Unknown destiny

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31 ottobre

''Sei sicura? Non volevi affrettare le cose!'' cercò di chiarire ''Si. Dai, muoviti o tarderemo!''  camminai fino ad arrivare al tappetino ai piedi della porta di casa, ma , avvertendo l'assenza di Dominic, mi voltai, non lo vidi. Mi precipitai in strada e lo vidi. Seduto sul marciapiede. Una sigaretta in bocca e l'accendino in mano.

''Si può sapere che cosa stai facendo? Da quando fumi?'' l'attaccai con l'intento di polemizzare ''io non fumo.'' ''ah, no? E quella che cos'é?'' gli presi la sigaretta dalla bocca, ma non la buttai. Mi sedetti affianco a Lui e lasciai che il silenzio tra noi parlasse per me. Parlasse per noi. Alcune volte dovremmo solo lasciare che faccia il suo corso. Il silenzio non è mai... un semplice silenzio. Il silenzio parla e noi dovremmo ascoltarlo un po' più spesso. 

Un filosofo greco disse:'' La ragione per cui abbiamo due orecchie ed una sola bocca è che dobbiamo ascoltare di più, parlare di meno.'' 

Il silenzio è un turbine di parole, la nostra mente una canna da pesca. Noi catturiamo la parola che da tempo scorgevamo vivida in noi. Leggiamo mondi inascoltati. Vediamo odori inalberati.

''Sono nervoso. Ho paura, paura di non venir accettato dalla tua famiglia.'' ''mia madre ti ama!'' lo bloccai ''e tuo padre? ed i tuoi fratelli?'' ''ti ameranno non appena ti conosceranno!'' lo dissi e ne ero realmente convinta ''comunque a loro... non interessa.'' ''andiamo, ogni padre è geloso della propria figlia!'' ''il mio no.'' ammisi. Gli presi delicatamente l'accendino dalle mani. Fumai lentamente. Incenerì i pensieri miei ma non i suoi. I suoi pensieri erano aridi, fastidiosi perfino per me. ''Se non gli piacessi?'' ''piaci a me e questo gli basterà.'' ''se mi chiedesse che lavoro faccio?'' ''Dominic... stupido che sei, non aver paura di essere come sei.'' gli presi il mento e lo baciai ''okay?'' chiesi per sicurezza ''okay.'' ''apri la bocca'' l'intimai. Incenerì le sue parole ma non i suoi pensieri. I suoi pensieri, quelli rimasero intatti, avrebbero fatto sanguinare più delle spine. Quei pensieri non avrebbero dovuto trovare alcun favoreggiamento. 

''Aspetta un attimo.'' si fermò per inspirare ed espirare lentamente. Gli presi la mano, la strinsi ed in questo modo, pelle contro pelle, entrammo.



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