Giovedì 10 maggio 2012,ore 22.00 New York

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-Sei qui,finalmente.-mi disse Ruth:-Ti ho portato quello che ti serve.-mi consegnò la micro SD

-Va da Barbara.-le ordinai. Mi guardò con aria interrogativa. Continuai:-Ha bisogno di te.-le indicai la strada e le dissi il numero di stanza e corse da sua figlia. Non volevo mentire alle mie amiche,ma non potevo dir loro la verità. Avrebbero rischiato...però,non dicendo loro quale pericolo incombeva,rischiavano in ogni caso. Non sapevo cosa fare...mentire o no? Nel frattempo era meglio tenere la bocca chiusa. Entrai nella stanza,accesi il PC e stampai le foto. Rimasi in silenzio,solo i miei pensieri facevano rumore...vedere quelle foto che uscivano dalla stampante mi rattristarono. Presi le foto,presi anche la micro SD e spensi tutto. Uscii e misi le foto insieme agli schedari fotocopiati. Uscii dalla mia stanza e andai da mio padre:-Scoperto niente?-

-Dai risultati autoptici,il primo a morire è stato Ryan:è stato strozzato con la stessa corda che aveva al collo.-

-Avete trovato capelli,impronte o quant'altro?-

-No. Secondo noi l'assassino ha già ucciso in passato. Quindi non farebbe l'errore di lasciarsi sfuggire cose così banali.-

-Se Ryan è stato ucciso per primo,perché il pennello è stato trovato nella sua stanza?-

-Dov'era situato il pennello,era presente una piccola macchia di sangue che combaciava con il sangue di Angela. Ma non si è seccata subito.-lo guardai perplessa,lui continuò:-Il pennello è stato messo dopo la morte di Ryan e di Angela.-ricapitolando:l'assassino ha trovato Ryan,lo strangola con una corda da escursionista,si è accertato che sia morto,che l'ossigeno non arrivasse più al suo cervello. Poi l'ha spogliato e si è cambiato i vestiti...

-Dove sono i vestiti dell'assassino?-domandai a mio padre,l'avevo colto di sorpresa. Chiamò Scott:-Controlla nei cassonetti dell'immondizia e nei carrelli della biancheria sporca,cerca dei vestiti e mandali alla scientifica.-lui andò

-Altre domande?-mi chiese mio padre

-Devo pensare...-

-A che conclusione sei arrivata per farmi questa domanda?-iniziai a spiegargli il ragionamento e poi continuai:-E' probabile che l'assassino conoscesse Ryan ed Angela,sapeva che avevano una relazione. L'assassino ha attirato Angela per ucciderla. Poi ha portato il pennello nella stanza di Ryan.-

-Vuole farci capire che i due omicidi li ha causati lui.-

-Ma cosa c'entra Clare?-

-Non lo so...-

-Avete trovato qualche traccia sul coltello?-

-No.-

-Merda...vado ad aiutare Scott.-

-Vengo anch'io.-ci avviammo da Scott,nel seminterrato

-Novità?-

-La vuoi sapere una cosa? E' come cercare un ago nel pagliaio.-

-Dove hai cercato?-chiese Frank

-Solo nell'immondizia,per ora non ho trovato vestiti.-

-I vestiti sporchi forse è meglio farli analizzare tutti.-dissi

-Forse è meglio.-mi rispose Scott. Imbustai ogni cosa;ci impiegai un bel po'. Caricai tutte le buste nella macchina di Scott. C'erano anche gli schedari originali di Ryan,Angela e Clare,c'erano anche i risultati autoptici di Ruth. La macchina era piena. Andai da Bernard,per farmi dare gli schedari delle persone che lavoravano con lui e per lui,ma dormiva. Era scortese svegliarlo,ma lo svegliai comunque.

-Che ci fai qui?-mi chiese di soprassalto

-Mi dispiace,ma mi servono tutti gli schedari e nomi dei presenti alla sfilata.-

-Sai che ore sono,cazzo?!-guardai l'ora,erano le 23.30.

-Ops...-lui sospirò e disse,indicando delle scatole:-Lì c'è tutto,ora va e non rompere! Domani alle 10 abbiamo l'aereo.-

-Cosa?!-chiesi stupita

-Noi ce ne andiamo.-"Merda!",pensai. Portai fuori le scatole e corsi da mio padre:-Bernard domani alle 10 se ne va.-

-Nessuno uscirà da qui.-

-Aspetta.-disse Scott:-Prendete l'aereo anche voi,io proseguirò le indagini qui. Ci terremo in contatto.-

-Va bene.-

-Che ci fai con quelle scatole?-mi chiese Scott

-Sono gli schedari e la lista delle persone presenti alla sfilata.-risposi

-Non ci avevo neanche pensato.-disse lui

-Vieni con me.-gli dissi e andammo a fare qualche fotocopia. Vidi il mio nome,quello delle mie amiche,di Alessia,di Francis,di John,di Daniel,di David,di Bernard,di Natasha,di Clarissa,di Samanta,di Sara e di Nicole. Avevo troppi figli,non ci stavano nella valigia. Cercai una scatola e ci misi all'interno le mie fotocopie. Le scatole con gli schedari,Scott le portò in macchina;la mia scatola la portai nella mia camera e misi all'interno le fotocopie fatte prima. Notai che Alessia ed Eleonora non erano in camera,probabilmente erano nella camera di Barbara. Tutti dormivano tranne papà,Scott,Ruth e la sottoscritta.

-Andate a dormire. Più di così non possiamo fare. Vi prenoterò un aereo del dipartimento per tornare a casa.-

-E gli altri?-chiesi

-Hanno già tutti il biglietto dell'aereo.-

-Anche chi è venuto a vedere la sfilata?-la mia domanda in realtà era:"anche David?"

-Sì,non preoccuparti.-"preoccuparmi?! Sì,mi preoccupo eccome!",pensai

-Andiamo a dormire.-disse mio padre. Lui e Ruth dormirono nei letti di Alessia e di Eleonora,quindi erano in camera con me.

Il gene di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora