Da quando viveva con Riccardo, non erano aumentati solo pacchetti di sigarette, per Brian: era aumentato anche il consumo di aspirine e analgesici ed era quasi diminuito il consumo di alimenti, colpevoli di fargli venire nausea e mal di stomaco; in realtà rifiutati da un organismo, quello di Brian, sempre più debilitato...
Riccardo era andato avanti con quel comportamento altalenante per un bel pezzo. Aveva smesso circa a inizio maggio, con l'arrivo della bella stagione, foriera di molte uscite ispiratrici nei parchi della città e, quasi per converso, di molte ore passate da solo da parte di Brian, che passava le sue giornate dormendo o rannicchiato sul divano, con le finestre totalmente chiuse perché la luce aveva incominciato a fargli male. Gli trapanava il cervello, facendogli venire mal di testa e consumare ancora analgesici.
A inizio maggio Brian si svegliava quasi tutte le mattine da solo nel letto di Riccardo, che poi gli si presentava a tarda sera o addirittura di notte stanco e irritabile, in uno stato poco propenso ad affrontare un qualunque discorso che avrebbe potuto iniziare con "dove sei stato fino adesso?"
Semplicemente, Riccardo si era allontanato da Brian. Sì, ogni tanto gli si concedeva ancora sotto le coperte, ma era più per soddisfare un suo bisogno che per altro. Brian non si era mai ribellato, ancora troppo felice del fatto che l'unico amore della sua vita fosse ancora lì con lui, anche se si assentava così tanto perché doveva fare il suo lavoro, ma anche troppo debilitato per cercare di reagire: in un mese, Brian aveva perso almeno sette chili, e di questi, buona parte erano muscoli che aveva conquistato andando in palestra, abitudine che aveva quasi abbandonato, per essere sempre in casa ad aspettare il suo Riccardo, per il quale il fatto di avere una persona in casa era una faccenda piuttosto secondaria.
Devi scusarmi, gli diceva ancora fino a fine Aprile, Ma io a volte mi perdo nei miei pensieri ed il tempo e lo spazio mi diventano valori sconosciuti. Mi dimentico di tornare a casa, capisci Brian? Devi scusarmi, ti prego di perdonarmi, amore mio. Sai che ti amo.
Ti amo.
Quelle due parole, che mai Riccardo gli aveva detto prima d'ora, adesso gli tornavano comode per giustificarsi, perché sapeva che Brian avrebbe accettato qualunque cosa, se Riccardo le avesse messe al posto giusto. Brian avrebbe accettato qualunque cosa: che lo abbandonasse per tutto il tempo che gli era necessario; che lo svalutasse perché non lavorava, o perché era dimagrito troppo e che non faceva abbastanza palestra; che usasse il suo corpo come meglio credeva...
...Che lo uccidesse lentamente.
Proprio come, si accorse Brian, stava facendo.
Fu proprio quello, l'incubo da cui si destò Brian una mattina: stava sognando di venire ghermito da strane ombre che volevano fargli del male. Anziché essere grato di essersi svegliato, pensò che fosse stato meglio se quelle macabre figure l'avessero ucciso nel sonno. Sarebbe stato meno doloroso, rispetto a quel maledettissimo mal di testa che si portava appresso da più di un giorno. Com'era lecito aspettarsi, anche quel giorno il letto dalla parte di Riccardo era vuoto, e guarda caso a lui scoppiava la testa di dolore.
In bagno, una volta chiuso l'armadietto a specchio dei medicinali, incontrò la sua immagine riflessa sul vetro, e per poco non disse Lei chi è, mi scusi?
Tra un mesetto avrebbe compiuto ventott'anni, eppure ne dimostrava almeno il doppio... i capelli, ormai ritornati al loro colore naturale, presentavano chiazze di grigio e bianco. I suoi occhi castani erano cerchiati di rosso, adornati da terribili borse... La sua pelle, che a un tempo era stata dolcemente bianca e rosea, ora aveva assunto toni cinerei. Un accenno di barba sul mento e sulle guance, invece, gli dava un aspetto vissuto... troppo vissuto perché Riccardo potesse ancora amarlo.
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Pancakes a colazione
RomanceBrian è fidanzato da dieci anni insieme a Corrado. La loro sembrerebbe un'unione felice, almeno dal lato di Corrado: ha un lavoro che gli piace, vive in un bell'appartamento e ama il suo ragazzo. Purtroppo da parte di Brian invece, qualcosa non va:...