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Il cuore di ogni persona è come una casa. Una casa dove a volte (forse troppe) c'è una sola persona, ma a volte ce n'è più di una. In quello di Brian c'era ovviamente Corrado, per il quale la porta del cuore di Brian era chiusa.

Tuttavia senza rendersene conto quel sabato sera Brian aveva iniziato ad aprire la porta del suo cuore a un'altra persona.

Da un po' di giorni avevano incominciato a messaggiare via Whatsapp. La mattina si svegliava con la speranza di ricevere un suo messaggio: quando non lo trovava, glielo inviava lui. Ogni tanto chiacchieravano inviandosi messaggi vocali e foto della loro giornata, rigorosamente da soli: ogni tanto Brian scorreva nella conversazione, osservando una foto di Riccardo in giro per la città a fare shopping (Brian riteneva con il suo ragazzo); un selfie di sé stesso con lo sfondo del supermercato dove andava a fare la spesa; una di Riccardo che gli mandava il buongiorno disteso sul suo letto ed altre simili. Per sua fortuna, Riccardo era uno che scriveva poco durante la serata, quindi Brian poteva tranquillamente dedicarsi al suo ragazzo quando tornava dal lavoro, anche se ormai avere il suo ragazzo in casa la sera non gli faceva più molto effetto.

*****

- ...e poi c'è questo mio collega che mi fa: "Corrado, ma non possiamo usare la carta da riciclo per prenderci appunti" – "Abbiamo comprato tonnellate di bloc-notes e tu usi la carta da riciclo!" – disse, mentre inforcava un maccherone.

Brian era lì che annuiva e ogni tanto gli lanciava un'occhiata interessata, ma non aveva capito bene cosa il fidanzato gli avesse detto.

- E così io gli rispondo: "Claudio, lo sai che a me non piacciono gli sprechi" – "E poi mi piace scrivere sulle vecchie e-mail stampate!" – fece una risata – ...E indovina un po' com'è andata a finire? –

- Non lo so. Dimmelo? –

- Be', il capo ha dato ragione a me! Ahahah! –

Brian ridacchiò insieme al fidanzato, sorridendogli amabilmente. Ogni tanto Corrado gli raccontava la sua giornata, e di questo Brian era contento.

- E tu cos'hai fatto oggi? –

- Intendi oltre a dimenticarmi di comprare il formaggio? –

Corrado inforcò altri maccheroni e se li mise in bocca, masticandoli piano.

- Succede a tutti, amore... non stare a crucciarti. E poi mi fa bene mangiare un po' meno formaggio, anche se mi piace molto. –

- Il fatto è che non mi ero accorto che mancava... ho guardato bene in frigo prima di andare a fare la spesa, mi sono accorto che mancava, eppure non l'ho segnato. Scusami amore. –

- Non fa niente – rispose Corrado, alzandosi e andando verso il frigorifero, dove con una calamita era fissata la lista delle cose da comprare. Prese una biro dal contenitore lì vicino e vi segnò sopra, nella sua calligrafia media ma precisa "Grana Padano".

- Ecco fatto – disse – così al prossimo giro il formaggio è a posto. –

Brian gli sorrise, ricordando ancora una volta su cosa l'aveva colpito di lui tanto da sceglierlo come compagno di vita: Corrado era tutto ciò che lui avrebbe voluto essere. Ordinato, preciso, pratico... ma soprattutto paziente. Caratteristica che Brian aveva apprezzato fin da subito.

Terminata la cena, Brian si mise a sparecchiare e poi a lavare i piatti. Nel suo spirito collaborativo, Corrado aveva preso scopa e paletta ed aveva incominciato a dare una spazzata al pavimento. Mentre rigovernava, con lo sguardo rivolto verso le bocche dell'acquaio, si sentì corrucciato. Se si era dimenticato di comprare il formaggio, un motivo c'era.

Pancakes a colazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora