ci riesci ancora ad immaginarci insieme?

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8 settembre

Entrai in classe insieme ad altre mie tre compagne,trovammo tutti i banchi ordinatu ai lati della classe ed alla fine. Le sedie in semicerchio al centro dell'aula.
"Buongiorno ragazzi!" Salutammo anche noi alunni Dominic e tornammo a parlare tra di noi.
"So che in questi giorni ho solamente spiegato ma vorrei proporvi una cosa:se questo giorno lo dedicassimo ad attività pratiche?" "Che tipo di attività pratiche,prof?" Domandai io,non era strano che mi interessassi. Mi interesso a tutto. Non riesco a limitarmi ad assistere,devo interagire e capire "lo vedrai Lucrezia" nessuno notó lo sguardo che mi fece,nessuno notó i suoi occhi scintillanti. Aveva un'aria cosí diversa rispetto a quando eravamo due semplici persone che si frequentavano. Non riuscivo a sopportare l'idea di dover rinunciare a Lui e ritrovarlo ogni giorno davanti ai miei occhi. Mi ricordava che qualcosa mi era stato strappato. Qualcosa che stava assumendo importanza.
Rivolse uno sguardo a tutti noi,tutti si guardarono l'un l'altro,io guardai Lui.
"Va bene,mettetevi a coppie." Ordinò con fare autoritario "sappiate che non é per farmi gli affaracci vostri,per quello posso cercarvi su facebook,guardarmi le vostre storie su instagram o su snapchat" risolini si diffusero nell'aula. "Lucre!" Si materializzò Riccardo al mio fianco.
"Mettetevi a coppie,munitevi di un foglio e penna ciascuno. Tagliate o strappate quel foglio a pezzi,per un massimo di 5. Pensate a delle cose importanti per voi. Ad ogni foglietto abbinate una di quelle cose,il vostro compagno non solo dovrà ricordare ció che dite,dovrà anche ricordare l'ordine in cui lo direte e ripeterlo posando a terra i pezzetti di foglio."
"Invidio la bellezza e la disinvoltura di mia madre" sorrise Riccardo poggiando un pezzetto di foglio "e ti credo" aggiunse "niente commenti,te ne prego" si esasperò Dom. Riccardo continuó con la mia attività "ho contato i miei nei:sono 100. Non mi sono mai innamorata. A 4 anni avevo già capito tutto dalla vita. Un'amica di mia madre criticò il modo in cui ero vestita ed io le risposi che il corpo é mio e ci faccio quello che voglio io."

H: 9:00 PM

"Mi manchi cosí tanto" pensai "é da quando Riccardo ha parlato dei tuoi nei che non riesco a fare a meno di pensare a te ed a te soltanto." chi poteva essere,se non il mio nuovo professore? "Non stai pensando a me,stai pensando al mio corpo." Digitai ed inviai.
"A come vorrei essere con te ora e per sempre. A contare i nei sul tuo corpo. Veramente ne hai 100?"
"Forse anche di piú,forse in posti nascosti. Non potresti nemmeno volendo."
"Se io fossi con te,non potresti nascondermi nulla."
"Perché mai?"
"Semplice: saresti nuda. Immagina il tuo corpo nudo avvinghiato al mio. Le mie labbra su e giú per il tuo corpo. Le tue mani su e giû per il mio. Ci riesci ancora ad immaginarci insieme ora?"
"Forse." Pensai ma non lo scrissi. Non glielo dissi. Lo tenni per me. Come il ricordo di Lui. Come il ricordo di noi.
Come il ricordo di un piccolo amore mai nato nello splendore del suo tempo.

A letto con FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora