capitolo 34 fine of our story?

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Pov's Elisa

Infondo non gli credevo ma c'era un bricolo di me che sperava che fosse vero.

Penso che non sia normale che la nostra relazione andasse così bene,lui aveva un comportamento anormale per un ragazzo,non creava problemi e forse io volevo una storia intrigante.

Lui ti trattava come ogni ragazza vorrebbe essere trattata,mi chiedo se non è tutto pianificato o se è l'unico essere maschile con la testa apposto.

"Possiamo parlare?"La porta della mia camera si aprì rivelando mio fratello che sbirciava.

"No"dirgli di no é come dirgli 'prego fai pure',entró sbuffando,aveva una felpa larga e i suoi soliti pantaloni scuri

"Perché sei qui oggi?"si sedette sul letto

"É casa mia dove dovrei essere"cercavo di essere il più fredda possibile

"Domani ce la festa di fine anno"disse sdraiandosi

"Aspetta...che giorno é oggi?"mi misi la mano in testa,era passato cosi tanto tempo?non me ne ero neanche accorta,i ragazzi di quinta quest'anno fanno la maturitá,immediatamente immaginai Stefano,vittorioso con il suo diploma in mano,sorrideva come suo solito,alzava le mani e mostrava al pubblico fiero il diploma.

"Il tuo caro Stefano ha gli esami"non fece in tempo a ricordarmelo,ci ero riuscita da sola.

"Loso.."sospirai,ci vedremo di meno,sono consapevole che vorrá tenere l'azienda del padre ma anche di lui che se va.

Qui a Firenze non ci sono Universitá di economia e per divetare direttore d'azienda dovrebbe farla,io non sarei capace di tenere una relazione a distanza e credo nemmeno lui.

Corsi fuori,era tutto sempre cosi complicato,faceva caldo,correvo incontro al vento,davanti al comune c'era la data di oggi 9/06/2010.

caddi a terra,qualcuno di molto distratto mi fece cadere.

"Mi scusi io.."notai che li avevo fatto cadere dei fogli per terra ma appena sentí la voce mi venne voglia di sotterrarmi.

"Elisa"sussurrò alzandosi

"Studiavi"dissi leggendo alcuni dei fogli.

Lui sospiró e si portó una mano dietro la testa grattandola.

"Allora andiamo?"dietro di lui arrivó una biondina che lo prese per mano.

"Certo certo"mi guardó negli occhi  e si giró andando via con quella ragazza.

Alla fine era quello che volevo,che andasse tutto storto ma ora che lo provó preferirei tornare indietro.

Si mi bloccava il respiro,non riuscivo a smetterla di guardarli,la guardava sorrideva e poi tendeva la mano per accarezzarle la guancia,la prova ancora non c'era,si fermarono davanti ad un negozio,ero rimasta immobilizzata a guardare ogni suo gesto, a ferirmi da sola.

Le prese delicatamente la mano e la avvicinó a se,le diede un bacio veloce.

In un secondo fu capace di distruggermi,non volevo che avesse questa capacitá,ci era riuscito,aveva dominato su di me e mi aveva calpestato.

Si giró a guardarmi,mi guardava con disprezzo e dopo si girava come se non meritassi neanche uno sguardo.

Quello non era Stefano,quello era un mostro.

fly in love||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora