il futuro è in partenza

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''Dom.'' dissi a malapena a causa del fiato corto ''amore.'' ''si, amore.'' l'afferrai dal collo e piombai sulle sue labbra, chiusi con il piede la porta, Lui mi prese in braccio e mi condusse in camera sua. 

Un'esplosione di emozioni si impossessò di me ''Dio, mi sei mancato così tanto.'' gli sussurrai  mentre Lui mi baciava il ventre ''non nominare Dio in questo sacro momento. Dio, mi sei mancata così tanto anche tu. Se penso che sei stata con un altro mi viene voglia di mostrarti che cosa sono in grado di fare io. Che cosa sono in grado di farti io. Che cosa siamo in grado di fare noi.'' inarcai la schiena, la pelle mi si accaponò dall'eccitazione, mi morsi il labbro inferiore ''che cosa siamo in grado di fare noi?'' ''i fuochi d'artificio, puoi giurarci.'' ''basta parlare.'' gli ordinai. Entrambi ci alzammo, ci appoggiammo sulle ginocchia e ci baciammo, dovevamo spogliarci, ma non riuscivamo a staccarci gli occhi di dosso, le labbra di dosso. I nostri corpi si desideravano così tanto da infiammarci l'anima. Volevo sbottonargli la camicia, iniziai con il primo bottone, ma ero così lenta che Dominic mi aiutò, non continuai, gli spaccai la camicia. Risultò più facile di quel che sembrava. ''Non mi scuserò perchè ti voglio e ti voglio adesso e ci sono di mezzo questi fottuti vestiti.'' quasi urlai ''okay.'' mormorò Lui. Lo feci finire sul letto, mi misi sopra di Lui, in modo tale che Lui potesse vedermi, potesse desiderarmi ancora di più, mi tolsi lentamente la maglietta. ''Oh, non porti nemmeno il reggiseno.'' ''non volevo che perdessimo tempo.'' si riimpossessò delle mie labbra, del mio corpo. Lentamente raggiunse il mio seno, li strinse entrambi avvicinandoli, dapprima con delicatezza, poi sempre più forte, possessivamente. Con ardore. La mano sinistra continuò a stringere il sinistro, mentre la sua bocca raggiunse il seno destro e ardì, ardì l'arte dell'eccitazione. Mi abbandonai al piacere, mi abbandonai a Lui. Gli mordicchiai lentamente il lobo, lo leccai. Imprimetti a rilento la mia bocca su tutto il mio viso, premurandomi di lasciare per ultima la bocca ed infine afferrai entrambe le sue labbra e le morsi portandole a me, lo sentì ritrarsi, lo sentì avventarsi, stava per capovolgere i ruoli quando io lo fermai, dominare a letto era ciò che sapevo fare meglio. 

Mi stavo alzando per spogliarmi quando Lui mi afferrò per il polso e senza alcuna premura mi riprese a sè, mi sdraiai. Mi aprì la cerniera dei jeans ''quanto sono fortunato a vederti gioire in questa luce fioca per me e me soltanto, quanto sono fortunato a far eccitare il tuo cuore sopra di tutto e dopo di tutto.'' mi abbassò  leggermente i jeans, prese le mie brasiliane con i denti e le portò leggermente sopra i jeans ''no, così non potrò godere al massimo.'' ''quanto sei avara ed egoista, volevo solo evitare di perdere tempo.'' ''muoviti, o potrei lasciarti triste ed insoddisfatto su questo letto.'' ''non lo faresti mai.'' mi sfidò con un sorriso tra l'altezzoso ed il malizioso, feci per alzarmi, ma Lui mi bloccò con le sue mani sul mio petto, gli sorrisi furbesca, Lui si scansò ed io mi sbarazzai dei miei ostacoli. ''Ora tocca a te.'' ''non importa, io voglio solo fare l'amore con te.'' ''io voglio solo vederti nudo.'' chiarì le mie priorità.

Avvinghiai le mie gambe al suo corpo e mi lasciai sopraffare da Lui, che non mi dava altro che piacere, che infuocava la mia anima ed esauriva i miei desideri più lussuriosi, baciava a tratti il mio viso, a tratti il mio collo ed io godevo di questo momento di gaio eros tenendomi dalle sue natiche, stringendole, accarezzandole, affondandole.

''Dove vai?'' mi voltai ''dove vuoi che vada? vado a farmi una doccia.'' replicai ovvia ''vieni qui.'' ''perchè?'' ''non vogliamo coccolarci?'' saltai sul letto, eravamo entrambi nudi, ma Lui era un vero dono della natura ''Che cosa avrò mai fatto per meritarmi così tanto? sei perfino più bello e dolce dopo esserti rotolato nel letto con me.. per quanto sia possibile, insomma.'' ''l'amore ci rende più belli ed amabili.'' fu questa la sua semplice risposta ''sembra tutto così semplice quando ne parli tu e quando sono con te.'' ''le cose sono semplice, sono le persone a complicarle. Le ingigantiscono sempre. Bisognerebbe prendere le cose al volo, senza pensarci troppo.'' inclinai la mia testa verso di Lui ''è così che mi hai conquistata? prendendomi al volo, senza pensarci troppo?'' si sedette sul letto ed io con Lui ''tutt'altro, sei stata la donna più complicata che io abbia mai dovuto affrontare, con te sembrava un continuo affronto, alzavi muri su muri e più rafforzavi la tua muraglia, più io m'incuriosivo, più io diventavo determinato, affamato di te e non c'è nulla che un uomo affamato non possa fare.'' ''sei il miglior cacciatore che io abbia mai avuto.'' giocherellai con una mia ciocca ''Il tuo cuore sembrava così gelido, tu sembravi così gelida. Ma sotto tutta quell'indifferenza io sapevo che si annidava un cuore antico, capace di un amore come pochi.'' ''esattamente come il tuo.'' aggiunsi ''esattamente come il mio.'' confermò Lui.

''Allora... quanti figli vuoi?'' la domanda mi uscì senza che io ci pensassi troppo ''3.'' ''cosa?'' chiesi sbalordita ''questo solo perchè non dovrai partorirli tu.'' ''e chi dovrà farlo? tu?'' sembrava quasi divertito ''beh.. diciamo... si, insomma... forse, non credi anche tu?'' mi misi su un fianco e gli cinsi il busto ''forse. Tu quanti figli vorresti?'' ''uno.'' ''uno? o crescerebbe sentendosi solo o viziato, due! Almeno due!'' ''due? si, è un giusto compromesso.'' ''signori e signori!'' si squarciò la gola Dom ''abbiamo un compromesso, due figli!'' ''shhh! 'sta zitto!'' ''vuoi convivere o ti vuoi sposare?'' la sua domanda mi spiazzò ''io non credo in Dio e sono anni che penso di non volermi sposare, ma... potrei anche cambiare idea.'' ''dopo la convivenza.'' aggiunsi ''giusto, la penso come te. Dove vorresti vivere?'' ''altrove.'' ''perchè? sei il mio professore, sarebbe scandaloso se ci vedessero insieme dopo la maturità! sai cosa penserebbero.'' ''e tu lasciali ammirare, pensare, parlare e straparlare, noi siamo felici, è questo che conta no? Noi siamo felici, tutto il resto è sfondo, ricordi?'' mi leccai le labbra ''sono così fortunata ad amarti, sai, quel giorno poteva capitarmi chiunque, ma mi sei capitato tu. Ero indifferente all'amore, alle persone, a qualunque cosa che non fosse un buon libro e tu mi hai conquistato tra i libri, le nozioni di psicologia, i temi a sorpresa. Tu mi hai conquistata a sorpresa, a dispetto di che cosa mi aspettassi io e di cosa si aspettasse il mio cuore. Io vorrei solo passare il resto della mia vita a leggere un buon libro in un posto qualunque con te.'' ''è possibile, non per tutta la vita, ma di sicuro dopo il tuo quinto anno.'' ''Non hai paura?'' ''e di che cosa dovrei aver paura? di perderti? pensavo che questo lo avessimo già superato, Lucrezia.'' si irritò e si irrigidì sotto il mio corpo ''no, non mi riferisco a questo, mi riferisco al futuro. Non hai paura di che cosa ci riserverà il futuro?'' ''no, certo che no. Il futuro non è una cosa riservata, il futuro è una cosa che scriviamo, che progettiamo noi interamente.'' ''certe cose sfuggono dal nostro controllo.'' ''certo, tipo la malattia, la morte, la povertà, queste situazioni estreme.'' ''anche l'amore.'' ''l'amore? non ne sarei così convinto. Io mi sono impegnato ed ho scelto che innamorarmi di te non era abbastanza, io ho scelto che volevo di più, qualcosa di più profondo, che volevo amarti. Non è semplicemente capitato.'' ''A volte dimentico il fatto che sei  un professore troppo convincente.'' ''già.''

''Dominic.'' interruppi il suo sonno, mi sedetti a gambe incrociate ''Dominic.'' lo chiamai nuovamente. Sapevo di averlo svegliato chiamandolo la prima volta, ma era troppo caparbio per darmi retta ed io ero troppo testarda ed in pena per poter aspettare l'alba ''Io però ho paura.'' ''ma di cosa?'' ''del futuro, del mio futuro, del nostro futuro.'' ''vieni qui.'' mi aprì le braccia ed io sprofondai nel suo collo ''che cosa ti spaventa tanto?'' ''la maturità, ti amo così tanto, ma mi devo concentrare su questo esame finale.'' ''vuoi che ci lasciamo?'' non sapevo che rispondere ''okay, non rispondere, domanda sbagliata. Posso aiutarti, ogni volta che vorrai.'' ''Ma tu poi dovrai essere imparziale!'' ''sarò imparziale!'' ''giuralo! giuralo su di me!'' ''adesso, non esageriamo.'' ''ti ho detto di giurare!'' gli puntai il dito ''okay, come vuoi. Giuro sul tuo cuore!'' ''Cosa dirà la gente quando ci vedrà?'' ''dirà, finalmente hanno fatto coming out!'' ''quello lo fanno i gay, Dom.'' ''No.'' si preparò a correggermi ''significa anche rivelarsi, fare il proprio debutto in società.'' ''e quando io andrò all'università?'' ''io verrò ad insegnare lì, perchè sono geloso.'' gli tirai una gomitata ''ei! potrei davvero lavorare all'università!'' ''ho ancora paura, stringimi un po' di più.'' Ci girammo su un fianco e ci stringemmo, ci fissammo ''Dom?'' ''sì'' ''ho un po' meno di paura, ma ce la farò? Il mio futuro, il nostro futuro, sarà scritto da me, da noi?'' ''Lucrezia, tu ce la farai. Tu, se vuoi, puoi tutto. Devi solo smetterla di porti stupide domande esistenziali, credere di più in te e volerlo davvero. Ricorda che tu puoi tutto.''

''Non posso fare a meno di pormi stupide domande esistenziali.'' parlai tra me e me, non lo dissi mai ad alta voce, lo ammisi solo a me stessa medesima.





Ed eccoci giunti alla fine di questo video, che dite, un finale abbastanza aperto? e voi? che cosa immaginate succederà? quale futuro aspetterà Lucrezia e Dominic? scrivetemi nei commenti le vostre ipotesi! Certo è, che Lucrezia e Dominic torneranno nel corso del prossimo anno scolastico! Stellatemi se questo libro vi è piaciuto e condividete la mia storia! Se avete consigli, critiche o pareri, scrivetemi pure, sarò lieta di rispondervi!

buona fine estate wattpadini!

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