"Mamma, sono a casa." urlo a gran voce.
Alla fine, dopo tante proteste, Danny è stato costretto dal padre ad accompagnarmi.
Si, avete capito bene. Il preside Owen si è presentato in cortile, in giacca e cravatta.
Danny e Alan, fortunati come pochi, si erano appena cambiati. Le loro polo e i pantaloni cachi, risaltavano alla luce del sole.La bugia migliore del mondo?
Papà, non posso accompagnare Savannah. Un'amica mi sta aspettando per studiare.È stato epico.
La mia risposta, però, lo è stata di più.
Diciamo che potrei aver insinuato "cose" davanti al loro paparino."Mamma." riprovo.
Silenzio.
Totale mancanza di suoni o rumori.Apro le porte, ad una ad una, trovando soltanto mobili davanti a me.
Non c'è anima viva, il che è strano.
Di solito, quando mamma esce di casa, mi avvisa con un messaggio, mentre adesso nulla.
Neanche un...oh, eccolo.Attaccato al frigo, c'è un post-it.
Ciao tesoro, io e Ofelia stiamo uscendo. Mi raccomando, scendi al piano di sotto, non mi piace lasciarti da sola in casa.
Scendi al piano di sotto?
Si, certo...
E rimanere un paio d'ore insieme a quei due? Ma anche no.Raggiungo camera mia, chiudo la porta con un calcio e mi lascio cadere sul letto.
Adoro l'odore di bucato che emanano le coperte, mi rilassa.
Quando sto per chiudere gli occhi, il cellulare inizia a suonare."Pronto?" rispondo, senza neanche controllare il nome sullo schermo.
"Hai trovato il mio post-it?" esordisce mamma.
"Si, mamma."
"E sei al piano di sotto, con i ragazzi?" mi chiede ancora.
"No mamma."
"Cosa aspetti a scendere? Danny e Alan ti stanno aspettando, avete un mucchio di compiti da svolgere." mi rimprovera.
Un mucchio di compiti da svolgere? Ma sta scherzando o cosa?
"Mamma..."
Non mi da il tempo di replicare. "Niente scuse, fila al piano di sotto." riattacca senza aspettare la mia risposta.
È seria?
Arrabbiata, mi sbarazzo degli indumenti che indosso e filo sotto la doccia. Mia madre potrà anche averla avuta vinta, ma sarò io a decidere le regole del gioco.
Un'ora dopo, sono vestita e profumata. Pronta per conquistare il pian terreno. Prima di scendere, mi guardo allo specchio per ammirare la meravigliosa opera d'arte appena realizzata. Indosso un paio di pantaloncini a vita alta, sotto ad un top scollato. Per precauzione, ho legato i capelli in una coda alta. Non mi sognerei mai di togliere a Danny la visuale del mio collo.
In cucina, non trovo nessuno ad attendermi. Stessa cosa per il pianerottolo e il salone. Dove diavolo si sono cacciati?
Percorro il corridoio, finché non mi imbatto in una delle due porte chiuse. Faccio irruzione nella camera, pentendomi poco dopo di non aver bussato. Sdraiato sul letto, trovo un esemplare di Danny Owen, i capelli scuri umidi per la doccia e un asciugamano legato in vita. Sta dormendo, riesco a sentire il suo respiro regolare. È sdraiato a pancia in giù, la faccia rivolta verso destra.
Che faccio...lo sveglio o mi godo lo spettacolo?
Prima di tutto, però, estraggo il telefono dalla tasca e scatto una foto. La userò per ricattarlo, anche se dubito si possa ricattare qualcuno usando una foto così bella. Potrei tenerla per ricordo, chissà.
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Il mio adorabile vicino di casa
RomanceLa vita di Savannah Fisher viene completamente stravolta da una telefonata inaspettata. Al padre, un noto avvocato della zona, viene offerto un posto di lavoro irrinunciabile dall'altra parte del Paese. Così, in una tiepida giornata di agosto, Sava...