"Ragazzi volevo informarvi che i vostri quadri sono stati esposti ad una mostra d'arte e rimarranno esposti durante questa settimana." Disse il Signor Thunder, e capii che ero esposta ad una mostra.
Che vergogna.
"Non arrossire Ginger, nessuno saprà che sei tu." Mi sussurrò Dom da dietro.
Ormai mi conosceva troppo bene per nascondermi. Un po' mi dava fastidio, ma al tempo stesso mi piaceva pensare che sapeva ogni mio modo di fare.
"Sì invece, mi conoscono già per i miei genitori... non ci vorrà molto a riconoscermi!" Dissi contrariata.
"E quindi? Grazie a me sei venuta impeccabile in quel ritratto, smettila di lamentarti." Rispose vantandosi delle sue doti.
"Egocentrico." Alzai il sopracciglio, con espressione seria.
"Solo realista. Ti passo a prendere stasera, ok?" Non mi diede neanche il tempo di rispondere, era già scomparso.
Ma cosa gli era preso? Cioè erano passati un po' di giorni e ci eravamo visti solo da Jack con Caleb e Cami, ora dal nulla mi invita ad uscire.
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"Dove vai vestita così bene?" Cami mi guardava da capo a piedi con un sorrisino inquietante.
"Dovrei uscire con Dom..." dissi sentendomi stupida. Continuavo a fare ciò che voleva lui, ma in fondo era anche quello che volevo io.
"Allora devi cambiare quella maglietta, l'hai rubata a tua nonna per caso?" Rise, per poi passarmi un top in seta nero con il bordo di pizzo.
Lasciai i jeans a vita alta, strappati alle ginocchia e infine indossai le Dr Martens nere lucide.
"Direi che sei pronta e perfetta... la coda no?" Propose Cami guardandomi i capelli.
"No, basta Cami non dobbiamo fare nulla di speciale!" Mi lamentai; sicuramente mi avrebbe anche lasciata sola a metà serata per andare da qualcun'altra.
"Va bene, va bene... ti si illumina il cellulare, sarà lui." Mi informò ed era davvero lui, perciò scesi giù trovandolo già dentro la macchina.
Un qualsiasi ragazzo normale avrebbe atteso fuori dalla macchina, magari salutando con un bacio sulla guancia, aprendomi la portiera poi... lui invece si distingueva pure in questo.
"Buonasera Ginger." Mi disse semplicemente, osservandomi qualche secondo.
Ricevere complimenti da Dom era davvero molto raro, qualcosa di inimmaginabile forse.
L'osservai durante il tragitto in macchina. Era diverso dal solito, indossava una camicia nera che gli stava da Dio e dei jeans aderenti e strappati qua e là.
Era stranamente elegante rispetto agli altri giorni e questo mi faceva salire l'ansia. Non volevo andare in posti lussiosi, non volevo niente d'impegnativo, ma potevo stare tranquilla le cose impegnative non facevano per Dom.
"Tra quanto arriviamo?" Chiesi irrequieta, era passata circa mezz'ora e ancora niente.
"Abbi pazienza, siamo quasi arrivati." Mi informò, alzando il volume della musica e cantando in sottofondo le note di Si tú la ves di Nicky Jam.
Dopo circa altri 10 minuti spense il motore e mi fece cenno di scendere, eravamo arrivati ma non conoscevo il quartiere.
"Perchè mi hai portata in un posto sconosciuto?" Chiesi non capendo.
Voleva nascondermi dalla gente che conosceva? Si vergognava di me? Un milione di domande iniziarono a tartassarmi la mente.
"Oh, fidati è conosciuto da tutti. Entriamo e vedrai..." disse, prendendomi la mano e intrecciandola alla sua.
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Beyond the Darkness
RomanceRachel e Dominic. Due nomi, due anime, due mondi totalmente diversi e opposti. Rachel è determinata, un pizzico di follia e fragilità la caratterizzano. In cerca della sua vera identità, del suo mondo, si trasferisce alla Columbian College, Washin...