Capitolo 15

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Stupido, stupido Danny Owen. 
È tutta colpa sua. Ma che dico, è sempre colpa sua.
Ogni volta che i suoi occhi incrociano i miei, il mio cuore perde un battito.
Se mi trovo all'ennesima festa, la colpa è soltanto sua.
È stato lui a picchiare Scott, una settimana fa.
È stato sempre lui a chiedere le peggiori domande a me e ai miei amici.
Quello stupido gioco...vorrei poter tornare indietro e cambiare le risposte.
Ho confessato di non aver mai ricevuto il mio primo bacio, di essere inesperta.
Era l'alcool a parlare, ne sono consapevole, ma la situazione non cambia.

Danny sa il mio segreto, così come lo sanno i ragazzi che erano con noi in quel momento.
Scott si è perfino beccato un pugno da parte sua, solo per aver provato a fermare il gioco.
Assurdo come le cose possano cambiare nel giro di poco tempo.
Mi sono ritrovata invischiata in una faida assurda, senza senso.
Ed è per questo che adesso mi trovo qui, poggiata sul bancone della cucina, ad osservare il mio adorabile vicino di casa flirtare con una ragazza.

Odio non potergli parlare, ma odio ancora di più il suo comportamento infantile.

"Savannah, va tutto bene?" urla Katherine, per cercare di sovrastare la musica.

Annuisco, mentre porto alle labbra un bicchiere pieno di vodka.
I miei occhi non fanno altro che seguire i movimenti di quel piccolo ragazzo insignificante, lo osservo ridere ad una battuta della ragazza, portare le sue luride mani sopra il culo di quella.

"A me non sembra." continua Katherine.

Poggio bruscamente il bicchiere sul ripiano in marmo, la vedo sussultare e puntare i suoi occhi nei miei.
"Andiamo a ballare." La prendo per un braccio e la trascino con me sulla pista da ballo.

Danny e la sua amichetta si sono spostati sulla pista, quindi ne approfitto per avvicinarmi.
Inizio a ballare al fianco di Katherine, lo sguardo puntato su quei capelli castani.
Dimeno i fianchi, alzo le mani in aria a ritmo di musica.
Leah e Ryan mi hanno consegnato di mettere alla prova i suoi nervi, di provare la sua gelosia, ed è quello che sto cercando di fare.

Se davvero non gli importa nulla di me, eviterà di guardarmi.
Se così non fosse, bè, avrò le mie risposte.

"Mi sento ridicola." mi sussurra all'orecchio Katherine.

La ignoro, continuando a ballare. Un ragazzo mi affianca, le mani premute sui miei fianchi. Mi lascio condurre dal suo corpo possente, senza smettere di pensare al ragazzo dagli occhi nocciola a pochi metri da me. Non so cosa mi abbia spinta a comportarmi da stronza, forse è stato quel pugno a scaturire tutto. O forse no. 

"Come ti chiami, bellissima?" 

"Savannah." urlo al suo orecchio. "Tu?"

"Grent, sono un amico di Benjamin Benson." 

Oh, che piacevole sorpresa. "Ah si?"

Grent annuisce, prima di premere il suo petto contro il mio. "Scusami, ma adoro ballare."

"Anche tu un cheerleader?" Ti prego, dimmi di no. Un altro come Danny non sarei in grado di reggerlo. 

Fortunatamente, le mie preghiere vengono ascoltate, e il ragazzo ridacchia prima di smentire le mie supposizioni. "Certo che no, gioco nella squadra di basket del college. Io e Benji ci conosciamo da tanto tempo." 

Smetto di ballare, guardandomi intorno. Quanto vorrei poter intravedere il viso di Benji e i suoi bellissimi capelli biondi. Non lo vedo da un po', mi manca sentire le sue cavolate. "Se stai cercando Ben, sappi che non è qui. È rimasto al college per problemi scolastici."

Annuisco. "Ti va di uscire all'aria aperta?" propongo. Per l'ennesima volta, Danny non mi ha degnato di una sguardo, quindi dubito di poter attirare la sua attenzione ballando. 

Il mio adorabile vicino di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora