epilogo 2/3

166 8 0
                                    

6 anni dopo

Pov's Elisa

Camminavamo con le mani incrociate, la mamma di Stefano continuava a parlare ininterrottamente.

"Stefano"richiamai la sua attenzione "ci fermeremo mai a mangiare?"chiesi cercando di non sembrare una morte di fame "certo amore" disse dopo aver riso.

"Ragazzi avete quasi 28 anni non credete che sia l'ora di avere qualche figlioletto?"chiese sua madre mettendosi fra lui e me "credo sia troppo presto" rispose Stefano riavvicinandosi a me, io chinai la testa inizialmente, ero giovane certo ma di sicuro non volevo un figlio a 35 anni forse ai 29 "fra un paio d'anni forse" dissi convinta della mia affermazione "pensavo che non l'avresti mai detto"Stefano mi strinse a se cominciando a baciarmi ripetutamente "ragazzi ci sono ancora" la mamma di Stefano cercó giustamente di separarci momentaneamente "credo che sia ora di portarti a casa mamma o no?"disse il figlio guardandomi.

Stefano era cambiato.

Si preoccupava molto di me, usciva la sera ma non dormiva quasi mai, era sempre impegnato nei suoi video pronto a portare più novita.

Ogni tanto partecipo anche io, quando vuole e quando posso.

Io non so cosa sono diventata o se sono cambiata, ora come ora lavoro come maneger in un'azienda.

Odierei se mi dicessero che sto con Stefano solo per i soldi, lui fa il suo lavoro come i ragazzi fanno il calcio, con passione.

Devo ammettere che i suoi video li guardo anch'io, sono molto divertenti.

"Ehi bella addormentata" mi diede un bacio sulla fronte "oh mi scusi...arrivederci" salutai mia suocera.

"Andiamo a scassare un po' a gli altri?"non era una brutta idea "certo che si" eravamo quasi sempre d'accordo, anche sulle pessime idee.

"Stefano" mi sorge un dubbio "lo vuoi davvero un figlio?"chiedo senza fermarmi "assolutamente si, con te farei tutto"disse.

Non mi deludeva mai.

"Ops" aveva preso il semaforo rosso come sempre "potresti accellerare?arriviamo che stanno già cenando!"dissi "ne subito" accellerò.

La nostra macchina non avrebbe potuto sopportare un incidente, infatti non ce n'era bisogno.

Era una bmw 430 d, semplicemente bellissima.

Stefano suonò il citofono, mi stringeva forte la mano, non voleva che io avessi ragione.

"Si?" Rispose la voce di surry "siamo noi Salvatore" disse Stefano rimettendo la mano in tasca "ok"

Salimmo in ascensore e quando arrivammo in casa salutammo tutti, sembrava una cosa pianificata, da Giuseppe me lo sarei aspettato ma che Sascha e Sabrina fossero lì no.

"Ragazzi sta sera c'è un party a Novara quindi partiamo prima"disse Surry buttandosi nel divano di casa sua "io devo ancora editare"disse Sascha facendo una smorfia.

Stefano mi chiamò nel rumore, come se ci fossimo appartati, sentivo solo lui "ti amo" lui mi aveva sopportato, mi aiutava, mia adorava cosi come sono, lui era tutte le mie gioie "ti amo anch'io Stefano Lepri" sussurrai...in un attimo solo le sue labbra sopra le mie, uno spettacolo unico e privato, era ciò che eravamo,siamo una coppia, siamo Stefano ed Elisa.

fly in love||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora