Martedì 22 maggio 2012,ore 19.00

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Appena finii di lavorare, inviai un messaggio a mio padre dicendo che dovevo andare da Barbara. Non gli dissi il perché ma dovevo andare da lei. Forse era meglio omettere questo particolare. Salii in macchina e andai in farmacia a chiedere un test di gravidanza e poi andai a casa della mia migliore amica. Quando arrivai, suonai il campanello, mi aprì.
-Allora,spiegami che cosa sta succedendo.-
-Penso di essere incinta...è per quello che ti ho chiesto un test.-sospirai e lei continuò:-Ho fatto sesso con Lucas senza giuste precauzioni. Merda!-
-Ne hai parlato con lui?-
-No...-disse a testa bassa. Sospirai nuovamente:-E se lui non volesse che tu tenga il bambino? O che ti lasciasse e non si prendesse le proprie responsabilità? In fin dei conti è stata colpa sua...-
-In conclusione, secondo te, dovrei abortire?! Mai e poi mai!-
-Rifletti, sei giovane! Hai una vita davanti a te. Vorresti rovinarti la vita con pappette, pannolini e nottate insonni?-
-Ma Jessica, è pur sempre mio figlio.-
-Hai diciotto anni, fai sempre in tempo ad averne un altro in futuro. I tuoi lo sanno?-
-No...-
-E cosa dirai quando vedranno la pancia? Dirai che sei solo gonfia?!-
-Non ti ho chiamato per rimproverarmi, volevo solo uno stupido test e un consiglio...magari non sono nemmeno incinta!-urlò arrabbiata
-Vuoi un consiglio?! Io, la mia opinione te l'ho già data.-
-Vattene!-
-Che cosa?! Mi stai cacciando di casa perché ti ho dato un consiglio che,oltretutto, me l'hai chiesto tu stessa. ..ma forse non era quello che volevi sentire.-
-Va via!-mi urlò. Alzai le mani indietreggiando. Aprii la borsa,tirai fuori il test e lo misi sopra il mobile che era accanto alla porta d'ingresso:-Fa come ti pare...-mi voltai, aprii la porta e uscii. Salii in macchina. Parcheggiai davanti casa e scoppiai a piangere,non ce la facevo più a tenere dentro tutte le lacrime. Mi domandai:"Perché dev'essere così testarda?!"

Il gene di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora