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O la va o la spacca, pensò Brian mentre si dava da fare coi manubri davanti allo specchio. Dopo tanto rimuginare, credeva di aver trovato la soluzione più giusta per sgattaiolare via mentre Corrado era a riposo durante il weekend.

Dirò a Riccardo di chiamarmi una mattina e spacciarsi per mio fratello, quindi gli farò dire che nostro padre sta poco bene e che devo andare subito. Siccome non si conosce ancora bene il suo stato di salute, andrò prima da solo; se poi ci sarà bisogno, Corrado potrà raggiungermi, ma dovrà comunque aspettare un mio segnale.

Dal momento che Corrado, bontà sua, non era quel tipo di fidanzato sospettoso di tutto e di tutti, forse avrebbe potuto funzionare. L'unica incognita, ovvero che avesse potuto chiamare a casa dei suoi genitori, rappresentava un problema non da poco, però il gioco valeva la candela. O la va o la spacca, si ripeté, pensando al weekend che lo aspettava con Riccardo.

Anche se...

Posò i manubri sulla rastrelliera, per poi sedersi sulla panchina e guardarsi le scarpe.

Sono davvero sicuro di voler passare il weekend insieme a Riccardo?

Domanda interessante. Solo due sere prima con Corrado aveva passato dei bellissimi momenti, tanto che si era persino dimenticato di avere un amante.

Ma quel momento era limitato al fatto che Corrado fosse su di giri perché gli avevano detto della promozione. Quindi, una cosa eccezionale. Il suo ragazzo l'aveva posseduto perché si sentiva felice, ma che cosa sarebbe successo se dopo l'effetto sorpresa della promozione poi si fosse arenato un'altra volta? O peggio, se la promozione fosse stata invece un motivo di maggiore distacco di Corrado da lui?

Sbuffò, scuotendo la testa. Ormai nella sua testa non c'erano più certezze, ma solo dubbi. Si domandò cos'avrebbe fatto Carlo al suo posto.

Sorellina bella, gli avrebbe detto, con quel suo tono dolce ma strafottente, alla fine un amante è un amante. E da che mondo e mondo, l'amante serve a darti quello che il fidanzato non ti dà. Come ti ho già detto, prendi quello che di buono ha da offrire.

- Quindi magari anche un weekend. Ma perché non sono così sicuro di volerci andare...? -

Quante menate, cara! Di cosa ti preoccupi? Quell'ameba del tuo fidanzato non morirà mica se stai via un sabato e una domenica. Raccontagli la balla di tuo padre che sta male, e via andare.

Ad interrompere il flusso dei suoi pensieri, arrivò un messaggio su Whatsapp: Riccardo che gli mandava un bacio, scrivendogli che lo pensava.

Brian sorrise, quindi gli scrisse che era in palestra e che lo pensava tanto anche lui.

Un alito di sollievo gli si infuse su per tutto il corpo, al pensiero che il giorno dopo l'avrebbe rivisto.

Per fortuna o purtroppo, Brian non dovette mai usare la scusa di suo padre malato con Corrado.

Il giorno seguente, Brian era camuffato come al solito, con occhiali da sole, sciarpa e berretto nero calato sulla testa, un perfetto e anonimo ragazzo che si confondeva tra la folla. Si trovava in un parco poco lontano da dove si era dato appuntamento con Riccardo il giorno della loro prima uscita, ad aspettarlo.

L'appuntamento era per le due, ma Brian era arrivato all'una e mezza. Si era seduto su una panchina che guardava la strada ed aveva incominciato ad aspettare di vedere la Smart rossa avvicinarsi e poi fermarsi.

Passò mezz'ora, ma Riccardo non arrivò. Brian si disse che era normale, magari aveva trovato un po' di traffico.

Per perdere un po' di tempo, Brian si era messo allora a scorrere i soliti post su Facebook e guardare le immagini di Tumblr, perdendosi tra tutte le informazioni. Lesse qualche notizia di cronaca nera, poi mollò il cellulare. Erano le due e tre quarti, però Riccardo ancora non era arrivato.

Pancakes a colazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora