Lunedì 14 maggio 2012,ore 7.30

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La sveglia suonò;avrei voluto dormire ancora ,ma Francis ed Alfredo mi stavano aspettando. La spensi,feci colazione,mi preparai ed uscii. Salii in macchina e parcheggiai al solito posto. Da lontano notai qualcosa di insolito e scesi dalla macchina...

-Merda!-sussurrai. Chiamai mio padre ma rispose la segreteria,chiamai la centrale:-Come posso aiutarla?-

-Mi faccia parlare con mio padre,Frank...è urgente...-

-Solo un momento...-mi rispose la segretaria. L'attesa mi stava uccidendo,le gambe mi tremavano...

-Jessica,sto lavorando. Per favore...-

-Zitto e ascolta! Sono davanti al mio negozio e...c'è Alfredo che è stato impiccato con una catena e ha il ventre squarciato...c'è una scritta:"Sono qui".-

-Arrivo.-la chiamata terminò. Nel frattempo arrivò anche Francis.

-Che...-era sconvolto e pallido. Tornai accanto alla mia macchina,non ce la feci più a stare accanto al corpo del mio collega deturpato così brutalmente.

-Ci ha seguiti!-dissi calciando una ruota della macchina

-Cosa facciamo?-mi chiese. Camminai davanti alla macchina,avanti ed indietro.

-Dobbiamo aspettare mio padre.-

-E poi?-

-Che cazzo ne so! Non sei l'unico ad essere preoccupato.-stavo diventando furiosa. Lui rimase zitto. Decisi di chiamare Scott,dopo qualche squillo rispose:-Che succede?-

-Un altro omicidio.-

-Procedura?-

-Impiccagione,ventre squartato e scritta.-

-Merda!-

-Già,non dirlo a me...era il mio collega...-dopo un attimo di silenzio,disse:-Non vorrei essere azzardato o metterti paura...ma...-rimase di nuovo in silenzio,prese fiato e continuò:-Ho paura che ti abbia preso di mira...-

-Perché? Io non conoscevo Angela e Ryan,avevo da poco fatto amicizia con Clare. Perché me?-

-Intuizione?! Momentaneamente chiamiamola così...in ogni caso si sta avvicinando sempre di più a te...sta attenta e se hai bisogno di me,chiamami!-

-Va bene,sta attento anche tu.-riattaccai la telefonata. Arrivarono mio padre e Ruth e cominciarono le solite procedure sul cadavere. Frank mi raggiunse:-Stai bene?-scoppiai a piangere.

-Ti accompagno a casa?-mi chiese Francis,io risposi di no,poi mi voltai verso mio padre e gli dissi:-Posso chiederti un favore? Potresti farmi una copia del rapporto? E anche delle foto che sta facendo Ruth.-

-A che ti servono?-

-Lo capirai.-salii in macchina e aggiunsi:-Ci vediamo a casa.-

-Sta attenta.-partii ed arrivai a casa. Entrai e caricai la pistola. Chiamai Barbara,Ilaria,Eleonora e David. Arrivarono e li feci entrare.

-Cosa succede?-mi chiese Barbara. Accesi la TV e al telegiornale stavano parlando di Alfredo.

-Ecco cosa succede...-rimasero a bocca aperta. Poco dopo iniziarono a parlare di un altro fatto:-Stamani è stato rinvenuto un cadavere,un uomo. E' stato trovato in un campo agricolo di un contadino,il quale ha trovato il corpo senza vita. L'assassino ha asportato il viso. Non è stato possibile riconoscerlo subito,non portava né indumenti né documenti. La scientifica sta cercando l'identità dell'uomo tramite le impronte digitali e l'impronta dentale. La polizia sta cercando il presunto assassino,forse lo stesso è collegato all'ultimo omicidio e ad altri avvenuti in questi ultimi giorni a New York.-mi sedetti. Non sentivo più le gambe,sembravano scomparse. Il telefono squillò e risposi,era mio padre:-Hai sentito che è avvenuto un altro omicidio?-

Il gene di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora