capitolo 11-preparativi

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Pov's Stefano

"Quella camicia non ti piace?"chiese Sascha mentre segnalava la camicia con un dito

"No affatto"risposi girandomi ricominciando a camminare

"Mmm"si sentì il verso di Sascha "i tuoi gusti fanno propri schifo l
Lepri!"disse  facendo il finto arrabbiato

"Andiamo tu metteresti una camicia rosa?"le chiedo girandomi verso di lui puntandoli un dito contro

"Assolutamente no!"disse acido

"Eh allora non rompere,guarda quella invece è te piace?"chiesi segnalandola col dito,era una camicia a quadri viola e rossa:orribile

"No è orrenda!"disse guardandomi schifato,sorrisi soddisfatto

"Raga eccoci!"arrivarono Giuseppe e Andrea,2 nostri amici

"Abbiamo fatto,voi?"chiese Andrea inginocchiato mentre respirava affannato,Sascha le fece di no con la testa e loro ci fecero vedere ciò che avevano preso

Ci avvicinammo ad un negozio li vicino,in teoria di vestiti eleganti,ciò faceva per me,entrammo nel negozio immensamente vasto,e ci divisimo,io trovai un completo,blu mi avvicinai per guardarlo ma non era ciò che volevo,poi trovai  una camicia blu notte,mi mancava solo il pantalone quella camicia era stupenda,girai un po'il negozio è lo trovai dello stesso colore,perfetto andai in cassa dove incontrai gli altri che praticamente avevano svaligiato il negozio,pagai e uscimmo.

"Finalmente"sussurrai"ora un fioraio"tutti mi guardarono male

"Chi è la fortunata?"chiese Andrea mettendo una mano sulla mia spalla sorridendo,sorrisi pensando a lei,chissà cosa sta facendo,mi viene una strana sensazione e rispondo"sappessi"lasciando il dubbio,poi si avvicinò Sascha "non è Elisa vero?"chiese bisbigliando,sorrisi ancora e mi allontanai,da lontano vidi un fioraio e mi misi a correre,lo raggiunsi e ci mi catapultati dentro

"Buongiorno"disse il commesso con un sorriso che li andava da un orecchio all'altro vidi tantissimi fiori,ma nessuno mi attirava particolarmente,ne vidi uno rosso sperando che gli potesse piacere,senti una voce,roca, acida,che disse"bianca"diventai bianco,pallido e mi girai ma non c'era nessuno,presi una rosa bianca come mi consigliava la voce e pagai ne rimasi traumatizzato per tutta la giornata

"Fatto?"mi chiede Sascha quando uscii allargando la fronte

"Si"risposi come buttando fuori un peso poi sbuffai,entravano a turni,avevano deciso loro questo gioco,così non sapevamo il colore del fiore o rosa.

"Io vado è fare un giro"dissi mentre cominciavo ad incamminarmi "ok"senti da Andrea,camminavo lentamente,come se temessi di rompere il pavimento,dopo essermi allontanato un po',mi guardo i piedi e tiro un sospiro sollevato,è ricominciò a camminare,mi sento osservato,mi giro ma non ce nessuno,raggiungo una gelateria e prendo un gelato ai miei gusti preferiti,torno dai ragazzi che hanno finito,torniamo a casa,era sera  ormai  è tardi e devo cominciare a prepararmi ,ricordo che non tutto oggi è stato brutto o stancante,non quel bacio.Entro in casa saluto mia madre e vado in camera,la quale è fortunatamente ordinata"per tua fortuna oggi avevo voglia di sistemare!"urlo mia madre,sorrisi chiudendomi la porta alle spalle,mi tolsi i vestiti buttandoli a terra,rimasi in intimo e andai in bagno,mi guardai allo specchio e sorrisi,tutto era perfetto,perfetto per stasera,per un giorno i miei piani erano andati lisci,entrai dentro la doccia e accesi l'acqua,la quale cadeva sui miei capelli e poi sul mio corpo,era rilassante.Mi cambia  con i vestiti comprati oggi,presi un po' di lacca ,orologio, è del profumo,ero pronto."mamma io prendo la tua macchina!"lei non mi rispose,non avevo la patente ma sapevo guidare,non sentì nessuna risposta,mi affrettai,scesi le scale correndo, presi le chiavi e me ne andai,sfrecciano come un fulmine,in quel momento mi veniva in mente una possibile descrizione del canale-essere pezzi significa essere guariti-era carina,sorrisi pensandoci,non mi ero accorto di essere arrivato sotto casa di Elisa,scesi dalla macchina la chiusi,è con passo scelto mi avvicinai al citofono,esitai un attimo e poi premetti il mio bel pollice sul citofono che comincio a suonare,lei arrivo subito con tutto il suo splendore,un vestito rosso lungo con una scollatura sulla schiena,i capelli mossi,bellissima.

Li diedi la rosa bianca,che mi fece tornare in mente quella voce che sussurro quel bianca,rabbrividi,quella voce ora la ricordavo,assomigliava tanto a quella di

Salvatore

fly in love||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora