La sveglia iniziò a "cantare" una canzone del suo gruppo preferito,i Tokio Hotel,lei si svegliò con il sorriso. Bill Kaulitz continuò a cantare finché lei cominciò a fare colazione e poi si preparò:si lavò,si cambiò,si truccò e si pettinò. Anche sua sorella Alessia si svegliò.
-Muoviti! Altrimenti arriviamo in ritardo tutte e due.-disse Eleonora infilandosi le scarpe,un paio di Converse nere.
-Sto arrivando.-disse Alessia,si stava truccando. Intanto Eleonora spense la radio-sveglia.
-Vado ad accendere la macchina.-uscì prendendo la borsetta,gli occhiali e le chiavi della macchina. Andò ad aprire la sua Q7 nera,l'accese.
-Aspettami.-disse Alessia con lo zaino in spalla. Mise il suo zaino nei sedili posteriori e si sedette davanti,vicino alla sorella. Partirono insieme. La prima "tappa" fu la scuola di Alessia,scuola di estetista.
-Buona giornata.-disse Eleonora
-Grazie,anche a te.-disse a sua sorella
-Fa la brava!-
-Sì,sì! Ciao!-la seconda "tappa" fu la sua boutique di moda. Era un grosso negozio dove vendeva abbigliamento e accessori di qualsiasi marca e di qualsiasi stilista:dal più conosciuto al meno. Aprì la porta per entrare,accese le luci e cominciò ad abbinare i "nuovi arrivi" ai manichini davanti la vetrata appena pulita.
-Buongiorno tesoro! Sempre di buon ora e sempre all'opera!-era appena entrato il suo titolare,John,un uomo di trent'anni. Era gay ed era una persona con un cuore grande. Si era affezionato ad Eleonora come se fosse sua figlia.
-Farei questo ed altro per te.-e si abbracciarono
-Ieri mi ha chiamato Bernard,uno stilista. Questa mattina partirà per andare a New York e sarà lì con le sue modelle fino a venerdì sera. Ci sarà anche la tua amica Barbara,sai?-
-No,non lo sapevo.-
-Probabilmente l'avrà chiamata questa mattina.-
-Probabile.-
-Comunque ha detto che ci manda il book per poter riprodurre e vendere i suoi modelli,dovrai darmi un aiuto.-
-A fare cosa?-
-A scegliere quale capo sarebbe meglio vendere.-
-Non preoccuparti,ti aiuterò.-
-Grazie tesoro.-
-Deve arrivare qualche nuovo ordine?-
-Sì! Devono arrivare delle collane di JLo e delle maglie con la stampa di Madonna.-un uomo con la divisa rossa arrivò dentro con un pacco.
-Ecco quello che stavamo aspettando.-disse John. Si avvicinò all'uomo per firmare la ricevuta e l'uomo se ne andò. John aprì il pacco:le collane le mise in un porta collane vicino alla cassa e le maglie le appese insieme alle altre. Dopo un po' entro un ragazzo:-Buongiorno.-disse senza entusiasmo. John si avvicinò ad Eleonora e disse:-E' tutto tuo! Sembra un bel ragazzo.-lei sorrise e poi andò dal ragazzo:-Buongiorno!-era un ragazzo molto alto,magro,con i capelli biondo scuro e gli occhi verdi.
-Posso esserti utile?-chiese lei
-No,grazie.-rispose lui,freddo come il ghiaccio. Lei ci rimase un po' male:-Va bene...-il ragazzo cercò e ricercò e alla fine prese una semplice maglietta nera di cotone,le maniche arrivavano fino al gomito. Lui appoggiò la maglia sul bancone della cassa,Eleonora gli fece lo scontrino e lui pagò,lei gli diede il resto e lui se ne andò.
-Che scontroso!-disse John
-Già,da prenderlo a schiaffi.-
-Non ti abbattere. Ci sono tanti bei ragazzi.-
-Hai ragione.-disse lei sorridendo. La giornata continuò un po' monotona:gente che andava e veniva. Verso le due,Alessia entrò nella boutique di sua sorella,aveva appena finito scuola.
-Ti ho portato il pranzo.-
-Grazie Alessia.-mangiarono un panino e qualche patatina fritta
-Com'è andata?-chiese Alessia
-Il solito. Te?-
-"Il solito"...secondo me è successo qualcosa...-
-Non ho voglia di parlarne...-
-Glielo dico io?-chiese John. Lei fece spallucce:-Se vuoi...-John cominciò a raccontare.
-Ora capisco...ma lascialo perdere! Probabilmente è solo un povero sfigato.-
-Senza probabilmente.-disse John
-Forse...-il resto del pomeriggio si sviluppò così:Eleonora e John erano impegnati con i clienti,mentre Alessia era occupata a studiare. Alla sera chiusero la boutique e le due sorelle tornarono a casa.
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Il gene di un assassino
Mystère / ThrillerA volte,non conosci mai una persona fino in fondo...