"M'ama, non m'ama. M'ama non..."
"Non ti ama, Lawrence. Non sarà una stupida margherita a cambiare le cose." rispondo brusca.
Per tutta la settimana non ho fatto altro che ascoltare le sue lamentele, mentre Cassidy si disperava per un amore perduto.
Ho cercato di far capire a Lawrence di lasciar perdere, ma non ne vuole sapere di mollare.
Lo capisco, non è facile accettare di dover rinunciare ad una persona importante, ma farlo a volte può salvarci la vita.
Io per prima l'ho fatto, e non me ne pento.
Allontanarmi da Danny mi ha reso più forte di quanto fossi, mi ha reso più sicura e determinata.
Potrebbe chiedermi scusa in ginocchio, gli passerei accanto senza degnarlo di uno sguardo.Durante questa settimana ho capito molte cose. In primis, ho capito di aver fatto la scelta giusta.
Mi è bastato vederlo "giocare" con Deborah, comodamente stravaccati sul divano, per rendermi conto di che persona avessi davanti.
Non che tutti gli altri suoi comportamenti, non mi fossero bastati per reputarlo inaffidabile.
Semplicemente, avevo bisogno di un'ulteriore conferma."Perché devi essere così crudele?" mette il broncio.
"Perché ti voglio bene, e perché odio vederti sbavare dietro una ragazza che non ti fila di striscio. Cassidy ti vuole bene, ma come un amico. Nel suo cuore c'è Alan e in quello del ragazzo c'è lei." Mi sono ripromessa di essere sincera con Lawrence, è per questo che gli ho raccontato della conversazione avuta con Alan e delle mie pseudo minacce.
"Lo so, ed è per questo che non potrei vivere senza di te." si avvicina, d'istinto gli allaccio le braccio al collo. Ci stringiamo in un abbraccio fraterno, finché una voce non ci interrompe.
"Ciao ragazzi." Mi volto, credevo si trattasse di Cassidy, invece mi sbagliavo. Eppure, dalla voce ero sicurissima fosse lei.
"Cosa vuoi, Debbie?" sbraito.
"Sono Cassidy, Savannah." la ragazza abbassa lo sguardo sui suoi vestiti. "Stamattina ho indossare le prime cose che ho trovato, mamma deve aver fatto confusione con i vestiti."
Bè, in effetti. Sta indossando un vestito di Deborah, uno di quelli che le ho visto indossare parecchie volte.
"Ma io dico, dovevate essere per forza gemelle?" penso ad alta voce.
Cassidy si mette a ridere. "In comune non abbiamo nemmeno il giorno di nascita."
"In che senso?" mi acciglio. Se sono gemelle, dovrebbero essere nate lo stesso giorno.
"Deborah è nata dopo la mezzanotte, quindi la sua data di nascita non corrisponde con la mia. Avrai notato, infatti, che la mia torta di compleanno non includeva il suo nome."
Oh, ecco spiegato l'arcano mistero. In effetti, ho sentito dire di due gemelli nati in due giorni differenti.
"Siete i nuovi Max e Charlie Carver." sentenzio.
"Solo al femminile." ridacchia.
Continuiamo a parlare di quanto siano diverse lei e la sorella, finché il suono della campanella non interrompe la nostra conversazione.
"Vado, ci vediamo dopo." ci saluta Cassidy, per poi scomparire dietro l'angolo.Io e Lawrence ci rechiamo insieme alla lezione che abbiamo in comune, spero che il professore non si metta ad interrogare. Non ho trovato il tempo di studiare, presa com'ero dalla mia nuova tinta di capelli. Per mantenere il colore, ci vuole lavoro. Duro lavoro e tantissimo tempo a disposizione.
"Stasera sei libera? Ti va di venire a casa mia?" mi domanda Lawrence quando arriviamo in classe. Il professore non è ancora arrivato, quindi abbiamo tutto il tempo per parlare.
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Il mio adorabile vicino di casa
RomanceLa vita di Savannah Fisher viene completamente stravolta da una telefonata inaspettata. Al padre, un noto avvocato della zona, viene offerto un posto di lavoro irrinunciabile dall'altra parte del Paese. Così, in una tiepida giornata di agosto, Sava...