capitolo 27 dad

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Pov's Stefano

Qualcuno mi accarezzava dolcemente la guancia.La mano era cosi fredda,precisamente ghiacciata.

Solo una persona aveva sempre le mani fredde...Elisa.

Mi sfirzai con le mi uniche forze rimaste di aprire gli occhi;lei era lì che sorrideva come un ebete.

"Finalmente ti sei svegliato!"esclamo.Quel suo bellissimo sorriso non scompariva dalle sue labbra.

"Ero...stanco"pronunciai quelle parole lentamente.

"Devo assolutamente chiamare un dottore."ridacchiai alla vsione di lei che usciva saltellando.

I ragazzi.

Salvatore e Giuseppe erano ridotti male.

Me lo ricordo ora dove cazzo sono finiti.

Io vedevo a mala pena,ero senza occhiali.

Vidi un'ombra entrare e appoggiarsi al muro con un piede su di esso.

"Ora posso parlarti"disse la voce.

"Chi sei?"chiesi cercando i miei occhiali.

"Non li troverai"ripete più volte.

"Chi cazzo sei?"chiesi ancora arrendendomi.

"Sono il tuo peggior incubo,Stefanuccio"disse ridacchiando malvagiamente.

"Ti piace avere il ruolo del cattivo è Lorenzo?"mi sedetti quando mi chiamo con quel nome.

"Assolutamente si caro,potrei anche soffocarti con un cuscino,tanto non ci vedi"si dtava avvicinando.Questa volta ridacchaiai io.

"Ho i miei trucchi Ostuni"ghignai.

"Ne sono sicuro Lepri"disse serio"sta arrivando la tua femmina me ne vado".

"Meglio"praticamente gli urlai dietro.

Lorenzo Ostuni è mio cugino.

È uno stronzo alle medie mi rovinò la vita dopo che seppe di essere stato addottato.

Mi torturava,lui e il suo gruppetto,fortunatamente mai avuto testa nel cesso o altro fortunatamente.

Mi ha tormentato per 3 anni,poi ho cominciato ad andare in palestra e una volta lo affrontai vincendo.

Ma la verità è che lui gettava tutto il suo dolore su di me e i suoi cagnolini erano incredibilmente stupidi.

Arrivo Elisa con il dottore.

"La prego di aspettare fuori"disse il dottore ad eli che usci dalla stanza annuendo."vede questo non é proprio un vero ospedale quindi non può rimanerci allungo"le feci un cenno"lei ha subito dei colpi alla testa che hanno provocato una ferita superficiale,essa lo ha portato a perdere i sensi completamente"disse il dottore.

"Fino a quanto rimango?"chiesi dovebo ancora avvisare mia madre,inventandomi una scusa ovviamente.

"Fino a domani sera,poi potrà rimanere altre 2 giorni se vorrá per controllarlo se no possiamo darli le pastiglie da portarsi via"continuò a spiegare.

"Perfetto la ringazio molto"annuì e usci dalla camera.

Entrarono Sal e Giuse.

Giuseppe lo conosco perchè è una specie di boss.

Salvatore era il mio migliore amico;era.

Avevano alcuni segni sulla faccia,lividi e altri..

Salvatore aveva un occhio viola.

"Ehi"sussurrò.

"Tutto bene?"completo Giuseppe per lui.

Abbassarono lo sguardo.

"Si tranquilli"risposi accomondandomi.

"Ti dobbiamo ringraziare,se tu non fossi arrivato probabilmente saremmo morti"disse Giuseppe serio.Quel ragazzo aveva un rapporto con la serietà poco domabile.

"Tranquilla ragazzi sto benone alla fine sono solo un pò debole."notai che Giuseppe aveva una fasciatura al braccio"che hai fatto?"segnalai il braccio con il capo.

"Oh mi hanno rotto il braccio,un paio di mesi e tornerà a funzionare ma devo tornare in ospedale per mettere il gesso"spiegò.

"Sono felice di avervi aiutato ragazzi"fecero uno sguardo comprensibile.

"Domani torniamo a casa"dissi ancora.

"È meglio se ti riprendi completamente ste"disse Salvatore.

"Ma io sto bene"feci la faccia da cucciolo smarrito,Salvatore sorrise mentre giuse mi rimproverò dicendo che sarei rimasto un giorno in più.

" e va bene papà!"esclamai sbuffando.

"Noi ora andiamo figliolo ti lasciamo con tuo fratello sascha"disse Giuseppe.Annuì semplicemente aspettandolo.

D'ora in poi lo chiamo papá.

fly in love||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora