capitolo 37 school

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Pov's Stefano

"Miraccomando ragazzi puntuali per la gita!"la professoressa si alzó e se ne andó via sculettando come sue solito.

Mi piaceva cosi tanto venire a scuola che ultimamente ero quasi puntuale.

Marta mi perseguita ovunque,cosi spesso uso la scusa degli esami,dopodomani ci sará l'ultima gita di 4 giorni.

L'anno scolastico é particolarmente lungo.

Mi arrivo una pallina di carta in faccia,la raccolsi da terra e la lanciai ai miei compagni dall'altra parte della classe.

Elisa era sempre difianco a me,ogni volta con un nuovo romanzo e una nuova felpa larga,con la testa inclinata sul libro e il cappuccio su per non essere disturbata.

L'altra notte siamo riusciti ad essere amici ma da lí non é piú successo niente,mi sono presentato svariate volte a casa sua ma sono stato rifiutato,sia da Salvatore sia da lei.

I video andavano alla grande,ero riuscito a fare qualche collaborazione con Salvatore,poche e anche con Sascha e Giuseppe,domani ce la fiera al comicon di Napoli,infatti questa sera prendiamo il treno ed é lá che lei non si potrá nascondere da me.

Alzó la testa per cotrollare l'ambiente circostante e si giró successivamente verso di me,io li sorrisi e lei immediatamente tornó al suo libro.Ogni volta che osservavo i suoi occhi guardavo tristezza e dolore,forse mai provato.

"Ragazzi!ma cos'é tutto questo macello?"la Rocchelli ci sgridó per il nostro comportamento inopportuno ma ogni volta che si distraeva i pezzi di carta ricominciavano a volare per l'aula.

Cercai in qualche modo di leggere con lei ma ad ogni mio tentativo lei si allontanava oppure copriva la mia vista,non facendomi vedere.

"Voglio leggere con te!"cercai di abbracciarla da dietro ma non ci riuscì.

"ce lezione"si giustificó allontanandosi.

Sbuffai appoggiando la testa al muro,meno male che era l'ultima ora.

"Interrogati:Lepri e Missoni"

"Prof ma non sono di questa classe,sono stata divisa"dissse Elisa.

"In questo momento tu sei qui e io posso interrogarti"la prof li fece uno dei suoi soliti sorrisi falsi,Elisa non la conosceva era ancora in quarta "Lepri l'ho chiamato"sospirai e andai di mala voglia alla lavagna "ci sono"

A me dettó un problema e a lei un espressione,guardai bene il calcolo e provai ad applicare una proporzione,la risoluzione del problema venne giusta cosi come la sua espressione.

Ci diede un espressione uguale a tutti e due chi finiva prima otteneva il voto piú alto,eravamo seduti davanti alla prof,lei avolte mi teneva la mano per trattenermi e io ne approffittavo stringendola.

Finí prima io,giustamente il mio anno di vantaggio mi doveva aiutare in qualche modo.

"Bene cosi,Lepri 9 e Missoni 8+ andate apposto altri due forza"me la cavavo abbastanza bene in matematica se si pensa che non studio mai.

Tornando al banco mi guardó male prima di sedersi al proprio posto.

Suonó l'allarme anticendio,gli studenti cominciarono a recuperare il possibile "a fuocoo"la gente urlava per i corridoi e noi li sentivamo dalla classe "vieni che ti auto"li presi lo zaino da terra e lo misi soprs il tavolo aggiungendo tutti i libri possibili,la mia era giá pronta.

"Andiamo!"li presi la mano e iniziai a correre "stammi dietro"non potevo girarmi e il che era preoccupante,la gente tossiva e stavamo cominciando pure noi ma fortunatamente trovai l'uscita,la prof stava facendo l'appello e chiamó i ragazzi divisi,un ragazzo mancava,fortunatamente Sascha era fuori "tutto bene?"andai da lui "si te?"le persone urlavano per la paura "bene bene,chi é stato?"mi sedetti su uno dei muretti "si dice siano stati Marta e Giulia"alzai lo sguardo e lo guardai "sicuro?"chiesi "é quello che ho sentito"fece spallucce e torno dal gruppo.

Chissá quanti feriti per colpa di quella pazza.

"Potete andare a casa tranne le ragazze di quarta"la professoressa le raduno vicino a se "posso portare io a casa Missoni?"chiesi gentilmente "certo Lepri"avere voti alti portava privilegi.

"Non lo dovevi fare"disse accendendo una sigaretta "invece si"gliela tolsi e la feci cadere a terra per poi schiacciarla con un piede.

Sapeva che odio il fumo e forse l"aveva fatto apposta.

Forse mi odiava o stava cominciando ad odiarmi.

fly in love||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora