"Andiamo ragazzi é una buona idea!"Eravamo nel carcere più conosciuto come scuola,Sascha continua a reclamare per andare in un posto pericoloso,io ci sto ma gli altri non adorano il rischio.
Stefano e Salvatore è da un po di tempo che si evitano,nessuno dei due mi vuol dire cosa ce sotto,ma prima o poi lo sapró.
"Greco non fare il cagasotto"disse Sascha,la nostra gang scoppió a ridere.Peccato che il gruppo non fosse al completo.
Se Martina ci fosse stata,nell'aria ci sarebbe stata allegria,invece ora tutto riecheggiava nell'odio.
Odiavo la mancanza di quella ragazza e odiavo esprimere i miei sentimenti.
Evitavo oni tipo di contatto con Salvatore il quale tentava ancora di spiegarmi cose a cui io non crederei.
"Io non sono un cagasotto"Giuseppe lo disse come un bambino,il che fece ridere tuti i presenti.
Presi il mio per mangiare almeno una cucchiaiata dello schifo presente sul mio piatto:polenta,avevo tanta fame ma non riuscivo davvero a mangiare quel miscuglio giallo,sembrava vomito.
"Mangia!"mi rimproveró Stefano finendo di mettere il cucchiaio nella mia bocca.Mi veniva voglia di sputare ma non lo feci,sarebbe stato digustoso.
"Non lo fare mai più"li diedi uno schiaffetto sul braccio che non lo mosse neanche di 1 millimetro,purtroppo per me,Stefano era palestrato il necessario per sembrare figo.
"Andiamo amore,non fare cosi"mi prese la testa e la girò verso di lui schioccandomi un piccolo bacio a fior di labbra.
Adoravo quando mi chiamava Amore,anche perchè vedevo Salvatore irritato.Non aveva detto neanche una parola da quando ci eravamo seduti,ma ad ogni gesto dolce di Stefano si allertava guardandolo male.
"Va bene vengo!"alla fine Greco si unì al gruppo per andare nel quartiere più pericoloso di Firenze.Erano esperienze da fare.A me piaceva fare cose nuove anche se rischiose,si vive una volta sola!
Tutti si alzarono,rimanemmo solo io e Stefano,seduti uno affianco all'altro.Gli altri se ne andarono al suono della campanella.
Sentivo lo sguardo di Stefano adosso.
Cominciavo ad arrossire per impedirlo decisi di parlarle,darle soddisfazioni non mi piaceva granché.
"Perchè mi fissi?"li chiesi girandomi inprovvisamente verso di lui.
"Perchè sei bellissima"si avvicinò lentamente a me mentre io ero giá arrossita violentemente,attaccó le sue labbra alle mie.Mentre ci baciavamo sorrideva,era troppo bello,lo consideravo un sogno.
Lui era connesso con la mia anima e lo amavo troppo per perderlo.
"Ti amo Elisa non dimenticarlo"dopo questa frase che mi lasció un pó perplessa si alzó e se ne andó.
Io rimasi rintontolita per minuti che si riveló un ora.
"Elisa cosa ci fa lei qui?non dovrebbe essere in classe"notai la professoressa di Fisica davanti a me.Ella interuppe le visioni futuristiche su me e stefano,ogni ragazza al mondo proggramma il proprio futuro con il suo ragazzo era normale.
"Oh mi scusi"mi risvegliai dal mio stato di trance finendo per correre fra tutti i corridoi non trovando l'aula di informatica girovagavo.
"Professor Rossi mi scusi per il ritardo"sussurrai appena entrata.
"È in perfetto orario signorina non si preoccupi"
Mi sedetti al mio posto e ricominciai a fantasticare.
Immaginavo tutto fantastico.
Esattamente come lui.
STAI LEGGENDO
fly in love||Stefano Lepri
Fiksi Penggemarera come volare,tutte quelle sensazioni,mi sentivo vibrare,il suo sorriso sempre stampato sulle labbra,il mondo;il mio mondo,lui era Stefano Lepri,il mio stefano;diverso. - - - - - - - - - - - - - - - - - - Finì con il dime...