capitolo 29 return

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Pov's Stefano

Erano passati giorni.

Giorni in cui i ragazzi mi stavano accanto;a volte tornavano a casa ma era molto raro,Elisa non se ne mai andata.

"Amoreeee"urlai in modo che mi sentisse.

"Si?"aprii la porta,aveva il respiro affannato.

"Mi potresti aiutare a prendere i vestiti?"

"Quanto sei pigro"cammino velocemente,ridacchiava.Aprii l'armadio prendendomi una maglia nera dei mates e un pantalone.

In questi giorni Sascha andava a prendermi le cose.Precisamente sono passati 3 giorni.

"Ehi"cercai di attirare la sua attenzione.

Lei si girò stava per piangere.Io sapevo per fettamene cosa la turbava,ma non potevo chiederglielo qui.

Il problema è che non li ho ancora chiesto ufficialmente di essere la mia ragazza,di sicuro non lo posso fare in ospedale,senza anello,senza privacy.

Le stampai un bacio sulla fronte.

"Tranquilla piccola"sussurrai dolcemente al suo orecchio.

Presi la maglietta mettendola accuratamente e i pantaloni con qualche leggera difficoltá,poiché da giorni non sono tornato alle mie abbitudini.

"Andiamo"ero pronto.Lei annuì e sorrise.Presi il mio borsone eli caricai sulle spalle,Elisa mi aprii la porta per farmi passare.

"Stefano!"appena mi vide sascha mi saltò adosso.

"Ehi calmo!"li sorrisi staccandolo da me.

"Andiamo"dissi a gli altri due ragazzi seduti,loro fecerono un cenno pr poi alzarsi e dirigersi lentamente verso il parcheggio.

I passi risuonavano quando appoggiavi i piedi sul pavimento,nessuno osava parlare,solo io accuratamente mi avvicinai ad Elisa e gli stampai un bacio sulla guancia,lei mi sorrise accarezandomi la guancia.

Salimmo in macchina"la prossima volta non ti azzardare"disse Salvatore"avresti potuto morire!"mi rimproverò alzando il tono di voce.

"Cosi almeno non è morto nessuno"insinuai cercando di farli capire che se io non fossi intervenuto lui sarebbe potuto morire.

Lui ghignò.Intanto Giuseppe guidava e Sascha parlava al telefono con Sabrina."io non volevo che tu morissi"dissi a bassa voce,ma lui mi sentì.

"E io non voglio che tu muoia a cauaa mia,sarebbe imperdonabile"ora era molto più calmo.io unnuì e gli sorrisi amichevolmente "selfie di gruppo!"urlò Elisa alzando il suo cellulare per allentare la tensione.

"Gruppo?"chiese Giuseppe.

"Si Giuse"Sal li fece l'occhiolino.

"Perfetto sorridete!"Elisa tirò su il cellulare e tutti sorrisimo facendo una stupenda foto che ben presto finì sul suo profilo instagram.

Io,Sal e Sascha scesimo dalla macchina,davanti a casa di Elisa.

Un po' per non disturbare Giuseppe,un po' perchè volevo rimanere con lei.

"Socio io vado,ci vediamo domani"Sascha cominciò ad incamminarsi verso casa sua.

"Va bene sascha,a domani"gli urlai dietro,lui si girò e mi salutò l'ultima volta con la mano.

Presi per mano Elisa ma Salvatore si mise davanti a me.

"Allontanati un po' devo parlargli"disse ad Elisa che si allontanò velocemente.

"Che vuoi?"mi guardava male.

"Sta attento a quello che le fai,ti spacco la faccia"mi stava chiaramente minacciando,sorrisi leggermente.

"Certo non sarei mai capace di fargli del male!"li diedi delle pacche sulle spalle,la raggiunsi,li sorrisi per non preoccuparla e la invitai ad entrare in casa.

"Allora ci vediamo domani"disse dondolandosi...sembrava inbarazzata.Li diedi un bacio a stampo.

"E se invece rimanessi qui?con te?"ci ripensai molto prima di chiederglielo.

"Va bene,emh...ce mio padre..."esitò prima di accettare,sospirai.

"Vorrá dire che conoscerò il mio futuro suocero!"li feci l'occhiolino ed entrai in casa.

"Buongiorno caro!"la madre di Elisa mi salutò.

"Buongiorno Signora"dissi salutandola cordialmente.

"ormai si dice buonasera"disse Elisa mettendosi una mano in testa.

"Se non le dispiace raggiungo sua figlia"Elisa era salita in camera.

"Trattamela bene"mi urlò dietro.

Io mi girai e li annuì.

Solo lei avrei trattato come un gioiello,come il mio giogliello.

fly in love||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora