capitolo 38 sweet home

213 13 1
                                    

Pov'Elisa

"domani vieni con me"disse Salvatore che preparava la sua valigia

"No."risposi subito secca.

"Non pensarci,per favore"si chinó per potermi guardare "è impossibile non farlo"

Mi alzai ma lui mi afferró il braccio"o vieni o domani Ste si trova senza mezza faccia!"mi disse calmo e serio "ok ok vengo  rompiscatole"sussurrai uscendo dalla sua camera.

Tornai nella mia stanza e mi sedetti sul letto per poi sbuffare.

Ultimamente uscivo solo per andare a scuola,avevo solo Salvatore ma anche lui quasi tutto il giorno era impegnato.

Vuole che domani io lo accompagni con il trio a Napoli,per un raduno.

Inizialmente 2 settimane fa avevo accettato,quando era stato Stefano a farmi questa proposta,ora non mi va più di andarci.

Era tutto lineare fino al quarto anno,doveva andare e procedere tutto lineare ma non è stato cosi.

Non avevo mai progettato il mio matrimonio,giá che cosa strana.

Ci sono molte ragazze che lo vogliono fare in riva al mare,Martina era una di quelle,più penso a lei e più mi chiedo perchè non me l'aveva detto,so anche che shampoo usava,non cambiava nulla sapere anche questo.

Io pensandoci vorrei che se un giorno 'qualcuno' mi facesse una proprosta,vorrei che fosse esattamente qui,sopra di me,sul tetto della casa...se quella persona fosse Stefano.

vorrei che il mio matrimonio fosse in una collina,o in una casa se d'inverno con vista sul mare,non esattamente nella riva.

L'acqua e i suoi colori erano bellissimi per una occasione di questo genere,soppratutto i colori della natura.

Io li ritengo stupendi anche se trascurati parecchio dagli uomini.

Mi ero accorta di essere rimasta a pensare con le mani appoggiate sul letto che sostenevano la schiena.

Suonarono il campanello "vai tu sal"urlai immediatamente,già che era di sotto "non posso"urlò dalla doccia,sospirai e scesi di sotto con mala voglia "se sei di nuovo tu i-"una voce maschile e grave mi fermó "sono un corriere firmi qui"indicò un punto su un foglio e mi consegnó una busta 'mittente-Stefano Lepri' la guardai per pochi secondi,una busta bianca con una sola apertura,che doveva rimanere chiusa.

A passo svelto tornai in camera e misi dentro il cassettone,fra le calze,la lettera.

Non dovevo leggerla,non volevo farlo ma ero troppo curiosa.

"Chi era?"Salvatore aveva probabilmente appena finito.

"Nessuno d'importante"urlai al difuori della porta "mh"fece uno dei suoi versi e sembró andarsene via.

Nel computer controllai nel regitro elettronico,i miei voti,calati negli ultimi tempi "devi recuperare"Disse Sal che senza accorgermene di era  giá seduto accanto a me. "Gioca sul tempo"cominciò a parlare di metodi,mi dispiace per lui peró desideravo che andasse a fanculo.

"sal basta,so come recuperare"mi alzai "e come?"chiese continuando a guardarmi "studiando"me ne andai in salotto"torna qui che devi preparare la valigia!"sbuffai e tornai di sopra "esci dalla mia camera"lui mi guardó interrogativo"é privata!"Lo presi dal braccio e lo portai fuori,Salvatore é magro,lo è sempre stato,chiusi la porta "non è giusto"lo sentì alzarsi battendo, apposta i piedi fortemente i piedi a terra.

La parola che davvero mi rimaneva in testa restava sempre era vaffanculo,forse perchè l'unica che avrei voluto urlare a qualcuno.

Capitolo un pó noioso peró devo allungare un pò storia e qualche capitolo piú dettagliato sulla vita quotidiana ci sta.

hero_stefanino

fly in love||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora