Cammino avanti e indietro per il salone della famiglia Owen, sto aspettando con impazienza l'arrivo di Scott, in ritardo di dieci minuti.
Odio aspettare, e la pazienza non è il mio forte.
Sto per estrarre il cellulare dalla tasta e chiamarlo quando all'improvviso sento suonare al campanello.
Mi precipito alla porta e, quando la apro, l'espressione devastata del mio amico mi colpisce nel profondo."Ehi, tutto bene?" Lo afferro per un braccio e lo trascino dentro casa.
"Scusami." sussurra. Si è messo comodo sul divano, i suoi occhi sono rossi ed emanano tristezza.
"Cos'è successo, Scott?"
"Un'ora fa è...morta mia nonna." sussurra. "Mi dispiace, forse non sarei dovuto venire. È solo che...non mi andava di rimanere da solo."
Mi avvicino, afferro la sua mano e la stringo nella mia. "Mi dispiace tantissimo, Scott. So come ci si sente, anch'io ho perso la mia qualche anno fa. Ti sono vicina, sappilo."
"Grazie." abbozza un sorriso che però non coinvolge gli occhi.
"Posso offrirti qualcosa da bere?" propongo. Non sono brava in queste cose, non so consolare le persone. Non come vorrei perlomeno.
"No grazie, avrei bisogno soltanto di un po' di compagnia, se non ti dispiace."
Dal corridoio, si sentono dei passi. Alzo lo sguardo giusto in tempo per vedere il mio ragazzo fare il suo ingresso in salotto.
Indossa una maglietta a maniche corte e un paio di pantaloncini a vita bassa, che lo rendono ancora più sexy."Ehi." rivolge un cenno del capo a Scott, il quale ricambia.
"Scott è qui per..."
"Ho sentito, non amo particolarmente origliare ma mi trovavo alla fine del corridoio." mi anticipa Danny, spiegando la sua motivazione.
Certo, se lui si trovava alla fine del corridoio per una banale casualità, io sono pinco pallino vestito di rosa.
"Puoi rimanere tutto il tempo che vuoi, Savannah è una buona amica e troverà il modo per tirarti su di morale." Si sistema sulla spalla un borsone che non avevo notato, per poi avvicinarsi a me e lasciarmi un bacio sulla fronte.
"A più tardi, amore. Vado ad allenarmi."
Ricambio, per poi riportare la mia attenzione su Scott. "Allora Scott, cosa ne diresti di parlarmi di lei? Parlarne ti farà stare meglio, vedrai."
Lo so per esperienza. Ricordare non sempre è un male. Dimenticare non aiuta a superare il dolore, rende soltanto deboli.
Subito dopo la morte di nonna, mi ero chiusa in uno strano silenzio, nel mio mondo, circondata da peluche e fotografie. È stato grazie all'aiuto di Leah e Ryan se sono riuscita a superare il lutto. Certo, non lo si supera mai del tutto, però si può imparare ad andare avanti.
Indipendentemente dalla perdita subita."Si chiamava Nadia, ed era la persona più buona del mondo. Ogni domenica andavo a trovarla, e lei mi preparava sempre il mio piatto preferito. Era amorevole, giocosa, piena di vita. Finché il tumore non si appropriò del suo corpo, trascinandola nell'oblio."
"Tua nonna non se n'è andata, è qui, nel tuo cuore." Allungo una mano e la posò sul suo petto, all'altezza del cuore.
Sono del parere che una persona, nonostante il tempo, non potrà mai uscire dalle nostre vite. Finché il cuore continua a battere, lei sarà con noi, a supportarci e a guidarci verso la giusta via.
In Paradiso, è tutto più bello, ma non ci si dimentica delle persone che si amano.
O almeno, questo è quello che penso io."Mia nonna si chiamava Rita, era italiana ed era bellissima. Ci è stata portata via troppo in fretta, da un giorno all'altro. Non ho mai saputo le cause della sua morte, si trovava all'ospedale e una notte, il cuore decise di abbandonarla. Così, di botto."
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Il mio adorabile vicino di casa
RomanceLa vita di Savannah Fisher viene completamente stravolta da una telefonata inaspettata. Al padre, un noto avvocato della zona, viene offerto un posto di lavoro irrinunciabile dall'altra parte del Paese. Così, in una tiepida giornata di agosto, Sava...