guardami e baciami

639 14 2
                                    

''una cosa che non avevo,eh mamma?'' dissi il mattino dopo sedendomi a tavola con Lei ''non potevo certo rovinarti la sorpresa'' ''ho io una bella sorpresa,dovrei ricomprarmi il telefono'' mia madre non mi calcolò ed andò in sala,urlai per richiamare la sua attenzione ''ma',ma hai capito?'' ''certo tesoro'' rispose porgendomi il telefono ''fossi in te,mi terrei stretta quel bel fustacchione di Dominic ma darei una controllata al tuo telefono.'' mi precipitai in bagno e lo chiamai ''buongiorno dormiglione,volevo solo ringraziarti per il telefono e ti giuro,se potessi io ti amerei'' ''ma tu puoi'' mi contraddì con voce roca,la stessa di chi si è svegliato da poco ''va bene,ti lascio dormire'' ''no,rimani un po' al telefono con me'' mi pregò ''non potrei neanche volendo,devo prepararmi per andare in biblioteca'' ''sta cazzo di biblioteca,preparati mentre stai al telefono con me.'' 

Accettai e rimanemmo al telefono per tutto il tempo e quando intendo ''per tutto il tempo'',intendo davvero tutto. Perfino quando pisciai,certo,li mi misi a canticchiare e Dominic tacque sconvolto ma poi mi disse ''guarda che lo so che stavi facendo pipì'' ''meno male che non ho cagato!'' e quando dico ''per tutto il tempo'' intendo anche durante il tragitto casa-biblioteca ma lì non ebbi più bisogno del telefonino per poterci parlare,Lui era lì. 

''di nuovo buongiorno'' esclamai andandogli incontro ''buongiorno'' mi disse Lui avanzando con una busta bianca tipica dei bar ''ti ho portato la colazione'' agitò il sacchetto ed io lo afferrai ''stà fermo o rovinerai la nostra colazione.'' infilai le chiavi nella serratura ed aprì ''et voilà,se vuoi restare non c'è problema,oggi ci sarà pochissima gente,è il black friday'' ''resto volentieri'' mi rubò la sedia così io mi sedetti sulla scrivania,con tutto il corpo rivolto verso di Lui.

''andiamo di sotto che è più spazioso per mangiare'' dissi saltando giù dalla scrivania ''non si potrebbe'' mi ricordò Lui ''taci,tu non dovresti nemmeno essere qua'' gli ricordai io ''siamo in una biblioteca,perchè non dovrei essere qui?'' 

''sei sporca'' disse dopo avermi osservata a lungo,in lungo ed in largo,scesi dal tavolino allarmata ''dove?'' Lui si alzò e con molta calma si avvicinò a me,mi spinse delicatamente verso il tavolino ed io mi lasciai spingere ''qui'' disse con un vago gesto indicando il viso ''ma dove?'' insistetti,vedendo che non rispondeva feci per andare a prendere lo specchietto in borsa ma Lui mi afferrò per la mano e mi riportò vicino a sè,si avvicinò e senza indugiare mi rubò l'anima con un bacio. Un lungo,dolce ed appassionato bacio,lo vidi staccarsi ma lo afferrai per la maglietta e gli rubai anch'io l'anima,gli baciai anch'io l'anima. Mi afferrò per i fianchi e mi fece sedere sul tavolino,infilai le dita tra le piccole onde di miele e mi ci aggrovigliai,mi ci persi. Mi afferrò l'orlo della maglietta e la tirò sù finchè non fu interrotto dalle mie braccia di mezzo,alzai le braccia e Lui lanciò la mia maglia,mi lasciò una scia di baci selvaggi sul collo,raggiunse il mio seno e ne baciò ciò che il reggiseno non copriva,le sue dita freddo si diressero sulla mia schiena ma io lo bloccai e lo tirai sù. Volevo guardarlo,volevo vedere le sue labbra rosee di passione,mi lasciai scappare un ''Dio,sei così bello.'' Lui si fiondò sulla mia bocca,questa volta con più convinzione,con più ferocia,con più voglia. Mi baciò a lungo,mi staccai,gli baciai la punta del naso e mi distesi lungo il tavolino,sorrise. Sapeva esattamente che cosa volevo e me lo diede. Mi slacciò i pantaloncini a vita alta per nulla delicato,mi abbassò le brasiliane di pizzo nero. Con le mani cercai di aggrapparmi a qualcosa per non urlare,mi aggrappai a dei libri che caddero rumorosamente allora la sua testa si alzò ''ti prego,no,continua!'' lo pregai,Lui si mise a ridere,mi rimise le brasiliane ed i pantaloncini mentre io sbuffavo,mi prese in braccio ed io ancorai le mie gambe intorno al suo busto ''guardami'' mi sussurrò all'orecchio ''no,se ti guardo poi non potrò fare a meno di baciarti'' ''allora guardami e baciami.'' ''scusa Dom ma dopo che me l'hai leccata mi fa un po' schifo baciarti'' ridemmo all'unisono e giuro,quel giorno non furono solo i baci,il modo in cui mi toccò,Dio però..il modo in cui mi toccò. Mi sentì toccare da Lui come nessuno aveva mai fatto. I nostri corpi a contatto,i suoi occhi senza tempo incastrati com'erano sul mio corpo. Quel giorno sentì che mi teneva stretta al cuore,quel giorno sentì che si teneva stretto ogni mio difetto.

A letto con FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora