Frank chiuse la telefonata con l'agente Scott e ne iniziò un'altra.
-Pronto?-
-Ciao Ruth,sono Frank.-lui iniziò a spiegare all'anatomopatologa quello che gli aveva riferito la figlia.
-Muoviamoci.-disse la dottoressa,era preoccupata.
-Aspettami,ti vengo a prendere.-riattaccò la telefonata. Poi chiamò la centrale per prenotare due posti in aereo.
-Adesso?! Cercherò di trovare un aereo che vada a New York con due posti liberi.-
-Sì. Fa in fretta,non ho tempo da perdere e per spiegare. Io e Ruth saremo lì tra poco.-riagganciò. Prese un borsone e ci mise un paio di cose necessarie,almeno per qualche giorno. Prese le chiavi della macchina,mise il borsone nel bagagliaio,salì e partì. Arrivò a casa di Ruth e lei lo stava aspettando fuori,mise la valigia nel bagagliaio e salì nella vettura. Dopo un'ora arrivò all'aeroporto.
-Sono arrivato giusto in tempo.-disse il pilota dell'aereo stringendo la mano a Frank e a Ruth,poi continuò:-All'interno c'è tutto quello che vi potrebbe servire:strumenti,fotocamere,armi da fuoco...-
-Perfetto,allora possiamo partire.-disse Frank tagliando corto. Il viaggio continuò in silenzio.
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Il gene di un assassino
Misterio / SuspensoA volte,non conosci mai una persona fino in fondo...