Sabato 23 giugno 2012, ore 15.00

0 0 0
                                    

Era passato un mese esatto dalla morte di Christopher. Il suo corpo era stato esaminato da Ruth, papà aveva chiuso il caso dei Tennyson per sempre e non sapeva se tutto ciò, per lui, era un sollievo oppure una tortura. Si sentiva giù di morale ed in colpa. Lui e Ruth decisero di pagargli un funerale come si deve. Era una cerimonia con pochissime persone:Frank, io, Barbara e la sua famiglia che, a parte tutto, volevano aiutare la figlia e la famiglia adottiva di Christopher. La mamma di Christopher si avvicinò a Barbara e le disse :- Se hai bisogno di qualsiasi cosa, non esitare a chiamarmi. Io ci sarò sempre per te, come ci sarei stata per mio figlio e per il mio nipotino.-Barbara sorrise e la ringraziò. La donna la trattava come se fosse una figlia e Barbara si stava riprendendo dal trauma. Prima di salire in macchina con mio padre, le chiesi:-Vieni a casa con noi? Io,te e le altre dobbiamo parlare.-lei annuì. Informò i suoi genitori che sarebbe venuta con me e poi salì in macchina con noi. Arrivammo e ci accomodammo in salotto. Dopo poco,anche le altre arrivarono. Prima di iniziare feci un grosso sospiro:- Ora che Christopher non c'è più, il caso è definitivamente chiuso...ma non per noi.-ci fu silenzio e così continui:-Ho un annuncio da fare:mi iscrivo all'accademia per entrare in polizia.-
- Tu cosa?!-mi chiesero in coro. Feci spallucce:-Non ho niente da perdere. Il mio obiettivo principale è quello di aiutare le persone e fermare tutti questi omicidi. -
- Tu sei pazza! Non sei un supereroe! Questa volta ti è andata bene, ma la prossima? Ci sarai ancora? E solo perché è morto David, non significa che non hai più alcuna speranza.-disse Ilaria. Io e Barbara ci guardammo e poi dissi:- Tu non puoi capire come ci si senta quando, una persona che ami, muore. Vorresti tornare indietro con il tempo e impedire che ciò accada. Anche se stavamo insieme da poco,ero veramente innamorata. -
- Jessica ha ragione, non puoi capire...-disse Barbara
- Comunque la trovo una cazzata, tutto qua...-
- Cambiando discorso, senti ancora le voci dei fantasmi? - chiese Eleonora ad Ilaria
-Sì, ma riesco a gestire la situazione.-
- Tu come stai,Eleonora?-chiesi. Da quando ha rischiato di morire, ha cominciato a fare delle sedute da uno psicologo,una volta alla settimana.
-Un po ' meglio.-
- E tu,hai deciso di tenere il bambino?-chiese Ilaria a Barbara
-Sì. All'inizio i miei genitori non erano molto d'accordo ma alla fine hanno ceduto. La madre di Christopher è una brava persona, mi sta aiutando tanto.-
- E tuo fratello? Per il fatto della droga...-chiese Eleonora
-È riuscitoad uscirne. Non fa più il corriere. Christopher e il suo amico,Alexis, erano la fonte principale...ora che sono morti entrambi, Samuel è sollevato.-
- Che anno di merda...-dissi sospirando
-È tutto finito?-chiese Eleonora
-Ho paura di no. Penso che questo sia solo l'inizio.-risposi. Era l'inizio di nuove vite:io entrai nella polizia,Ilaria aiutava le anime perdute a raggiungere l'aldilà, Barbara sarebbe diventata mamma,Eleonora riuscì ad uscire dalla sua fobia più grande grazie al suo psicologo e a sua sorella, Samuel non faceva più parte di quel orrendo giro di droga e decise di aiutare sua sorella con il bambino. Quel pomeriggio salutai le ragazze, accompagnai Barbara a casa e poi tornai a casa mia. Salii in camera mia e trovai una scatola piena zeppa di rapporti, foto e varie fotocopie. Le sfogliai e decisi che era il momento di tagliare via dalla mia vita questa brutta esperienza. Presi tutto il contenuto, andai in giardino e decisi di bruciare quel orrendo pezzo di vita. Era giunto il momento di bruciare quei ricordi. Finché il fuoco divampava, mi passarono per la mente tutti i ricordi e tutte le persone.

Il gene di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora