impercettibile

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16 ottobre

''Hai tutto quello che ti serve?'' mi chiese Riccardo dubbioso ''tu non ti preoccupare!'' gli risposi.

La giornata passò. Lentamente. Velocemente. Nella media. IL tempo è relativo, dicono che se te lo godi il tempo scorre velocemente. E' relativo, il tempo scorre in un modo che noi non possiamo nemmeno comprendere. Impercettibilmente.

''Quindi..andiamo a casa, dormiamo, alle sei ci svegliamo, ci prepariamo e poi usciamo?'' ricapitolai mentre mi infilavo la cintura ''come Lei desidera.'' mi sorrise mettendo in moto Riccardo.

Riccardo si cambiò, io rimasi vestita com'ero aspettando un qualcosa, un segno, forse. ''Che aspetti? puoi anche sederti o sdraiarti eh!'' mi fece presente Lui ''oh..okay.'' mi sedetti, poco dopo Lui mi raggiunse, si sedette affianco a me ed io sospirai angosciosamente ''Lucre..'' ''si?'' ''non devi fare sesso con me e se dormire nello stesso letto ti sconvolge tanto tu puoi dormire in questo ed io dormirò su un materasso.'' ''no'' risposi arrossendo, mi sdrai su un fianco appoggiandomi al muro freddo, Lui fece lo stesso ma sull'altro lato, quasi sul bordo del letto. ''Non hai nulla per cui sentirti in colpa'' ricordai a me stessa. Mi avvicinai a Riccardo portando una mano sulla pancia, Lui la coprì con la sua e così, tra l'incertezza di carezze di troppo, mi addormentai.

A letto con FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora