(Sophia) Capitolo 24

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Alzo lo sguardo su Jay, sorpresa dalla domanda perché sono certa che lui sappia che i piattini in questione non sono di Edward e, a conferma della mia teoria vedo chiaramente Jay saltare e guardare male il fratello che a sua volta sembra volergli saltare alla gola.

<< Temo di essermi già espressa ieri su quei piattini >> rispondo tornando a concentrarmi sui pancake.

Ho quasi finito di prepararne una quindicina, non voglio bruciare proprio gli ultimi e poi, il discorso non è che mi piaccia molto. Va bene che ognuno ha il proprio passato e non ci si può fare niente, ma questo non vuol dire che non possa darmi fastidio il fatto che Edward tenga a casa sua ancora della roba della ex. Diverse cose a quanto ho capito, non solo quei piattini orribili.

<< Ah si? >>

<< Falla finita Jay >> lo riprende Edward ma mi è chiaro che Jay non lascerà perdere.

<< Prima ancora di sapere che non erano suoi temo di aver lasciato intendere che non mi piacciono. Diciamo pure che non rispecchiano molto i miei gusti >> spengo il fuoco sotto la padella.

<< Se può consolarti, non piacciono a nessuno di noi >>

Vorrei rispondergli che no, non mi consola per niente. Sto bene con Edward anzi, sto benissimo con lui e mi trovo a mio agio anche con il resto della loro famiglia, quella che ho conosciuto fino ad ora per lo meno, ma questo discorso mi mette leggermente in difficoltà.

<< Giusto per la cronaca, così la smetti di rompere le scatole, ho tutta l'intenzione di chiedere a mamma se posso utilizzare un po' dello spazio che ha in cantina o in garage per poter impacchettare e mettere là le cose che non sono mie >>

Ieri non mi aveva detto che pensava di farlo già oggi e la cosa mi lascia leggermente stranita, ora non so se vuole togliere le cose di torno a causa mia perché ha visto che la questione non mi fa stare proprio tranquilla, oppure se ha deciso di metterle via perché la storia tra di loro è davvero conclusa.

<< E conto sul fatto che Sophia mi darà una mano ad impacchettare tutto >> Edward continua a parlarne con tranquillità guardando me prima di girarsi verso il fratello << Mentre tu, visto che sei sempre qui a scrocco, mi aiuterai a trasportare il tutto da mamma >>

<< Per una volta sappi che non ho niente da ridire sulla tua organizzazione, fammi sapere quando e vengo con la mia macchina per caricare un po' di roba così da fare un solo giro e liberarci una volta per tutte di questa robaccia >> Jay è il primo ad avventarsi sui pancake e non fa complimenti, ne prende quattro al primo colpo.

<< Avresti dovuto lasciare che Sophia si servisse per prima >> così Ed tira uno scappellotto a Jay << Mamma ha ragione, quando c'è di mezzo il cibo, sei proprio un animale >>

È così che l'aria ti tensione che si era formata in poco tempo, a causa della domanda di Jay, si distende nuovamente. Questi due sembrano cane e gatto, sono davvero diversi caratterialmente ma è evidente che si vogliono bene, c'è una complicità che scinde dal fatto che sono gemelli.

Ho conosciuto coppie di gemelli che non sono per niente uniti, proprio perchè identici fisicamente, caratterialmente, si respingevano in tutti i modi, proprio per essere distinti dal gemello. Loro invece, con Clay, per quanto identici apparentemente, una volta conosciuti, sono ben distinguibili anche se sono molto uniti.

<< Vi ringrazio molto per ieri sera e la colazione ma, ora, credo proprio sia arrivato il momento di salutarvi altrimenti rischio di non essere pronta per quando dovremo andare a pranzo >> una volta aiutato Edward a riordinare la cucina, li saluto entrambi anche perché, Jay, al contrario mio, non sembra volersi muovere << Sono le dieci ed io ho davvero bisogno di una doccia >>

#2 Oltre (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora