l'amore non é follia

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1 aprile
"Lucrezia, non é possibile che dopo tutti questi mesi Lui ti scriva ancora!" "Almeno non mi parla." "Non ti parla, ma ti fissa tutto il tempo." Imprecó Riccardo.
Presi la pila di lettere e gliele diedi "prego, leggile pure." "No, sono cose tue, sta' a te leggerle." "Okay."
Comincia a leggere e leggere...
"Mi piace come pensi e quando mi pensi, come lo dimostri
Mi piace come impugni la penna ed agiti le mani
Stanca di modellare le tristezze della vita in paesaggi intramontabili

Si fatica a toglierti gli occhi di dosso
Si fatica a toglierti le labbra di dosso
Si fatica a toglierti le mani di dosso

Ti leggo dentro e sei letteratura per pochi
Il tuo nome é poesia
Prosa sulla bocca di analfabeti."

"Devi proprio leggere ad alta voce, Lucrezia?" chiese lievemente irritato dalla cosa "potresti prendere esempio." "Simpatica."

"Abbiamo una vita
Una sola vita ed io la dedicherei interamente a te

Ti darei una cuffietta mentre siamo di ritorno da Milano, quella che si sente di piú
Potrei perfino comprare un adattatore, ma lo sai... non sarebbe piú lo stesso

E lo sai, lo sai che non condivido la mia musica con chiunque
L'intimità di una sinfonia condivisa da due cuori
Gustata da due uditi sopraffini
Per un attimo, per un singolo attimo respiriamo all'unisono
Cantiamo di un unico battito

Ti lascerei mettere i piedi sul mio cruscotto maldicendoti
Femmina alpha sempre
Bambina quando vuoi, quando di tristezza ti vesti
Quando ami e non ascolti

Mi ami ancora o ascolti?
Ascolta pure, poi fidati di te
Fidati di te soltanto

Femme fatal
Sei morte e dolore
Sei vita e gioia
Sei l'amore e l'odio
Puoi essere tutto e niente
Per me hai scelto di essere tutto

Donna mia, ti riempirei la vita di fiori
Con le spine
Donna mia, ti riempirei la vita di colori
Mio inebriante amore
Non ti risparmio nemmeno il lutto
Non ti risparmio nemmeno le spine

Ti cureró le ferite procurate
Ti chiedo solo di pensare
Pensa a fondo se restare..."

"Il bastardo é bravo." digrignó i denti Riccardo.

"Anche oggi é un giorno senza te, ti vedo ogni giorno per i corridoi con Lui e non sai quanto ne soffro. Sento un fuoco dentro... sento freddo dentro da quando non ci sei.."

Non finí nemmeno di leggere, passai alla prossima lettera.

"Oh, Lucrezia, quanto ancora dovró attendere il tuo ritorno?
É un'immagine troppo per potermi dare pace.
Avrei dovuto darti di piú?
Avrei dovuto amarti di piú?
Mi sto torturando. Queste donande annebbiano la mia ragione."

"Mi sto sentendo come l'Orlando furioso. Sto per impazzire.
Ti scrivo perché sto navigando sull'orlo della pazzia. Non é follia l'amore, lo so bene. La follia si sta impossessando di me.
Vedo le sue labbra sul tuo corpo.
Vedo le sue labbra perlustrarti la vita.
Insinuarsi tra i tuoi pensieri."

"Voglio sperare che tu non faccia con Lui, ció che facevi con me e non sto parlando solo di sesso. Sto parlando di come passate le vostre giornate.
Non avete nulla in comune voi due. Riesco a vederti bene solo con me. Non riesco ad immaginarti con altri, ne voglio farlo."

Non andai avanti a leggere. "É folle, quell'uomo é folle. Per tutti questi mesi ha continuato a scriverti senza sosta. Dammi il telefono. Ti ha scritto dei messaggi? Ti ha telefonata? Si é presentato a casa tua? Ha parlato con i tuoi? O lo denunci tu, o lo faccio io. Anzi, sai che c'é? Vado a dirgli di smetterla e credimi, non avrà nemmeno piú la forza di guardarti. Di pensarti. Anzi, di guardare e di pensare."

A letto con FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora