un desiderio molto poco casto

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Presi fiato e varcai la porta del bar,entrai e vidi Dom. Vidi Dom sollevato nel vedermi. "Non mi aspettavo di vederti" "perché mai? Ah per ieri? Acqua passata" Dominic mi guardó esterefatto "no problem,sul serio Dom. Non eravamo in noi. Marco mi porti un bicchiere di piñacolada?" "Non eravamo noi? Tu avevi bevuto e magari non eri in te ma io lo ero" "buono a sapersi" presi il bicchiere portatomi da Marco e bevvi tutto con un unico sorso "uh,calmati belva" scherzó maliziosamente Marco poggiandomi una mano sulla spalla e stringendola leggermente attorno ad essa,mi voltai verso Dominic aspettando una sua risposta o una reazione,qualcosa. Ma Lui non guardava me,non mi rispondeva nemmeno,stava scrutando attentamente Marco. Schioccai le dita davanti al suo viso e con tono accusatorio ma autoritario gli dissi che era me che doveva guardare "senti,Lucre..non ne posso piú di stare in questo posto" "okay" risposi "si puó sapere che hai?" "In che senso?" "Sei piú distaccata del solito ed anche piú sfrontata" "mi spiace ma non so proprio a cosa ti riferisci" mi fissó severo nello sguardo quanto nella piega della labbra "okay,andiamocene."
"Fa la brava,belva" mi salutó Marco.

"Lo sai che per avere una qualsiasi relazione bisogna parlarsi,vero?" Mi chiese accendendo il motore dell'auto "ma per chi mi hai preso?" "Per quella che sei" "oh,ma non mi dire" ridacchiai fintamente "non potró mai conoscerti se ti comporti in questo modo" "in quale modo?" Insistei "beh,non mi parli" bofonchió "disse il ragazzo che incontra normalmente la sua ex e si lascia baciare da Lei." nel dirglielo mi voltai e vidi la sua espressione "beh? Ti sorprende che io lo sappia?" "No,mi sorprende la tua totale sfiducia nei miei confronti,sarebbe bastato chiedermelo. A volte basta poco. A volte basta chiedere,per sapere." "Certo ed avrei dovuto chiederti questo,come tutto il resto." Tacque,non sono sicura del perché. Probabilmente si zittí perché sapeva che avevo ragione o perché ne aveva abbastanza di discutere.
"É che..tu sai tutte queste cose di me..ed io mi sono accorta di non sapere nulla di te." Svoltó bruscamente a destra e si parcheggió di fronte ad una casa. "Chiedimi quello che vuoi ed io te lo diró" "é questo il punto,perché dovrei chiedertelo? Dovrebbe venirti spontaneo raccontarti a me..insomma,a me viene!" Si avvicinó a me e simpaticamente mi disse che fortunatamenre non sono tutti come me.
"Non so che mi succede,so solo che se non ti parlo,se non ti dico quello che provo,io mi sento morire dentro un po'." "Si chiamano sentimenti,Lucrezia" "stupido,questo lo so." Dissi dandogli un pizzicotto "dai,guardami e baciami" mi disse teneramente e cosí feci,lo guardai e lo baciai. Come se fosse la prima volta e,beh,quasi lo era.

"Un'ultima cosa prima che tu vada,mi devo preoccupare di altri?" Corrucciai la fronte "di altri?" "Parlo di Marco" "no scem" "buonanotte allora" mi bació in modo casto sulle labbra e se ne andó lasciandomi con un po' di desiderio,un desiderio molto poco casto.

A letto con FreudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora