la serata giusta

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"Non leggi piú?" "Oramai so quando arrivi,chiudo il libro e lo metto via." "Che brava ragazza ma arriveró in anticipo e mi prenderò ancora una volta la soddisfazione di prenderti il libro dalle mani!" Esclamó con un sguardo vispo ed un'insolita luce negli occhi,pensai che quel giorno tra noi sarebbe andata bene.
"Andiamo a fare una passeggiata al lago?" Mi chiese già pronto ad andarsene "siamo giusto un po' lontani." "Dimentichi forse che ho la brum brum." Mi mostró le chiavi "eh vabene,andiamo al lago."
"Se avrai freddo dimmelo che torniamo in macchina." Mi disse dopo avermi aperto la portiera da vero galantuomo "dove vuoi arrivare questa sera?" "Non tutti hanno un secondo fine Lucrezia." "Sei un uomo,tutti gli uomini hanno un secondo fine." "Voglio solo farti star bene per conoscere il meglio di te." "E il peggio dove lo lasci?" "Ne ho avuto un assaggio."
"É cosí bello il paesaggio di notte" inizió Lui "cosí profondo" comtinuai io "la città sembra cosí tranquilla!" "Illuminata di sole luci." "La luna riflessa sul lago.." "dona quel non so che di romantico" conclusi io,Lui si voltò per scrutarmi "che c'é?" "Lo sai,sei cosí bella questa sera. Hai un viso cosí dolce sotto questa luce." "Oh,perché il resto dei giorni com'é?" Lui sbuffó brevemente "sai che non intendevo questo." "Devi sempre sfidare le persone tu,eh?" aggiunse "si" "perché? A quale scopo? Vuoi testare quanto puoi tirare la corda? Quanto sono disposti a sopportare?" Non me lo disse con tono da rimprovero,né adirato,né tanto meno esasperato,me lo disse con un tono calmo. Non risposi,aveva ragione,prima di far entrare definitivamente qualcuno nella mia vita io avevo bisogno di questa prima certezza. Io non risposi e Lui non aggiunse altro.
"L'ultima relazione che ho avuto era basata solo sul sesso ed é finita per amore. Si sà,prima o poi uno dei due si innamora" presi un respiro per continuare ma Dominic cercó di trovare un finale "tu ti sei innamorata,glielo hai detto in una bella lettera e Lui non si é piú visto né sentito." "Perché dobbiamo essere noi donne ad innamorarci? No,é stato Lui ad innamorarsi,mi ha proprio detto quelle due maledette parole. Mi piaceva,si ma non lo amavo e non lo amo." "Che cosa ti ha fatto male di tutto questo?" "L'avergli spezzato il cuore,credo.." "o non avere piú qualcuno con cui andare a letto?" Mi sedetti sul praticello "Non é mai stato un mio problema." "Modesta." "Non é questione di modestia,é la realtà dei fatti."

"Ti dispiacerebbe portarmi a casa?" Lui si allarmó "ho fatto qualcosa di sbagliato?" "No,no." Lo rassicurai "solo,portami a casa."

"Ti va di scendere per una maratona?" Gli chiesi con la mano già sulla portiera "per questo mi hai fatto venire fino a casa tua?" "Mh."

"Giuro,non sono andata avanti." "Che bugiarda che sei." "Ah e nel caso ci addormentassimo e tu ti svegliassi,non scappare,aspetta che mi svegli." L'avvertí in tono duro "capito capo." Premetti "play" e finimmo la nostra serata tra sangue e puttane.

A letto con FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora