Le parole "trasferimento" e "Sandown" rimangono intrappolate nella mia mente.
Sbatto le palpebre ripetutamente con la speranza di veder scomparire la tristezza dai volti dei miei genitori."Cosa significa?"
"Significa che fra una settimana prenderemo un volo diretto a Sandown. Mi dispiace cara, ma papà non poteva rinunciare al lavoro." sta cercando di convincermi mamma.
"È così, piccola mia. Un'offerta del genere capita una sola volta nella vita." le fa eco mio padre.
Vorrei urlare loro contro che non me ne frega niente dell'opportunità di papà. Vorrei urlare che non che lascerò i miei amici, la mia amata Londra per trasferirmi su...un isolotto?
Ma io dico, gli è dato di volta il cervello?"È inammissibile, non lascerò che la mia vita venga stravolta così. E voi non potete chiedermelo. Ho diciassette anni, degli amici e..." mi ammutolisco.
Ho Jacob. O almeno, nei miei sogni lui è il mio ragazzo.
Nella realtà... bè, prima o poi si accorgerà di me.
Ecco perché non posso assolutamente andare via da qui, devo aspettare l'invito di Jacob al ballo, il nostro primo bacio e la nostra prima volta."Savannah, smettila di fare la bambina e va ad avvisare i tuoi amici. Questo trasferimento si farà, con o senza il tuo consenso." mi ammonisce mamma.
Okay, è troppo. Striscio la sedia sul pavimento e vado a rinchiudermi in camera. I miei amici saranno qui a momenti, a causa della festa organizzata da Tyson, ma a me è passata completamente la voglia di partecipare.
Mi giro e rigiro sul letto finché la voce familiare della mia migliore amica mi richiama dallo stipite della porta. Con lei, c'è anche Ryan.
Impiegano un attimo a capire la gravità della situazione. Mi si avvicinano ed io, sconsolata e rassegnata, sgancio la bomba."Fra una settimana non mi avrete più tra i piedi." singhiozzo. "Papà ha accettato un lavoro a Sandown, vi rendete conto? Ci trasferiremo in un luogo che odierò a morte."
I miei amici sussultano e subito mi circondano il busto con le braccia. "Ryan, emergenza Sav. Dì a Tyson che non andiamo, qui c'è bisogno di noi."
Ryan esegue, estrae il telefono dalla tasca, compone un numero e si allontana.
"Vedrai che starai bene, Savannah. Ci mancherai da morire ma dubito che i tuoi genitori cambieranno idea."
"È proprio questo il problema, Leah. I miei genitori se ne fregano di me e di quello che provo. A loro interessano solo i soldi, come se non ne avessimo già abbastanza." sbuffo irritata. Ho smesso perfino di piangere, troppo irritare per continuare a farlo.
I miei genitori hanno preso la decisione più egoistica della loro vita. A chi importa della sofferenza di una povera figlia costretta a lasciare la sua vita?
Dovrò dire addio al sogno di diventare la ragazza di Jacob, dovrò dire addio ai miei amici e alla mia casa.
Non so se riuscirò a sopportare tutto ciò."Fatto, piccole. Vi va di guardare un film? E, Savannah..." mi richiama Ryan. "Non importa dove ci troviamo o con chi, noi tre resteremo per sempre migliori amici."
Sorrido e mi accoccolo tra di loro. Ha ragione, loro sono la mia forza, le persone più importanti della mia vita.
Il mio trasferimento non cambierà nulla. Mai._______________
NUOVA STORIA!
A breve pubblicherò il primo capitolo ;)
Ovviamente non ho intenzione di abbandonare l'altra storia, anzi cercherò di portarle a termine entrambe. ❤
Un bacio e fatemi sapere se vi piace la trama.x
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Il mio adorabile vicino di casa
RomanceLa vita di Savannah Fisher viene completamente stravolta da una telefonata inaspettata. Al padre, un noto avvocato della zona, viene offerto un posto di lavoro irrinunciabile dall'altra parte del Paese. Così, in una tiepida giornata di agosto, Sava...