Marte ti fa la guerra

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Dominic mi porse un gamberetto non sgusciato, feci per prenderlo ''aha, devi lasciarmi fare.'' allora lo lasciai fare, me lo portò alla bocca ''devi succhiare.'' ''sembra una cosa tanto porno.'' ridacchiai ''oddio, riesco a sentire della vodka e.. del frutto della passione!'' ''visto perchè ti volevo bendata?'' ''ma i miei sensi sono già abbastanza sviluppati! da quando cucini?'' ''da quando ti amo.'' arrossì ''dai, fai la persona seria.'' ''te lo giuro, sono una persona diversa da quando ci sei tu nella mia vita, mi fai venire voglia di mettermi in gioco.''

''Andiamo direttamente al dolce?'' chiesi vedendolo arrivare con un vassoio colmo ''andiamo direttamente alla parte in cui mi perdoni e ti stendi sul mio petto? andiamo direttamente al ti amo?'' ''non ricordo nemmeno perchè ci siamo lasciati..'' ammisi ''allora chef.. ritornando a noi..'' ''stavamo parlando di noi, si parla sempre di noi.'' ''ritornando a noi..'' l'ignorai ''mi dica di più su queste pietanze!'' ''allora.. abbiamo dei buonissimi budini di riso al frutto della passione, sangria alle pesche e frutto della passione, mousse al cioccolato bianco con mango e mela verde, gelatina tropicale e baci di Perugina. Che cosa le servo?'' ''un bacio Perugina, grazie, voglio sapere che cosa vuol dirmi il destino quest'oggi..'' ''lo sapevo.'' esclamò con un sorrisetto stampato.
''Faccio parte di quelli che della pioggia se ne fregano
Contro ogni logica io credo nella supremazia dell'amore.

Dominic.''   

''Li hai fatti personalizzare per me?'' ''per te? per te tutto.'' mi rispose e fui quasi sul punto di baciarlo.

''Cos'ha ancora in serbo il destino per me?'' chiesi ''lasciati bendare e lo scoprirai.'' ''dovrei?''

Dominic mi adagiò sul letto e mi tolse la benda ''ti prego, non dirmi che c'è dell'altro cibo perchè sto per scoppiare.'' esclamai toccandomi la pancia.'' alza lo sguardo, lo feci, un finestrone dava sul tetto e mi mostrava la vista del cielo più stellato di sempre ''oh, mio Dio.'' ''puoi dirlo forte.'' ''che aspetti a farmi compagnia?'' gli chiesi.

''Abbiamo intenzione di dormire qua?'' chiesi ''no, abbiamo intenzione di rimanere qua tutta la notte a fissare le stelle.'' ''mi sembra un'idea molto più bella.'' 

''Lucre! Lucre! Lucre!'' ''che c'è?'' urlai in preda al sonno ''ti stai addormentado!'' ''e quindi?'' ''quindi? non devi!'' aprì gli occhi e presi a fissarlo, ci fissammo finchè Lui non si addormentò per primo. Mi girai e rigirai finchè riuscì a riprendere il sonno anch'io.

La sveglia di Dominic suonò, di scatto si alzò, mi afferrò per la mano e mi tirò con sè ''che c'è? che è successo?'' 

Un aereoplano volò basso nel cielo, si portava appresso una scritta:

''Sei bella che il cielo va in tempesta
Zeus ti fa la guerra 
Marte ti corteggia
E Venere sfiorisce.''

Mi voltai a guardarlo ''ora dimmi che non hai voglia di baciarmi.'' ''sta zitto.'' Mi alzai in punta di piedi e divorai tutto il rancore che avevo serbato nei suoi confronti. A tentoni raggiungemmo il letto ed insieme ci buttammo sù, ma una volta sul letto non facemmo altro, non facemmo altro che guardarci e ridere, ridere perchè eravamo ancora una volta noi. Eravamo tornati noi. 

A letto con FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora