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Il mattino seguente Brian era in preda alla sonnolenza. La notte precedente aveva dormito poco e niente e ora, con la luce diafana che filtrava dalle tende, si sentiva letteralmente a pezzi. Notando l'affaticamento del suo ragazzo, Corrado si era affrettato a sparecchiare le stoviglie della colazione (che lui stesso aveva preparato) e aveva consigliato al ragazzo di riposarsi e quindi saltare la palestra per non affaticarsi ulteriormente.

- Tranquillo amore – gli rispose Brian – Adesso torno a dormire altri cinque minuti, poi starò benissimo. – concluse, con un sorriso dolce.

Fidandosi del suo ragazzo, Corrado era uscito salutandolo affettuosamente come ogni mattina.

Rannicchiato sotto la coperta imbottita, nella penombra della sua stanza da letto, si era sentito un po' meglio, ma non era riuscito a riposare: aveva continuato a pensare a quello che aveva fatto, a come gli era piaciuto... ed a come vedeva Corrado da quando era successo. Sembrava una di quelle storie che aveva letto a decine su Facebook: durante una relazione, uno dei due alla fine si annoiava dell'altro e andava a cercare fuori ciò che non trovava a casa. Un classico, buono sia per le coppie omo che per le coppie etero. Leggendo quelle storie, aveva sempre pensato che lui ne era immune, fedele al motto Se ami, non tradisci; se tradisci, non ami.

E adesso, il solo fatto che ci si ritrovasse dentro, metteva in discussione tutto il suo sistema di convinzioni, che stava incominciando a vibrare al suono della domanda "Sono ancora innamorato di Corrado...?"

Quella era una domanda scomoda per la sua mente, che stava cercando in tutti i modi di metterci delle pezze. La prima di queste era che un pomeriggio di sesso non è abbastanza per mettere in discussione una relazione di dieci anni; la seconda, collaterale alla prima, era che Riccardo era uno sconosciuto: quindi, non poteva esserci amore nei suoi confronti, ma solo la mera soddisfazione di un bisogno. Giusto? Giusto.

Anche se Brian non ne era tanto convinto.

Al di là di tutto, delle risposte-pezza della sua mente, era stato eccitante. Fottutamente eccitante. Poiché Riccardo era uno sconosciuto, si poteva dire che era stato come andare con un escort, che però non gli aveva chiesto un euro per la sua prestazione di sesso occasionale.

Sesso occasionale. Proprio quello di cui aveva bisogno in quel momento. Un po' di sano sesso che Corrado gli dava con il contagocce.

Ma non era tutto lì. C'era dell'altro. Oh, sì che c'era.

Per quanto si sforzasse di accettare quella pezza, Brian faceva fatica a vedere Riccardo come un ragazzo-oggetto: era un bravo conversatore, paziente e limpido. Proprio com'era Corrado agli inizi. Ma più di Corrado, aveva la carica sessuale. E quel mix di sensazioni che sentiva dentro di sé quando pensava a lui o quando gli era vicino, poteva suggerire soltanto una cosa...

Ti stai forse inn...

- Oh no, no... no! – gridò, buttando all'aria il cuscino e rannicchiandosi in posizione fetale, chiudendo gli occhi. Continuò a pensare ed a ripetersi che era stato solo un po' di sesso senza amore, finché non si addormentò.

*****

Quel giorno Carlo era impegnato. Brian gli aveva scritto su Whatsapp se desiderava andare in palestra (questa volta per davvero), ma Carlo gli aveva risposto che usciva con un nuovo ragazzo conosciuto il giorno prima. Mentre faceva le poche faccende di casa, Brian continuò a pensare all'accaduto, facendo congetture e dibattiti con sé stesso.

Provò a ribaltare la prospettiva: e se invece che a lui, una cosa del genere fosse capitata a Corrado?

Ci pensò su. Immaginò Corrado al posto di sé stesso, ed un ragazzino ventenne che si rivolgeva allo studio di consulenza dove lavorava Corrado perché voleva aprire un concept bar. Corrado andava a fare il sopralluogo e gli spiegava tutto quanto, mentre il ragazzino gli preparava un caffè e magari gli offriva anche una brioche calda o un pancake... Ad un certo punto smettevano di parlare di lavoro e incominciavano a parlare della vita privata, delle cose che piacevano a entrambi... fino a che il ragazzino non gli diceva che voleva mostrargli il suo appartamento. Corrado andava e il ragazzino lo seduceva con un massaggio alle spalle e poi si allungava per baciargli le labbra, per poi concludere in bellezza sul suo letto con Corrado sopra di lui.

Pancakes a colazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora