quanto casino

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Mi strinsi a Lui per tutto il viaggio. La destinazione non fu altro che il mezzo per raggiungere una piccola dose di felicità.

Una ragazza dal sorriso radioso ed i rari capelli rossi ramati aprì la porta con una bottiglia di aloe vera in mano ''non pensavo che avresti portato qualcuno.'' ''Lucrezia, questa è l'eccentrica Mariposa.'' Mariposa si rivolse a me ''Lucrezia, vuoi un po' di aloe vera?'' la guardai stranita ''giuro che è buonissima.'' ''giuro che ti credo!'' scherzai posando una mano sul cuore ''vuol dire che la bevi?'' Mariposa non mi diede nemmeno il tempo di rispondere, mi trascinò tra la gente per mostrarmi la sua scorta di aloe ''et voilà! Benvenuta nel mio paradiso naturale.''  Mi guardai attorno. Roteai su me stessa, senza proferire parola alcuna. ''Puoi prendere quello che vuoi a fine serata, scommetto che per allora saremo già amiche.'' ''ma non scherzare! Non si tratta di banale aloe! Hai un mondo di aloe! Piante, bevande, creme e bagnoschiumi!'' ''se non vuoi scegliere, lo farò io per te. So quello che le persone vogliono e tu, Lucrezia, vuoi tutto questo, ma sei troppo gentile per prendertelo. Chiuderò gli occhi e tu potrai prendere tutto ciò che vorrai.''

''Ti ha già rapita, eh?'' ''le ho già rapito il cuore!'' rispose Lei per me ''ciao Janet, che piacere vederti!'' urlò con il megafono verde acqua alla ragazza che aveva appena varcato la soglia ''è il momento che io vi lasci! Sai... scommetto che Riccardo non aspetti altro.'' mi stampò un inconfondibile bacio sulle labbra e se ne andò. ''Se questa sera saremo a tanto così'' mi fece segno avvicinandosi ''ricordami di non farlo.'' sbuffai roteando gli occhi ''si, si, sbuffa pure ma io non ti bacerò affatto.''

''Tuffati, Lucrezia.'' ''Cos'è? non è acqua.'' chiesi osservando il liquido della piccola vasca idromassaggio, in cui già 5 persone stavano immerse ''è birra, ma se preferisci la vodka o la tequila, la piscina ha la tequila e la piscinetta ha la tequila. Spogliati e tuffati.'' 

La piccola piscinetta di tequila aveva uno scivolo azzurro. Mi sedetti in cima allo scivolo. A volte, nei momenti di estranea felicità non può essere che salutare estraniarsi. Fuori sono fuochi d'artificio ma dentro ma dentro è un fiume in piena. Un mare in tempesta. Sembro una tutta tranquilla, ma quanto casino che ho in testa.

A letto con FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora