica sai... mi stai facendo perdere la pazienza." Mi lanciò uno sguardo infuocato.
"Come se ne avessi..." ghignai, provocandolo ancora.
Sì... in quei giorni c'era parecchia tensione tra noi due, ed ero sicura che molto presto sarebbe scoppiata la guerra.
"Fanculo Ari..." - si fermò senza finire la frase - "chi cazzo è Ari?!" Chiesi incredula.
Mi aveva scambiata per un'altra... aveva scambiato il mio nome per quello di un'altra. Era davvero incredibile.
"Nessuno di importante, è stato un momento di confusione." Cercò di rimanere calmo, ma lo vedevo da come deglutiva... non era poi così tranquillo.
"Nessuno di importante... certo, è così 'non importante' da scambiare il mio nome col suo. Logico... è tutto così logico." Risposi sempre più nervosa.
Non so per quale motivo stavo reagendo in quel modo, ma non potevo accettare che mi avesse scambiata per un'altra. Come se fossi una delle tante.
"Cazzo Rachel, non è nessuno! E se ho nominato lei è perchè rompe il cazzo e mi provoca proprio così come fai tu. Siete due gocce d'acqua, credimi!" Alzò il tono di voce, perdendo le staffe.
"Lei è Arianne... quella Arianne di cui nessuno vuole dirmi nulla..." constatai sbalordita.
Rimase in silenzio, prendendo poi le chiavi dell'auto.
"Dove vai?" Chiesi stanca.
"Ho una corsa, e tu verrai con me." Ordinò, strattonandomi da un braccio.
"Smettila di darmi ordini, non sono di tua proprietà!" Mi lamentai, mentre lui continuava a stringere il mio polso.
"Ho detto che verrai con me. Non si discute." Mi guardò dritto negli occhi, i suoi erano diventati ghiaccio puro, e all'interno vi era solo buio.
Tra tutte le varie sfaccettature di Dom, questa era quella che odiavo di più. Non si manifestava da tanto, e riusciva a mettermi sempre paura. Forse lui aveva un lato malato, infondo.
"Ok... ora che siamo qui che farò io? Mi lascerai qui in mezzo a questi depravati?" Chiesi, fingendomi sicura.
"Certo che no... gareggerai con me." Mi sussurrò all'orecchio.
"C-come?" Chiesi con un filo di voce.
Lui rise, divertito... era pazzo. Ero sicura che non avesse fatto uso di droghe in quei giorni, ma non poteva essere la sua vera persona questa.
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Beyond the Darkness
RomanceRachel e Dominic. Due nomi, due anime, due mondi totalmente diversi e opposti. Rachel è determinata, un pizzico di follia e fragilità la caratterizzano. In cerca della sua vera identità, del suo mondo, si trasferisce alla Columbian College, Washin...