Domenica 20 maggio 2012,ore 12.00

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-Pronto?-
-Dove sei stata fino adesso?! Ti ho cercata ovunque!-
-Scusa Barbara, ma dovevo aiutare mio papà in un'indagine.-
-Ah,scusa...comunque questa sera vado a mangiare a casa di Lucas.-rimasi a bocca aperta, poi dissi:-Davvero?! Allora divertiti!-
-Tu questa sera sei da David?-
-No,ho un altro impegno.-
-Ossia?-
-Te lo spiegherò.-
-Ah,ho capito...il lavoro di tuo padre?-
-Esatto. Volevo chiederti se mi volevi aiutare, ma sei già impegnata...quindi non importa. Divertiti e sta attenta.-
-Sta attenta anche tu.-riattaccai. C'era qualcosa in quel Lucas che non mi convinceva. Forse era una supposizione sbagliata, anzi...ci speravo...papà stava preparando da mangiare:-A che ora esci questa sera?-
-In genere, posti come quelli,si frequentano a mezzanotte,sarebbe l'ideale quell'ora.-
-L'ideale?! Non per te...-
-Lo so,ma cerchiamo di entrare nella mente di chi frequenterebbe quei posti.-
-Hai...l'abbigliamento giusto?-mi venne un dubbio...andai nella mia camera,aprii l'armadio e cercai. Trovai un vestitino nero,abbastanza scollato,presi delle scarpe di vernice nere e con il tacco alto.
-Non andrai mica vestita così?!-
-Vuoi risposte o no?-
-Sì...-sbuffò:-Vieni a mangiare, è pronto.-
-Arrivo.-mi cambiai mettendomi le cose che avevo prima e il vestito lo appoggiai sul letto. Scesi e mangiammo.

Il gene di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora