capitolo 19||find

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Pov's Elisa

Appena arrivato davanti una stanza sal ci mi butto dentro e sussurró "salvati"in quella stanza c'era una piscina e io ero dentro che cercavo di stare a galla perché non sapevo nuotare,senti parlare qualcuno ad un altoparlante.

"Hai un'ora per soppravivere poi avrai un po' di riposo"disse una voce che si assomigliava a quella di Giuseppe.Non c'erano bordi dove potevo stare attaccata,almeno sapevo galleggiare,feci il morto per tutto il tempo finché dopo un'ora di tortura,aprirono la porta a mi tirarono fuori.Salvatore mi sorrise.

"Complimenti"disse Salvatore con le mani in tasca"non mi sarei aspettato che saresti soppravissuta"si passò una mano fra i capelli e sbuffó.

"Perché ti da fastidio?"chiesi fredda,in realtà avevo molto freddo,l'acqua non era affatto calda.

"No,perché dovreb-"rispose ma io lo interruppi.

"Mi vuoi morta vero?"chiesi guardandolo negli occhi alzando le sopracciglia.

"No non ho mai detto questo"disse accarezandomi la guancia"voglio che tu superi i tuoi limiti"sorrise"e ricorda che sono ancora drogato quindi dico molte cazzate"continuò,sorrisi infondo sapevo che mi voleva bene,ma non capivo i suoi comportamenti.

"Cinquegrana porta il tuo culo da queste parti"senti dire a Giuseppe che era in una stanza in lontananza.

"Le guardie staranno con te,puoi andare dove vuoi ma non puoi uscire da qui!chiaro?"disse Salvatore alzandomi un dito contro,io annuì e lui mi sorrise prima di andarsene da Giuseppe.Guardai ancora la stanza della 'tortura'.

"Voi ci siete anche per proteggermi vero?"chiesi alle guardie leccandomi le labbra.

"Si oltre che per non farla uscire"disse una delle 3 guardie.

"Perfetto"sussurrai.

Cominciai a camminare seguita dalla guardia,c'erano parecchie stanze ma io avevo una fame da lupi.Chissà come sta Stefano e cosa sta facendo in questo momento;mi chiesi continuando a riempirmi la testa di domande,entrai in una stanza era grande,immezzo c'era un tavolo da biliardo,e alla destra della porta c'era un tavolo con un enorme quantità di cibo.Era tutto allestito di rosso,Ste avrebbe aprezzato.Senti entrare qualcuno mentre mangio qualche stuzzichino qua e là.Dalla stessa porta da qui ero entrata io entra Giuseppe.

"Affamata eh?"chiese prendendo un pezzo di formaggio.

"Certo voi non mi date mai da mangiare"dissi non  degnandolo di uno sguardo.Lui rise sussurró "certo".

"Ti va di giocare?"indicò il tavolo da biliardo e sorrise.

"Perché no?"mi avvicinai a presi uno dei bastoni,lui intanto mise aposto tutte le palline e cominciò a giocare;era molto più bravo di me ma d'altronde io non avevo mai giocato.Sentimmo un rumore.Giuseppe lasciò il bastone sul tavolo e si mise a guardare da per tutto e le guardie si allertarono,controllando tutta la stanza.Una figura entrò dalla finestra quando le guardie erano andate fuori a controllare.Era Stefano.Appena lo vidi sorrise a d'istinto lo feci anch'io,feci un passo ma Giuseppe mi fermò.

"Sta ferma non ti muovere"disse prendendomi il polso sinistro e mettendomi dietro di lui.

"Intelligente il ragazzo"ghignó Giuseppe contro Stefano il quale si mise a ridere.

"Hai pensato il contrario?"disse Stefano guardandolo divertito.

"Non penso che tutto questo abbia uno scopo tu non hai mai avuto dei obbiettivi"li disse Stefano serio,egli prese il mio bastone che  da poco  avevo lasciato sul tavolo e giocò,mettendo una pallina a segno."boom"disse Stefano.

Ogni volta era capace di stupirmi e questa volta aveva fatto centro perché Giuseppe non avrebbe più parlato.

fly in love||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora