la verdad

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''Riccardo!'' urlai rincorrendolo ''Riccardo!'' ma Riccardo non mi diede retta ''okay, ora sembri tu il folle.'' si fermò sulle scale e si voltò ''okay, la smetto. Vai tu a parlarci. E' il tuo di ex.'' 

''Vedo che hai ricevuto le lettere.'' irruppi in casa sua ''si e devi proprio smetterla.'' ''perchè? non posso parlarti, ti scrivo e quello che scrivo è quello che provo.. quello che ti direi. Se potessi parlarti ti direi che ti rivoglio.'' ''Io sto con un altro!'' ''non ancora per molto.'' ''certo, se continui a scrivermi lettere!'' le agitai ''fa male, vero? fa male sapere che per quanto tu ci provi con tutte le tue forze, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima... Lui non sarà mai me. Non sarà mai com'era tra noi e come sarebbe potuto essere tra noi se solo tu...'' ''farebbe più male se Lui fosse qui e reagisse, voleva farlo! L'ho fermato.'' ''Lui sa di noi?'' ''Lui sa di noi.'' affermai ''come lo sa? glielo hai  detto tu?'' le sue pupille si dilatarono ''no e non so come... forse lo ha sempre sospettato... ti ricordo che giravano voci.'' ''ed io ti ricordo che le voci girano grazie alle male lingue.'' ''stai insinuando che sia partito tutto da Lui? No, no e no. Questo vorrebbe dire... fare del male anche a me." Dominic aprí il frigorifero "cosa vuoi che ti dica, Lucrezia? Alcune persone pur di averti sono disposte a farti male. Io ci rifletterei." "Abbracciami." "Abbracciatti? Ok."
Dominic mi abbracció "fà finta di baciarmi." "Far finta di baciarti? O ti bacio o non ti bacio affatto." "Vuoi una scusa per baciarmi, sul serio?" "E tu me l'hai appena data."
Le sue mani scivolarono lungo la mia schiena, lungo le mie gambe. "Dominic, non te ne approfittare." "Scusa... solo che mi manchi." "Smettila di parlare. Devi solo fingere di baciarmi. Ho paura che Riccardo  sapesse di noi ed abbia messo Lui in giro quelle voci." "Oh.. ora mi credi." "Già..."
Strappai un pezzo di pane e mi avviai verso l'uscita "fingiamo di fare sesso?" scoppiai a ridere "é difficile fingere un bacio, figurati il sesso."
Posai la mano sulla maniglia "Lucrezia." "Si?" mi voltai e Lui mi mise le lettere tra le mani "fallo incazzare, se ci riuscirai, potrai capire tutto."
Aprí la porta e scoprí che Riccardo era rimasto lí. Tutto il tempo.

A letto con FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora