Lunedì 7 maggio 2012,ore 7.30

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La sveglia iniziò a "cantare" una canzone del suo gruppo preferito,i Tokio Hotel,lei si svegliò con il sorriso. Bill Kaulitz continuò a cantare finché lei cominciò a fare colazione e poi si preparò:si lavò,si cambiò,si truccò e si pettinò. Anche sua sorella Alessia si svegliò.

-Muoviti! Altrimenti arriviamo in ritardo tutte e due.-disse Eleonora infilandosi le scarpe,un paio di Converse nere.

-Sto arrivando.-disse Alessia,si stava truccando. Intanto Eleonora spense la radio-sveglia.

-Vado ad accendere la macchina.-uscì prendendo la borsetta,gli occhiali e le chiavi della macchina. Andò ad aprire la sua Q7 nera,l'accese.

-Aspettami.-disse Alessia con lo zaino in spalla. Mise il suo zaino nei sedili posteriori e si sedette davanti,vicino alla sorella. Partirono insieme. La prima "tappa" fu la scuola di Alessia,scuola di estetista.

-Buona giornata.-disse Eleonora

-Grazie,anche a te.-disse a sua sorella

-Fa la brava!-

-Sì,sì! Ciao!-la seconda "tappa" fu la sua boutique di moda. Era un grosso negozio dove vendeva abbigliamento e accessori di qualsiasi marca e di qualsiasi stilista:dal più conosciuto al meno. Aprì la porta per entrare,accese le luci e cominciò ad abbinare i "nuovi arrivi" ai manichini davanti la vetrata appena pulita.

-Buongiorno tesoro! Sempre di buon ora e sempre all'opera!-era appena entrato il suo titolare,John,un uomo di trent'anni. Era gay ed era una persona con un cuore grande. Si era affezionato ad Eleonora come se fosse sua figlia.

-Farei questo ed altro per te.-e si abbracciarono

-Ieri mi ha chiamato Bernard,uno stilista. Questa mattina partirà per andare a New York e sarà lì con le sue modelle fino a venerdì sera. Ci sarà anche la tua amica Barbara,sai?-

-No,non lo sapevo.-

-Probabilmente l'avrà chiamata questa mattina.-

-Probabile.-

-Comunque ha detto che ci manda il book per poter riprodurre e vendere i suoi modelli,dovrai darmi un aiuto.-

-A fare cosa?-

-A scegliere quale capo sarebbe meglio vendere.-

-Non preoccuparti,ti aiuterò.-

-Grazie tesoro.-

-Deve arrivare qualche nuovo ordine?-

-Sì! Devono arrivare delle collane di JLo e delle maglie con la stampa di Madonna.-un uomo con la divisa rossa arrivò dentro con un pacco.

-Ecco quello che stavamo aspettando.-disse John. Si avvicinò all'uomo per firmare la ricevuta e l'uomo se ne andò. John aprì il pacco:le collane le mise in un porta collane vicino alla cassa e le maglie le appese insieme alle altre. Dopo un po' entro un ragazzo:-Buongiorno.-disse senza entusiasmo. John si avvicinò ad Eleonora e disse:-E' tutto tuo! Sembra un bel ragazzo.-lei sorrise e poi andò dal ragazzo:-Buongiorno!-era un ragazzo molto alto,magro,con i capelli biondo scuro e gli occhi verdi.

-Posso esserti utile?-chiese lei

-No,grazie.-rispose lui,freddo come il ghiaccio. Lei ci rimase un po' male:-Va bene...-il ragazzo cercò e ricercò e alla fine prese una semplice maglietta nera di cotone,le maniche arrivavano fino al gomito. Lui appoggiò la maglia sul bancone della cassa,Eleonora gli fece lo scontrino e lui pagò,lei gli diede il resto e lui se ne andò.

-Che scontroso!-disse John

-Già,da prenderlo a schiaffi.-

-Non ti abbattere. Ci sono tanti bei ragazzi.-

-Hai ragione.-disse lei sorridendo. La giornata continuò un po' monotona:gente che andava e veniva. Verso le due,Alessia entrò nella boutique di sua sorella,aveva appena finito scuola.

-Ti ho portato il pranzo.-

-Grazie Alessia.-mangiarono un panino e qualche patatina fritta

-Com'è andata?-chiese Alessia

-Il solito. Te?-

-"Il solito"...secondo me è successo qualcosa...-

-Non ho voglia di parlarne...-

-Glielo dico io?-chiese John. Lei fece spallucce:-Se vuoi...-John cominciò a raccontare.

-Ora capisco...ma lascialo perdere! Probabilmente è solo un povero sfigato.-

-Senza probabilmente.-disse John

-Forse...-il resto del pomeriggio si sviluppò così:Eleonora e John erano impegnati con i clienti,mentre Alessia era occupata a studiare. Alla sera chiusero la boutique e le due sorelle tornarono a casa.

Il gene di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora