Ho passato tutto il pomeriggio all'orfanotrofio a giocare con i bambini e, già che c'ero, il direttore dell'istituto mi ha invitato a restare a cena con loro e, quando i bambini hanno iniziato a saltellare allegri di avere un'ospite con loro a cena.
Quando mi metto in macchina per tornare a casa sono abbastanza stanco dopo aver giocato con diversi bambini. Ricordo come se fosse ieri quando abbiamo preso in mano il progetto di papà. Lui ha progettato l'orfanotrofio con mamma e l'ha praticamente costruito tutto lui, purtroppo è morto prima di riuscire a concludere il progetto a cui era più affezionato.
Sapendo quanto era legato a questa costruzione, per una questione di beneficienza personale, oltre ad Andrew che era già a lavorare sul campo, anche io ed i ragazzi ci siamo presi l'impegno di concludere quel che lui aveva iniziato per mamma.
Nel periodo in cui lavoravamo a questa costruzione, sia per cercare di mettere a tacere il dolore della perdita di papà, sia per poter riuscire a concludere il suo ultimo progetto al meglio delle nostre possibilità, i miei fratelli ed io ci siamo ritrovati qui, senza mai darci appuntamento, tutti i fine settimana in cui c'era ancora lavoro da svolgere.
Appena entro a casa ricordo di aver spento il telefono, proprio per non distrarmi e poter dedicare del tempo a quei bambini che, fino a quando non verranno adottati, non avranno nessuno che potrà dedicargliene.
Il tempo di inserire il codice pin del telefono che ricevo un messaggio da Sophia, è un po' tardi ma, sorrido al pensiero che si è preoccupata di farmi sapere dell'invito che le ha fatto Juliet anche se, teoricamente, non doveva per forza mettermi al corrente della cosa visto che, le due, hanno fatto amicizia a teatro.
" Ciao! Tu come stai? Spero che non sia troppo tardi e di non svegliarti. Io sto benissimo, ha pranzato a casa di mia madre con tutta la mia famiglia quindi ho avuto parecchia compagnia. Infatti sapevo anche dell'invito di Juliet e sono davvero felice che tu abbia accettato, le stai davvero simpatica e penso che anche per te lei sarebbe una buona amica "
Una volta inviato il messaggio, controllo l'orario ed alla fine non è poi troppo tardi, sono appena passate le dieci e mezza quindi aspetto una sua risposta mentre penso a ciò che vorrei Faith progettasse per la mia casa.
Avendo una famiglia tanto numerosa di certo voglio una casa molto spaziosa. In questi anni mi sono accorto di quanto mi dia fastidio vivere in un appartamento, ogni ambiente è ristretto e c'è bisogno di incastrare ogni cosa.
E poi, volendo anch'io avere, un domani, una famiglia, non per forza numerosa come la mia anche perché noi siamo davvero tanti però, mi piacerebbe, avere almeno due figli che girano, fanno baccano per casa e che occupino il mio tempo libero.
Questo è un po' un argomento spinoso per quanto mi riguarda, tra il fatto di non avere già una compagna fissa e le opinioni drastiche di Allison quando ne parlavamo, è un po' come avere una ferita profonda ed aperta che fatica a rimarginarsi.
Il cellulare, che ho ancora in mano, vibra avvertendomi dell'arrivo di un nuovo messaggio. Non ho neanche bisogno di leggere il mittente, so già che è Sophia.
" Anch'io sto bene e sono contenta che non ti infastidisca il fatto che vada a cena a casa di tuo fratello. A differenza tua, la mia domenica è stata un po' più solitaria anche se, ho passato praticamente tutto il mio tempo al telefono, prima con mia madre e poi con Erin "
Decido di non dirle niente del fatto che ci sarò anch'io domani a cena, non voglio agitarla e poi, in un certo senso, spero di farle una sorpresa gradita. Le mando un messaggio di buona notte a cui mi risponde praticamente subito.
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#2 Oltre (completa)
ChickLitUna volta concluso "L'inizio", incentrato sulla storia di Faith ed Oliver, adesso è il turno di un altro Reed... Quale sarà il fratello in questione? Il fratello in questione, è uno dei più riservati e che, anche se, non molto espansivo, come tutti...