capitolo 25 bomb

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Pov's Salvatore

one week before

Correvo senza sosta quei tizi non mi volevano lasciare in pace,la gente continuava a guardarci mentre volavano sedie di ristoranti o pizzerie all'aperto.Dovevo trovare un modo per sfuggirgli ma loro sono bravi in tutto.Presi un'altra sedia e me la lanciai dietro,sembrava aver preso uno dei due perchè sentii un lamento.Straordinario ora mi seguiranno per tutta la vita.In sottofondo sentii un sussurro chr mi insultava;si erano fermati finalmente.Se c'era una cosa che avevo imparato dai film horror oltre a non guardare mai sotto al letto,era girarsi per controllare che ti stessero seguendo.Ciò ti rallentava,mentre se guardi avanti puoi vedere punti utili per fuggire o correre più velocemente. Per questo sono convinto che la curiosità uccide.Ora vedo la macchina di Giuseppe che mi attende poco più avanti...ma non è ferma,ci devo salire in corsa.

mi avvicino più velocemente che posso al limite del marciapiede,ho una mira precisa;il finestrino.Sono giá troppo stanco,sono magro e il mio corpo non sopporta troppo sforzo.Giuseppe abbassa il finestrino,al momento esattamente ad altri 4 passi devo saltare;inizio a contare.

1...2...3...4 salto e volo direttamente nel retro della macchina.

"Meno male che sei magro"dice Giuseppe ridacchiando.

"Giuse cosa vogliono?"chiesi interessato a guardare fuori dal finestrino.

"La stessa cosa che vogliamo noi sal"disse Giuseppe.

Quello che vogliamo noi e sempre più potere.Il potere è fornito dalla droga.

"Devi convincere Sascha"sussurrò serio.

"Seriamente?quel ragazzo non si unirá mai a noi"dissi alzando gli occhi al cielo.

"Tu fallo e basta"sbuffai mentre lui svoltava verso la via del nostro covo per pianificare.

Esatto non era un covo dove vivevamo eccetera,bisogna anche essere furbi,se vieni seguito porti il tuo nemico direttamente dalla droga.Per questo abbiamo 3 magazini situati in punti strategici e anche un paio di posti abbandonati.

Entrammo dentro,lì cerano tutti i nostri scagnozzi.

"Dov'è martina?"chiese Giuseppe infuriato.

"Una ragazza non può andare in bagno?"lei è Martina Rossi; 17 anni,compagna di mia sorella e infiltrata nella droga.Una ragazza carina dall'aspetto grazioso;bionda,gli occhi grigi e un fisico da paura.

Ci avvicinammo al tavolo dove era posta una enorme mappa di tutta la città.

"La prossima missione sará la più importante se pensiamo che quello che contiene quel posto e quello che ci manterrá in piedi"Giuseppe segnaló un punto sulla mappa,era una casa perlustrata poco tempo prima dalla polizia,peccato che non abbiano preso il contenuto.

"Perfetto"dissi sorridendo.

"Cris ed antony nel retro,luis e alberto davanti,Martina tu sarai a capo della situazione"spiegai io velocemente.

"Quando?"chiese lei.

"Tra 4 giorni"dissi io.

2 giorni dopo

Flash back

Io e giuseppe eravamo in uno sgabuzzino,lui mi aveva trascinato qui,dicendo che mi doveva parlare.

"Lì ce una bomba messa dalla polizia per acchiaparci"disse lui.

"Cosa?"spalancai gli occhi.

"se loro pensano di averci preso non ci cercheranno piú"abbasso la testa.

"Leva quel incarico a Martina"dissi a denti stretti.

"Ma-"

"Niente ma Giuseppe Martina è la migliore amica di mia sorella,non permetterò che lei soffra"misi una mano davanti alla sua bocca per impedirgli di parlare.Lui annuì dicendo che le  avrebbe parlato.

Elisa era una delle poche cose che mi rimaneva,forse l'ultima.

fly in love||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora