Capitolo 22

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"Savannah...sei tu?"

Cammino per i corridoi della scuola, senza smettere di guardarmi intorno. Da quando ho confessato a Free la mia vera identità, sono iniziate le paranoie. E se fosse tutto uno scherzo? Se questo ipotetico ragazzo in realtà fosse una ragazza?
Il gruppo dei popolari è formato da parecchie persone, quindi dubito di poter capire da sola con chi sto avendo a che fare.
Potrebbe essere chiunque, è facile nascondersi dietro uno schermo e fingersi un'altra persona.

Free conosce Lawrence, e forse è questo l'unico particolare capace di rendermi un po' più tranquilla.
D'ora in poi, dovrò guardarmi le spalle. Ho paura di star sbagliando, di star complicando ulteriormente la situazione.
Non posso assolutamente espormi troppo o questa persona non impiegherebbe molto a capire chi si nasconda dietro il "ragazzo stronzo".

"Ehi piccola amica." Lawrence mi affianca, il suo sorriso la dice lunga.

"Buongiorno anche a te, Lawrence. A cosa devo questo entusiasmo?" lo scruto con circospezione.

Il suo sorriso si allarga ancora di più. "Domani è il compleanno di Cassidy e, indovina un po', ci ha appena invitati." Dalla tasca dei pantaloni estrae un foglietto ripiegato. "Ecco, guarda. Me l'ha dato poco fa, e mi ha intimato di riferirtelo."

Afferro il foglietto e, mentre leggo attentamente ogni riga, il mio pensiero va a Danny e al fatto che dovrò passare una serata in sua compagnia, con la consapevolezza di non potermi avvicinare.
A casa, la situazione sembra essere migliorata. Da una settimana a questa parte, i miei genitori hanno deciso di invitare a cena soltanto i genitori di Danny, senza costringere me o i due fratelli a partecipare.
Gliene sono davvero grata, anche perché non sarei mai riuscita a sopportare di vederlo così vicino a me.

"Va bene, Lawrence. Noi due andremo a quella festa domani." gli sorrido, per poi dirigermi verso l'aula di chimica.
Il bel professore oggi inizierà con i test, ed io non vedo l'ora di dimostrargli quanto valgo.
Durante tutta la settimana, non ho fatto altro che studiare per questo test. Ci tengo a fare bella figura, dopo tutte le porte in faccia che mi sono presa.
È vero, non eccello nello studio, ma nulla mi vieta di impegnarmi.

"Vado, ci vediamo più tardi." lo saluto.

"Buongiorno signorina Fisher." Il professore se ne sta tranquillamente seduta sulla cattedra, e la sua bellezza mi paralizza.
Okay, secondo me dovrebbe essere illegale permettere a dei fighi come lui di poter insegnare in una scuola piena di ragazza con gli ormoni a palla.

"Salve Mr White." vado ad occupare uno dei posti liberi in prima fila.

Il professore mi scocca un'occhiata divertita, mentre attende l'arrivo di tutti gli studenti.
"Bene ragazzi, spero di aver elaborato un test abbastanza facile. Come ben sapete, non amo essere particolarmente cattivo."

Consegna i fogli ad ognuno, per poi impostare il timer sul telefonino. "Avete un'ora di tempo a partire da...adesso."

Mi concentro sul foglio davanti a me, leggo le domande ad una ad una prima di iniziare a rispondere. Il professore non mentiva, ha davvero creato un test alla portata di tutti. Le domande sono pertinenti alle lezioni, com'è giusto che sia, e il tempo a nostra disposizione è più che sufficiente.

Inizio a scrivere, senza freni. Mi fermo soltanto quando il timer annuncia la fine dell'ora a nostra disposizione.
Prima di consegnare, mi assicuro di aver scritto nome e cognome, per evitare confusioni.

"Tenga, professore." consegno il foglio nelle mani del professore e mi dirigo verso la porta.

Ad aspettarmi, come d'abitudine, trovo il mio inseparabile amico. abbiamo legato tanto, fin dal primo giorno tra di noi c'è stata una chimica pazzesca. La sua timidezza con me non emerge, e a me fa piacere. Il vero Lawrence, quello divertente e disponibile, è una figata. 

Il mio adorabile vicino di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora